Roma nel
periodo di Natale è sempre bellissima; è piena di luci, colori, e alberi di
Natale che ammiccano agli acquirenti, dalle vetrine dei negozi tutti addobbati
a festa. Le vie del centro sono piene di persone allegre che si affrettano da
una parte all’altra in cerca di qualcosa di speciale da regalare ad una persona
speciale. Ed era esattamente questo che aveva fatto Sara tutto il pomeriggio:
aveva girato tutto il centro di Roma per cercare un regalo per la sua migliore
amica, Chiara. Era però arrivato il momento di tornare a casa, così le comprò
un pupazzo della Disney e andò a prendere l’autobus. Mentre il 60 Espresso la
riportava a casa, vide piano piano le luci sparire, i colori svanire, la gente
diminuire, finché non si ritrovò nel suo quartiere: San Basilio. Sara scese
dall’autobus e, camminando verso casa, si guardò intorno: le case erano vecchie
e ingiallite e solo alcune mostravano i segni dell’ormai vicina festa
natalizia. Superò un gruppo di uomini e si accorse che la guardarono in modo
strano, ma facendo finta di niente continuò a camminare, sperando in cuor suo
che la lasciassero in pace. Dopo pochi passi però sentì dei rumori subito
dietro di lei. Era spaventata, e non sapeva se correre via o girarsi per vedere
chi o casa avesse provocato quei rumori. Ci pensò un attimo, ma scartò
quest’ultima decisione, pensando che se li avesse ignorati, prima o poi
sarebbero andati via. I rumori però continuarono e si avvicinarono, finché non
riuscì a distinguere che era il rumore di una persona che camminava. Strinse a
sé la borsa con tutte le sue cose e si disse”Calma Sara, niente panico. È solo
una signora che torna a casa… Ora mi supera e se né va…”Ma era inutile: la
persona era proprio dietro di lei, e l’autoconvinzione non funzionava.
Improvvisamente si accorse di una cosa: il cancello del suo comprensorio era
aperto, quindi se avesse accelerato il passo, sarebbe potuta entrare e
richiuderlo prima che il suo inseguitore la raggiungesse. Stava per mettere in
atto il suo piano, quando la persona dietro di lei la afferrò per un braccio e
con una leggera spinta la girò verso di sé.
Sara era
spaventatissima, stava per gridare aiuto quando sentì una voce di ragazzo dire:
- Ciao Sara!
Mi sembrava fossi tu!-
In quel preciso momento Sara passò dalla
paura più completa alla vergogna più completa: Daniele, il suo bellissimo
compagno di scuola, era lì davanti a lei, e lei stava con la mano alzata pronta
a difendersi(neanche lei sapeva come), la faccia bianca per la paura e la bocca
spalancata!! Voleva sprofondare nella strada, ma dopo un piccolo momento di
smarrimento, mise giù il braccio, chiuse la bocca, si ricompose velocemente e
con il tono più normale che le poteva venire disse:
-
Oh, ciao
Daniele! Come va?-
-
Io bene
grazie!- disse lui –Ma che ci fai in giro a quest’ora? Questo non è proprio il
quartiere più tranquillo del mondo! Dai ti accompagno!-
Così
arrivarono con calma fino al portone del suo palazzo, parlando un po’ di scuola
e un po’ dei regali di Natale. Si fermarono lì davanti e, concluso l’ultimo
discorso, Sara fece per salutarlo. Daniele però la fermò:
-
Ehi, vuoi
andare via senza il tuo regalo?!-
-
Oh no,
non dovevi farmi il regalo!- disse lei –Io non ti ho comprato niente!-
-
Neanche
io non preoccuparti! È solo un pensiero!-
Sara non capì
quest’ultima frase: come aveva potuto farle un regalo senza averlo prima
comprato? Era ancora soprappensiero, e non si rese conto di quello che stava
accadendo, finché il ragazzo non la sfiorò: Daniele la stava per baciare.
Guardandosi bene dal respingerlo ritornò con i piedi per terra e ricambiò il
bacio. Era un momento bellissimo, con l’atmosfera della sera e del Natale, ed
era talmente perfetto che temeva non fosse vero. Sembrava che non avessero
fatto che baciarsi per tutta la vita per quanto erano in sincronia! Quando si
allontanarono lui la guardò negli occhi, le fece una carezza e con un sorriso
disse:
- Buon Natale
Sara. Ci sentiamo- e andò via.
Sara non ci
poteva ancora credere: aveva baciato Daniele! Salì le scale del suo palazzo,
entrò dentro casa e posò la borsa sul tavolo. Sua sorella piccola le corse
incontro e la abbracciò forte, contenta che fosse tornata. Dopo un po’ arrivò
anche sua madre, che guardando la sua aria stralunata le disse:
- Allora,
com’è andata? Hai trovato quello che cercavi?-
Sara la
guardò, e con un sorriso a trentadue denti disse:
- Oh si, l’ho
decisamente trovato!-
Detto questo
schioccò un bacio alla sua sorellina e andò in camera sua, in attesa della
telefonata del suo bellissimo ragazzo.
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