Oh sì, lo so: fu facile la strada per il paradiso.
Trovammo
il piccolo regno della nostra passione,
Aperto
a tutti coloro che calcano la strada degli amanti.
In
selvaggia e segreta felicità cademmo;
E
strepitavano nei nostri sensi demoni e dei.
(Siegfried Sassoon, l’amante imperfetto)
Jace era disteso nel suo letto. Mancava ancora un ora alla uscita con
Clary e gli altri. Come quasi tutti i sabati sera sarebbero andati al
Pandemonium. Ma quella sera non avrebbero cacciato i demoni, no. Quello
era una sorta di primo appuntamento tra lui e Clary, finalmente
potevano stare insieme come aveva sempre desiderato. Alec avrebbe
portato Magnus, Isabelle qualche nuovo Nascosto. Simon non sarebbe
venuto, non che a Jace dispiacesse, in un certo senso si,ma quella sera
voleva avere Clary tutta per se. Una risata partì dalla sua bocca senza
che lui se ne accorgesse. Da quando era diventato così romantico ? Lui
che aveva ucciso centinaia di demoni adesso andava in brodo di
giuggiole per una ragazza. Ma non era una ragazza qualsiasi, era Clary,
la sua Clary. Un sorriso gli nacque a quel pensiero. Adesso era
veramente e solamente sua. Doveva smetterla con questi pensieri così
mielosi. In fin dei conti lui era un cacciatore, uno Shadowhunters. Ma
forse gli Shadowhunters non facevano tutto per l’amore? uccidevano i
demoni per rendere il mondo un posto migliore per i propri cari. Si
girò verso il comodino per guardare l’ora indicata dalla radiosveglia.
I led luminosi segnavano le 18 e 45, era passato solo un quarto d’ora.
Si decise ad alzarsi dal letto e a vestirsi. Optò per un jeans nero con
una camicia nera anch’essa. Non che ci fossero molti altri colori nel
suo guardaroba. In questo Clary aveva ragione. Ed ecco che i suoi
pensieri erano ritornati su di lei. Era proprio un caso disperato.
Pensò con un leggero sorriso sulle labbra. Lasciò i vestiti sopra al
letto e andò a farsi una doccia, sperando di ingannare il tempo e di
domare l’ansia che cresceva. Insomma, era Clary, insieme ne avevano
passate tante. Ma questo era il loro primo vero appuntamento come…
coppia. A quella parola Jace non poté fare a me che sorridere. Chiuse
con un colpo secco l’acqua della doccia e decise che non poteva più
aspettare, aveva troppa voglia di vederla. Sapeva che in quel momento
Clary era in camera di Isabelle che la stava torturando, truccandola e
vestendola secondo il suo gusto. A quel pensiero Jace emise un gemito a
metà tra il seccato e eccitato. Si ricordava come l’aveva vestita per
la festa di Magnus Bane, quel vestito nero e aderente aveva attirato un
sacco di sguardi, anche il suo ammise mestamente. L’eccitato era per
quello, non vedeva l’ora di vederla vestita secondo i canoni di
Isabelle. Era pur sempre un maschio aggiunse ghignando. Indossò i
pantaloni e la camicia lasciando aperti i primi due bottoni. Era così
nervoso che continuava a passarsi la mano destra trai capelli
rendendoli sempre più scompigliati. Ritorno in bagno e si guardo allo
specchio ripassando le mani trai capelli per cercare di darli un
aspetto perlomeno decente. Si arrese e guardando il suo orologio da
polso decise di avviarsi verso l’ingresso, dove avrebbe aspettato le
ragazze. Fuori dall’Istituto le avrebbe aspettate il Nascosto, un certo
vampiro di nome Mark.
Jace controllava nervosamente l’ora, ormai erano già le 19 e 43. Sapeva
che Isabelle adorava essere in ritardo ma non capiva perché lo era
anche Clary. Stava per avere un esaurimento nervoso! Se entro due
minuti non sarebbero scese, si sarebbe presentato alla porta della
stanza di Izzy. Due minuti dopo mentre Jace stava per salire le scale
Isabelle scese le scale vestita con un provocante abito rosso dove al
centro dell’ampia scollatura faceva bella mostra di se la sua collana
contro i demoni. Passando gli mise una mano sul braccio e gli lanciò
un’occhiata maliziosa guardandosi dietro dove molto probabilmente
sarebbe uscita Clary. - Dopo mi ringrazierai- disse Isabelle
ammiccando. Jace si girò a guardarla mentre usciva ancheggiando dalla
porta verso la sua nuova fiamma. Quando sentì un rumore di tacchi Jace
si girò. Clary indossava un corto abito nero, quasi una sotto veste in
pizzo. Era allacciata su di un fianco, le maniche tutte di pizzo e
larghe arrivavano al gomito, mentre il suo corpo era coperto da della
stoffa più scura anch’essa nera. Le gambe erano velate dalle calze
nere e ai piedi portava degli stivaletti con tacco a spillo che sulla
caviglia avevano del pelo nero come tutta la scarpa. I lunghi boccoli
rossi erano lasciati liberi, proprio come piacevano a lui, solo due
forcine bloccavano due ciuffetti ai lati del viso. Sembrava proprio una
cacciatrice. Non poté fare a meno di pensare la sua cacciatrice. Da
quando erano tornati da Idris Clary era sempre più integrata tra loro,
cosa che a Jace faceva molto piacere. Non aveva mai visto niente di più
bello in vita sua, pensò. Jace e Clary si aprirono in un sorriso nello
stesso momento. Lei era così contenta che adesso Jace fosse suo quanto
lei era sua. Tutti e due erano consapevoli del fatto che loro due
fossero incondizionatamente e totalmente legati. Jace ridusse la
distanza tra loro e accarezzò piano con il dorso della mano, la guancia
della ragazza. “Pronta ?” le chiese in un sussurro, quasi timoroso di
interrompere quell’atmosfera. Clary annuì semplicemente e le guancie le
diventarono rosse. Clary tra le mani aveva una giacca di pelle, il
ragazzo le diede una mano ad indossarla. Jace si rese conto che tutta
la schiena era coperta solo dal pizzo. Deglutì a fatica e quando la
ragazza si girò verso di lui le sorrise un po‘ imbarazzato, e
prendendole la mano si avviò verso l’uscita. Si avviarono tutti verso
il locale. Jace e Clary mano nella mano erano gli ultimi. “ Sei molto
bella con questo abito” le disse sorridendo Jace. Clary gli sorrise
timidamente e guardò verso le sue scarpe. “Non che di solito tu non sia
bella” aggiunse in fretta credendo che la ragazza avesse inteso male le
sue parole. Clary lo destabilizzava, lo faceva sentire insicuro e
ansioso. Questa volta la ragazza gli sorrise più calorosamente con una
scintilla di malizia negli occhi “Ti aspetti che io adesso ti dica che
anche tu sei molto bello ?” dopo aver detto ciò Clary scoppiò a ridere
e si appoggiò a Jace, spalla contro spalla. Anche Jace si mise a ridere
“ Non serve che me lo dici tesoro, lo so” lasciò la sua mano e le mise
il braccio sopra le spalle. “ Sempre modesto vedo” gli disse
guardandolo negli occhi e accostandosi a lui ancora di più.
Senza quasi rendersene conto erano arrivati al Pandemonium. Jace le
cedette il passo e si stupì anche lui dell’azione. Mai lo aveva fatto,
con nessuna ragazza. Ma ormai lo aveva intuito, Clary era speciale.
Lasciarono le loro giacche nel guardaroba del locale. Si avviarono
verso il tavolo con Clary che parlava con Magnus. Jace strabuzzò gli
occhi alla vista della schiena nuda di Clary. Il pizzo creava un
effetto vedo non vedo intrigante, forse ancora di più della schiena
lasciata scoperta. Alec strinse la spalla del fratello sorridendogli
“Tutto a posto ?” Gli chiese con aria maliziosa. Magnus si girò verso
di loro sorrise e poi si chinò verso Clary per dirle qualcosa
all’orecchio. Jace notò solo che la ragazza era arrossita leggermente
e, come da quando l’aveva vista la prima volta, provò l’irrefrenabile
impulso di accarezzarle le gote arrossate.
Occuparono un tavolo da starci tutti, anche se un po’ stretti. Jace e
Clary erano seduti vicini, così come Alec e Magnus e Isabelle vicino a
Mark. “Noi andiamo a ballare, ci vediamo” disse Izzy prendendo la mano
del vampiro e trascinandolo verso la pista piena di persone. “Andiamo
anche noi” disse Magnus Bane prendendo la mano di Alec e trascinandolo.
Al tavolo rimasero solo loro due. A Jace non dispiaceva, in fin dei
conti era da tutto il pomeriggio che aspettava quel momento. “ Domani
pomeriggio sei libera ?” le chiese. Clary lo guardò negli occhi e gli
rispose “ Si, perché ?” “ Potremmo allenarci un po’” Clary sorrise e
scuotè la testa “ Non cambierai mai vero? Scommetto che ti stai
guardando intorno in cerca di demoni” finì con una risatina. Jace
sogghignò “ Ce n’è uno proprio dietro la colonna” le disse indicando la
colonna che intendeva. Erano seduti vicini, molto vicini. Il braccio di
lui era sulla spalliera della sedia di lei, le gambe accavallate di lei
sfioravano quelle di Jace e i capelli di Clary quasi accarezzavano il
collo di lui. Clary rise buttando indietro la testa. Jace guardò il
collo candido di lei e decise che non ce la faceva più. O la va, o la
spacca, si disse, speriamo non si spacchi. Piano si chinò verso il
collo e le diede un delicato bacio sulla gola. Salì una bacio dopo
l’altro fino ad arrivare al mento della ragazza. Le mise una mano
dietro il collo e le alzò delicatamente la testa, come se fosse fatta
del cristallo più prezioso e importante del mondo. Non l’aveva mai
trattata così, i loro baci precedenti erano più passionali, Jace sapeva
che non era fragile, era una Shadowhunters, era forte e resistente.
Eppure quella sera le sembrava la cosa più fragile del mondo.
Sapeva che il momento era arrivato. Doveva dirglielo, non poteva più
aspettare. Piano appoggiò le sue labbra su quelle della ragazza e
chiuse gli occhi. Clary aveva già chiuso gli occhi, non aspettava
altro. Si baciarono dolcemente e dopo quegli attimi che sembravano
secoli pian piano riaprirono gli occhi, ma rimasero vicini. Clary stava
accarezzando i capelli di Jace mentre si guardavano negli occhi. Il
ragazzo prese coraggio, aveva ucciso demoni, aveva combattuto contro il
suo presunto padre, era forte. Gli tornò in mente quella frase che
aveva detto a Clary nei primi tempi “ Amare vuol dire distruggere” la
stava distruggendo ? Si stava distruggendo ? No, tutti e due erano più
forti. Prese un profondo respiro e si decise “ Ti amo Clary” ecco, lo
aveva detto, adesso spettava tutto a lei. Continuò a guardarle negli
occhi. Clary sorrise e dolcemente accarezzandogli il viso gli disse “
Ti amo Jace”. si baciarono ancora e ancora finchè Jace su di giri le
disse “ Che ne dici di andare a caccia di demoni con me ? È ancora lì”.
Clary rise e si alzò prendendogli la mano. Mise la mano sotto al
vestito e tirò fuori una spada angelica, probabilmente da una
giarrettiera di Isabelle pensò Jace. Sorrise anche lui e dalla cintura
sfilò anche lui una spada. “ Pronta?” le chiese con un cipiglio
preoccupato, che però cercò di nascondere. “ Sono nata pronta” gli
rispose facendogli un occhiolino e stringendo di più le loro mani
intrecciate.
Jace le si avvicinò e dopo un bacio a fior di labbra le disse “ Ti
amo”.
Sempre mano nella mano andarono incontro al demone, incontro alla loro
vita da Shadowhunters sicuri che non si sarebbero mai lasciati.
Salve a tutti =)
Prima one-shot sugli Shadowhunters, spero non faccia schifo ^^'
Il titolo del storia è uguale al titolo della terza parte di Città di
Vetro, e anche la citazione è quella, ho pensato che centrasse un po'
con questa storiella.
Fatemi spare com'è
Un bacio e forse alla prossima storia =)
|