Idillio di un Neo Patentato

di Marzolina
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Idillio di un Neo Patentato

Lo scorso dì di festa, in una cittadella
la giovane Camilla udì la buona favella:
l'amico Guido Guidi, con diciotto candeline
la torta, gli amici e le amate ciliegine,
aveva raggiunto felice l'età maggiore
che, ahi lui, porta diritti, doveri e tanto dolore.
Così il giovane ansioso della sfida
si era tosto iscritto a scuola guida.
E se equazion e parallele gli eran oscure
con cartelli e incroci non mancavan le belle figure:
costui infatti era il principe delle inversioni,
l'asso dei sorpassi, il conte dei quizzoni.
Gli amici tutti ammirati lo lodavano
e fino ad allora aveva studiato invano.
A che pro la storia, le battaglie e i conflitti?
Qual è lo scopo di tutti questi scritti?
Per queste sciocchezzuole Guido non era portato
ma in men che non si dica si trova patentato.
I genitori del giovin le chiavi gli han dato
ma non sanno a quale destino lo hanno condannato.
Guidare sì, è lecito, è uno scialo
ma con prudenza! sennò in faccia prendi un palo!
E come malefica predizion questa si è avverata,
un giorno che Guido dava la sgasata.
Schizzava per le strade come un fulmine in libertà
incurante dei divieti e dei limiti di velocità.
A quei poveri pensionati faceva la linguaccia
"Guardate come sfreccio!" e rideva loro in faccia.
Così su due piedi era finito in mezzo ai fossi
poi contro un albero, e infine schiantossi.
Cosa dici adesso, Guido Guidi infortunato?
All'ospedale alla fine ci sei arrivato
con due costole ammaccate, la faccia tumefatta,
di braccia e gambe è stata una disfatta.
Ora in macchina solo dietro potrai andare,
e per la maturità c'hai ancora da studiare.





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