Candy Flow

di Nyappy
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Lipstick Punch
Era tutto così assurdo, così sbagliato.
Un momento prima Megan era davanti a lui, che danzava nella pioggia con il suo ombrello colorato ed un istante dopo era lì, accasciata a terra, l'ombrello abbandonato a terra.
Chi era stato a sparare, perché l'aveva fatto?
A Keith in realtà non importava. L'unica cosa che sentiva era il suo corpo caldo tra le sue braccia, il sangue che scorreva copioso e si mischiava alla pioggia.
-Resisti!-, la stava implorando, -Resisti!-
E lei, con uno strano sorriso assolutamente fuori luogo, lo aveva sgridato piano: -Ma sentilo, invece di baciarmi chiama il 911.-
Era un tentativo di farlo sentire meglio? Era inutile.
-Pronto? Pronto?!-, la voce di Keith non era mai stata così esasperata.
Perché non gli importava nulla di inseguire quel bastardo, al diavolo il suo lavoro.
Megan rischiava di morire, stava morendo lì, tra le sue braccia, la vita che le scorreva via piano.
L'ultima immagine che Meg riuscì a scorgere nitidamente era il viso di Keith che sembrava piangere. Com'era bella la pioggia...

Era sdraiata, questo lo capiva. Sul morbido anche. Perché si era svegliata? Attraverso le palpebre abbassate poteva avvertire una forte luce disturbarle gli occhi.
Doveva proprio svegliarsi, non poteva rimanere lì un altro po'?
-Guarda che ho visto che sei sveglia.-
-Keith!-, Meg aprì gli occhi deliziata e si alzò di scatto prima di gemere e tornare sdraiata, senza rinunciare a sistemarsi i capelli.
Keith alzò la sedia e la portò più vicina al letto d'ospedale di Megan.
Era proprio necessario dirle che era stato il suo vecchio amico, tale Neil Simmons a spararle, convinto che lei si sarebbe vendicata? Era necessario comunicarle che nel trasferirla nella sua camera
l'avevano fatta sbattere contro una porta ed ora sulla sua fronte troneggiava un grande bernoccolo verdastro? Probabilmente no.
-Ho rischiato di morire e tu mi avresti lasciato andare al Creatore senza un bacio. Che essere meschino.-, ovviamente Meg scherzava. Quanto le era mancata...
-Non hai rischiato di morire, l'ospedale era a due passi.-, la ribeccò Keith, giusto per vendicarsi dello spavento.
-Non hai capito.-, lei lo guardò accigliata e vagamente rassegnata.
-Si invece.-

-Ehi Keith, lo sapevi cosa diceva Eraclito?-
-Un altro dei tuoi filosofi?-, sbuffò lui sfogliando il giornale.
-Si, esatto. E’ lui quello del Panta Rei.-
-Tutto scorre, questa la sapevo anch’io.-, disse Keith con soddisfazione.
-E sai cosa vuol dire?-, chiese Megan avvicinandosi a lui.
-Forse.-, fu la sibillina replica, a cui Meg rispose con un pugno ben piazzato sulla spalla.
-Tutto scorre.-
-Sai, io non ne sarei così sicuro…-
-E perché?-, Meg l’avvolse tra le braccia
-Certe cose restano.-
-Ad esempio?-
-Beh… il gusto del tuo lucidalabbra.-
E sorridendosi, tornarono a baciarsi, felici.

L'aggiunta rispetto al finale originale è minima, solo i primi due paragrafi, ma l'ultimo isolato era davvero insensato. Très bien :D
Mmm, nonostante non abbia rispettato l'attinenza al tema del concorso sono stata davvero molto soddisfatta di questa storia. Mi piacerebbe sapere che ne pensate.
Nyappy




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