La Morte fa l'amore

di MaryFangirl
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Una lacrima colò sul mio viso.
Sentii il suo sorriso divertito. Sentivo il suo respiro su di me e le sue mani fredde sulle braccia; mi limitai a muovere pigramente le gambe, persa com'ero su quel letto che sapeva di lui, e come lui era gelido, e come lui mi teneva incollata e totalmente incapace di ribellarmi.
Voltai il capo da un lato, e le sue labbra nere mi sfiorarono sotto l'orecchio.
Sospirai; lo spinsi a continuare, abbassò la bretellina di quell'indumento nero come lui e corto come il mio, il suo fiato. In quel momento, sapeva di tutto tranne che di Morte.
Lo vedevo con gli occhi chiusi, continuava a sogghignare, e io rantolavo ad ogni bacio.
La Morte che mi baciava, la Morte che mi rapiva ma non mi uccideva, la Morte che mi faceva provare quel turbinio di sensazioni.
Ade. Ade mi stava possedendo. Mi mordicchiava il collo ed io gemevo.
Lo graffiavo, il suo sangue era nero. Piangevo in silenzio, ma non avrei mai voluto che smettesse.
In quel luogo cupo e tetro, fare l'amore con il re della Morte rendeva l'atmosfera ancora più misteriosa e fragrante, dolce e amara, paurosa e affascinante.
Ade. Il suo sangue nero macchiava la pelle bianchissima, lapidaria, marmorea.
Il suo ghiaccio si fondeva col mio vulcano ardente, la mia lava diventava nello stesso tempo glaciale come lui.

Ade. Ade mi cullava con la voce roca, e smarrito nei meandri di un'umana, mi faceva sentire una dea.

La Morte fece l'amore con me.
Provò a scusarsi...forse avrei preferito il bellissimo Febo o il virile Ares.

Un'altra lacrima mi solcò il cuore tamburellante.
Lo accolsi nel mio grembo, consapevole che la Morte era stata in grado di amare come l'Amore non avrebbe mai potuto fare.





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