Lucia
Lucia correva, correva veloce, correva contro il vento e correva senza sapere dove stava andando; voleva solo andare lontano.
Nella sua corsa sfrenata, aveva dei flashback; piccoli frammenti della
conversazione avvenuta poco prima col medico: lui era morto.
Le lacrime le rigavano il viso mentre correva contro la vita e lontano
da quello che formava la sua vita... i genitori, lo studio, le persone
che l'avevano circondata.
Non le importava più niente, quando la persona che teneva in
piedi il suo mondo pieno di speranze e amore era morta, questo stesso
mondo le era crollato addosso, lasciandola sepolta sotto a macerie di
sogni e illusioni ormai infrante.
Continuò a correre, sempre più veloce, sempre più
immersa nei suoi pensieri; finché non giunse su una scogliera,
allora si fermò.
Chiuse gli occhi, respirò profondamente e poi li riaprì;
uno spettacolo meraviglioso le apparve davanti: il mare era di un
bellissimo colore verde acqua che sembrava come cosparso di tanti
diamanti, opera del sole che tramontando colorava il cielo e le nuvole
di varie tonalità di arancio.
Restò così, immobile e rapita dal paesaggio, con la
brezza leggera che le scompigliava i capelli. lo sguardo perso
all'orizzonte, la mente lontana da lì anni luce, immersa nei
ricordi cullati dal dolce e impetuoso infrangersi delle onde contro la
costa frastagliata.
Lucia si riprese da questo stato di trance, si guardò in giro e
sorrise; aveva trovato una cosa che sarebbe durata per sempre.
Indietreggiò di qualche passo e poi corse...
Corse e concluse con un grande salto; volò giù come Icaro
dalle ali di cera, contenta al pensiero che, a breve, niente più
si sarebbe frapposto tra loro.
|