Mistyc
Falls,anno 2020
Corro
fino a non avere più fiato in corpo, corro fino a eliminare
ogni traccia di vita sulle mie gambe che,ormai,hanno perso la
sensibilità.
Non
oso immaginare come sono ridotta, per un bel po' di volte sono
riuscita a cadere a faccia a terra e a tagliarmi passando per i fitti
arbusti che popolano il bosco.
Ma
non mi importa.
Ho
solo un obbiettivo in mente, e devo portarlo a termine.
I
polmoni stanno scoppiando e inizio ad avvertire il bruciore causato
dalle ferite che mi sono fatta.
Ma
tutto...pur di fermarlo.
E
dopo quelle che mi sembrano ore, noto una luce debole fra gli alberi.
Finalmente.
Rallento
non appena accanto alla luce vedo il motivo per cui mi sono ridotta
in questo stato.
Sotto
la luce della luna piena...è ancora più
bello,davvero...più bello.
Perfino
con quell'espressione angosciata e piena di sensi di colpa,non posso
fare a meno di bloccarmi smettendo addirittura di respirare ammirando
la sua meravigliosa figura.
Ho
scoperto ogni cosa di lui e del suo passato,ogni cosa di me e del mio
futuro,ma il mio cuore non riesce a non aumentare il battito quando
avverto la sua presenza vicina,nonostante tutto.
-Te
lo avevo detto.- Mormora lui,con una voce tremendamente bassa e
roca,non voltandosi.
Respiro
a gran fatica,incapace di parlare dopo quella terribile corsa.
-Non...-sussurro,provando
ad avvicinarmi a lui,con il cuore che batte all'impazzata. -Non
volevi nemmeno salutarmi?-
Lui
alza lo sguardo,sconvolto quasi più di me,tentando di
nascondere una smorfia di pure dolore accorgendosi,forse, di come
sono conciata...per colpa sua.
-Perchè
non mi odi?-
Adesso
il tono di voce è più alto,i suoi occhi verdi brillano
vicino alla luce delle lanterne che illuminano la sua casa.
L'espressione
del suo volto,però,sembra peggiorare di secondo in secondo.
Inutile dire che mi fa infuriare.
Gli
ho sempre detto che non deve sentirsi sempre in colpa! Ma per quanto
provi a ripeterglielo,lui non si dà pace.
La
sua anima è prigioniera delle tenebre eterne.
Credevo
che grazie a me fosse riuscito a rivedere la luce.
-Perchè
io a differenza tua, ti amo Stefan!-
Il
mondo scompare,il tempo si ferma,esistiamo solo noi.
Noi
e il nostro dolore comune.
Il
volto di Stefan,adesso,è ancora più tormentato.
Ci
ho provato a odiarlo,ho provato a ignorarlo,a detestare il suo non
sorridere mai,a stargli lontana quando ho scoperto il suo segreto,ma
non ci sono riuscita.
-Se
pensi che questo possa farmi cambiare idea,ti sbagli di grosso...se
pensi che io non ti ami,allora non mi conosci affatto...se non ti
amassi non me ne andrei.-
-Io
voglio che resti.-
è
praticamente impossibile convicerlo,ma non riesco più a
pensare alla mia vita senza di lui. Non ho mai provato niente del
genere per nessuno.
-è
difficile da capire...ma lo sto facendo per te.-
Lacrime
amare fremono per uscire dagli occhi e rigarmi le guance,non provo a
fermarle,a che servirebbe?
Ho
perso tutto.
E
non mi importa di piangere davanti a lui,non quando mente cosi
spudoratamente.
-Non
è vero, se te ne vai lo fai per te,Stefan.-
Sospiro,osservandolo attentamente negli occhi,dopo tutto quello che è
successo mi mente ancora. Lui non se ne vuole andare per me,non vuole
sparire dalla mia vita per salvare la mia.
Non
mi ama. Non come io vorrei. Il suo cuore non appartiene a me.
-Lo
fai per lei,vero? Stai
partendo per lei?-
Italia,Venezia,anno
2019
-Non
rompere,Damon.-
Intimo
a mio fratello,quando bussa alla porta dello studio dove sto leggendo
per l'ennesima volta il diario della persona più cara che ho
avuto in duecento e passa anni di esistenza.
Il
suo nome è un invocazione che non posso più permettermi
di fare ad alta voce.
-Non
sono Damon.- Dice una voce femminile fuori dalla porta.
Sospiro.
Il
mio essere vampiro sta perdendo colpi.
-Entra
pure,Caroline.-
La
ragazza che Damon chiama quasi affettuosamente “Barbie vampira”
e che a me ricorda tanto la mia migliore amica persa da tanto,fa
capolino nello studio e chiude piano la porta.
Come
ogni volta si guarda intorno rimanendo stupita di quanti libri e
fogli di ricerche sono presenti nella stanza,grande quasi come il
salotto del Pensionato di Mistyc Falls.
Dopo
aver dato una lunga occhiata in giro,i suoi occhi chiari si posano su
di me.
Sbuffa.
-Arriverà
un giorno in cui non sarai più seduto su quella diavolo di
sedia e uscirai a goderti l'eternità?- Chiede
esasperata,andando ad aprire le tende presenti nella sala e facendo
illuminare la stanza dalla luce del sole.
Lancio
un ringhio,chiudendo di scatto il diario e a velocità
sovrannaturale chiudendo le tende che Caroline ha aperto.
-Insomma,Caroline!
Quante volte te lo devo ripetere di non toccare niente qua?-
Lei
incrocia le braccia al petto roteando gli occhi.
-Centotrentasette.-
-E
ancora non l'hai imparato.- Sospiro.
-Lo
sai perchè ignoro le tue proteste.- Sussurra lei,andando verso
il tavolo e sfiorando il diario, di quella che era anche una sua cara
amica,sospirando poi affranta.
-Certo
che lo so.-
So
bene che fa sempre cosi perchè vuole che torni ad essere
l'amico sempre pronto a proteggerla e a farle da consigliere su come
cacciare conigli,sempre con lo sguardo da “è martedi”.
E le sono grato per questo,ma deve capire che non posso. Lo Stefan
che conosceva non tornerà mai.
-E
allora perchè non fai nulla? Sono stufa di questo scambio di
ruoli,Stef. Sei tu quello che dovrebbe controllare me,non il
contrario. Sono io la vampira che ha bisogno di una guida su cui
contare,non tu. - Si avvicina a me a passo umano e stringe le sue
mani fra le mie.
È
incredibile quanto la sua presenza mi faccia bene. Caroline è
rimasto l' unico appiglio a cui aggrapparmi,per non sprofondare in un
abisso buio e cupo dal quale non potrei uscire.
È
diventata un punto fondamentale,un po' come lo sono stato io i primi
anni della sua trasformazione.
Gli
anni più felici della mia esistenza.
-Non
hai più bisogno di una guida,sei una perfetta vampira.- Lei
sorride chinando il capo.
-Ma
ho bisogno del mio migliore amico.- Mormora,evitando di incrociare il
mio sguardo.
Per
lei è doloroso vedere come mi sono ridotto. Passare le
giornate a leggere e bere qualche goccia di sangue in bottiglia
giusto per non far stare in pensiero lei e Damon.
Libero
una mano dalla sua presa e le tocco leggermente la guancia,facendo in
modo che guardi i miei occhi.
Non
sopporto di vederla cosi...debole. Ma non posso darle false speranze.
-Anche
io.- Le dico.
Vorrei
tanto tornare ad essere il vecchio Stefan,lo Stefan che non si tira
indietro,sempre pronto ad aiutare gli altri,volenteroso e di
straordinarie abilità di protezione. -Ma...non posso,non posso
proprio,Care. Tu lo sai che per te ci sono,sempre,ma non
chiedermi
di tornare quello che ero un tempo...senza...-
Lei
toglie la mia mano dalla sua guancia brutalmente e va dall'altra
parte della stanza,dandomi le spalle.
-Certo.
Senza di lei non puoi più fare niente.- Dice,sprezzante.
-Dai
ora non fare cosi.-
-E
cosa dovrei fare?- Domanda girandosi con gli occhi lucidi.-Dimmelo
tu,cosa devo fare? Non sei l'unico che ha perso tutto nel
mondo,Stefan! Io cosa dovrei dire? Ho visto senza poter fare nulla
Matt morire,davanti a me! Lo hanno ucciso davanti a me!- Urla,tirando
un pugno all'aria.
Ricordo
bene. Giorni di agonia,sono stato tanto tempo a consolarla per quella
brutta perdita.
-Care...-
-E
la famiglia! Ho dovuto cancellare la memoria a mio padre e mia madre,
facendo credere che sono scappata e che non c'era bisogno di
preoccuparsi,e l'ho fatto per aiutare te e tuo fratello!
-Lo
so...-
La
prendo per le braccia,cercando di fermarla.
-Tu
cosa hai fatto per me? NIENTE! Niente Stefan,io ho sacrificato la mia
vita per te e a te non te ne è fregato un cazzo!-
-Caroline
smettila!- Le grido contro tirandole un ceffone per farle riprendere
il controllo.
Lei
singhiozza,massaggiandosi la guancia.
I
suoi capelli biondi le coprono il resto del viso.
-Caroline...-provo
a dirle,dispiaciuto,facendo qualche passo verso di lei.
La
mia amica,però,allunga il braccio e mi mostra la
mano,facendomi bloccare.
Si
asciuga con l'altro braccio le ultime lacrime,prima di guardarmi di
nuovo.
-Tu
non mi hai mai amato,come io ho amato te.- Dice con la voce ancora
rotta dal pianto. Rimango immobile,di fronte a questa rivelazione.
-Per te c'è sempre stata solo Elena. Ma...è ovvio,tanto
sono abituata ad essere sempre l'eterna seconda.-
Mi
si mozza il respiro vedendo Caroline cosi.
Credevo
avesse superato tutta questa storia dell'essere la seconda scelta per
chiunque.
Ma...sento
il mio cuore spezzarsi nell'ascoltare il nome che ha pronunciato.
Elena.
E
Caroline di certo non accetta il vedermi imbambolato a fissare il
vuoto dopo una sua specie di sclero.
Non
mi accorgo neanche che sono di nuovo solo nello studio,preso come
sono dal ricordo dell'unica ragazza che ho davvero amato.
-Hey
biondina dove vai?- Chiedo alla ragazzina che corre come una pazza
fino ad arrivare fuori dalla villa dove viviamo,momentaneamente.
L'Italia era l'unico paese che ci rimaneva da controllare...
-Lasciami
in pace.- Dice lei,mostrando i canini e uscendo fuori in giardino.
Che
ha combinato il mio depresso fratellino adesso?
Bhè,di
solito non vado dietro alle ragazzine impazzite,specialmente se mi
rispondono in malo modo.
Ma...mi
annoio.
E,inoltre,devo
controllare Barbie vampira,come ho promesso.
-Aspetta!-
Le urlo alzandomi dalla sdraia e andandole vicino a passo vampiresco.
-Ti
ho detto di lasciarmi in pace,Damon!- Esclama lei,sforzandosi di
mantenere il controllo.
Faccio
un sorrisino. Vedere Caroline arrabbiata è sempre un piacere.
-Hai
litigato con Stefan?- Chiedo,seriamente interessato.
-Non
sono affari tuoi.- Dice la bionda torcendomi il braccio e correndo
via.
Houch.
Un
punto per Barbie.
-Dannata
cretina.- Dico,sperando che senta il mio insulto,ovunque sia sparita.
Bene,
Stefan tanto non si accorgerà che le ho staccato la
testa,preso com'è dal leggere e rileggere cose che non
potrebbero essere nemmeno lontanamente d'aiuto.
Faccio
per alzarmi e inseguirla...ma il campanello,stranamente,suona.
Chi
è? Caroline ha preso a botte un altro ragazzino impiccione
nella scuola dove l'ho iscritta?
Come
tutore legale dovrei sculacciarla come si deve se un insegnante mi
viene a parlare male di lei.
Se
viene addirittura a casa...
-Arrivo.-
Dico aprendo la porta.
E
dopo parecchio tempo che non lo ero...rimango stupito quando
riconosco chi mi è di fronte.
-Rick?-
Lo
so,come primo capitolo è una vera schifezza e non penso si sia
capito molto xD, per il momento basta dirvi che per Elena non è
andata a finire nei migliori dei modi(forse) e chi sarà mai la
ragazza che parla con Stefan prima del flashback? Nel prossimo
capitolo qualcosa sarà più chiaro^^
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