Era il 17 ottobre nel 1972, una tempesta fuori.
Un popolo di neri in quella città e quelle poche case che avevano fatte di paglia
o di tessuto che con quel forte vento si rompevano . Solo una sembrava non
cedere, e dentro quella casa c’era Marchall
Bruce . Una donna di 17 anni che in quella giornata piovosa stava dando alla
luce il suo piccolo.
-
è nato ..- disse un infermiera di colore.
Marchall Bruce era
l’unica in quel quartiere chiamato Detroit che aveva la pelle bianca.
Tutto ad un tratto la donna incominciò a piangere.
-
perché piange?- disse l’infermiera appoggiandosi sul
letto.
-
Il mio ragazzo.. BASTARDO!!!- incominciò a gridare la
donna.
-
Perché dice questo?- l’infermiera non capiva.
-
Perché mi ha
messo in cinta e se ne andato non volendone sapere più niente e lasciandomi in
queste condizioni!
-
Su non ci pensi… comunque il bimbo sta bene… lo vuole
vedere?- rispose la signora
-
Forse non capisce…-rispose Bruce piangendo a dirotto –
quel bimbo mi ha rovinato la vita e il più grosso sbaglio che ho fatto- continuò Bruce non sapeva che farne ora…
-
Ci doveva pensare prima signora- rispose la donna ora
non più affettuosa con lei, ma scontrosa .
-
Non so che farne, io non lo voglio- disse Bruce e poi pensando disse – lo potrei
lasciare alle porte della chiesa forse qualcuno...- ma non continuò perché la donna di colore
disse:
-
Non siete nel
vostro paese signora, qui siete in un popolo di neri, e non credo che
accoglieranno un bimbo bianco…-
-
Capisco- Bruce piangeva lacrime salate perché non c’era
scelta doveva per forza crescerlo e
tenersi questo peso.
A un tratto si alzò dal letto pieno di sangue e avanzo verso
la porta di casa:
- Signora Bruce.-
- voglio stare sola….lasciatemi sola.- e con queste parole
se ne andò lasciando l’infermiera sola con un bimbo appena nato che ora
piangeva .
Faceva freddo i suoi
capelli tutti bagnati che si spettinavano dal vento , ma a un tratto una voce
gli disse:
-
signora cosa c’è?-
era un uomo di colore ben vestito che gli sorrideva
-
niente!- disse Bruce non voleva dargli retta.
-
su mi dica…- rispose l’uomo cha a primo impatto
sembrava dolce, sensibile e lei si fidò
cosi gli raccontò tutto.
-
capisco- disse in fine – ed anche un bel problema
signora perché non troverà lavoro, però può sempre fare un altro lavoro …-
-
Quale?-
-
io sono il proprietario di un locale dove ci sono
alcune donne che devono ballare lei può essere una di quelle-
-
Oh grazie..!!! accetto!- rispose lei
-
Ok firmi qui
allora- disse cacciando dalla tasca un foglio. Bruce incosciente ci firmò e
l’uomo la portò in quel locale. Poi le fece vedere il suo camerino e gli lanciò
un reggiseno e una mutanda.
-
Cosa significa?- rispose Bruce non capiva.
-
Per ballare si deve mettere quello-
-
Non lo metterò mai non mi avete parlato che..-
-
Lei non ha chiesto
e io non glil’ho detto, si da il
caso che ora come lavoro fate la prostituta e non potete cambiare perché il
contratto parla di 25 di lavoro- rispose l’uomo con un sorriso
-
Del contratto
non me ne importa perché io non lo farò mai!-
Ma quel uomo che sembrava
dolce e comprensibile cacciò la
pistola e disse:
-
non voglio storie Bruce.. e ora spogliati e mettiti
quella roba il tuo lavoro comincia!-
Bruce incominciò a spogliarsi
sotto gli occhi di quel essere e lui che la guardava e la toccava..
Passarono gli anni e Bruce
continuava a fare quel lavoro, ansi lo trovava bello. Suo figlio di nome
Marchall era ormai grande aveva ben 15 anni e non sapeva niente del lavoro che
faceva la madre..
“ chi sa perché ogni mattina
dalla stanza di mamma esce un uomo diverso.. e perché mamma ogni mattina dopo
che un uomo esce prende sempre una
siringa piena di un liquido e se lo
mette al braccio.. non capisco” pensava Marchall mentre andava a scuola.
-
Marchall- lo chiamò a un tratto una voce maschile
-
Si chi è ?– disse lui rivolgendosi a un uomo sconosciuto
-
Di a tua madre che quella cosa stasera non si può fare perché c’e mia moglie, dagli
questi soldi è l’anticipo- detto questo l’uomo se ne andò
“che significa? Stasera non si
può fare.. c’e mia moglie” mentre entrava a scuola ripensa a quel uomo.
-
Marchall – lo chiamarono in coro i suoi compagni
-
Cosa volete?-
-
Di a tua madre che possiamo fare sesso se vuole.. non
ti preoccupare la pago-
-
CHE SIGNIFICA?- disse lui alzando i pugni e
incominciandolo a picchiarlo di brutto
-
Sporco bianco .. mi puoi picchiare quanto vuoi…
poverino la mammina non ti ha detto che fa prostituta-
Marchall no ci vide più e gli
sferrò tanti di quei pugni da farlo svenire.
La professoressa vedendolo disse
-
MARCHALL DELINQUENTE SEI ESPULSO.. –
Lui di corsa se ne andò.. ecco era stato
espulso e ora voleva vederci chiaro..
Andò a casa e trovò la mamma sul
suo letto con un uomo…
La madre lo vide – Vattene gli
urlò lanciandogli un vaso di
porcellana in testa
Lui se ne andò, si diresse verso
casa del suo zio , suonò e proprio mentre lo zio gli aprì sveni per terra..
-Santo celo..- rispose lo zio
sconvolto
Lo portò in infermeria, ma
nessuno si avvicinava.
Marchall perdeva sangue dalla
testa e lo zio di colpo grido..
-
QUALCUNO CI VUOLE AIUTARE-
Ma gli infermieri
non si voltarono tranne una.
Era anziana, lo prese e gli disse:
-
vi aiuterò io-
portandolo in una stanza
dopo alcune ore usci da quella stanza e disse allo zio
-
ma dispiace ma a un trauma cranico –
-
Che vuol dire – disse lo zio
- e andato in coma-
Continua……..