cip
Salve
a tutti ^^
Si
lo so, ho altre fanfiction in corso, ma quando ho una cosa per la testa
nulla, non va via!!! Non riuscirò a dormire stanotte se non
la pubblico XD
Allora,
io spero vivamente vi piaccia... La storia è un
pò particolare perchè qui Edward e Bella si
conoscono da prima di nascere tipo e sono molto amici...
però... la vita... ci sorprende, no?
Ehehe...
Spero con tutto il cuore vi piaccia e non vedo l'ora di sapere cosa ne
pensate, quindi aspetto i vostri commenti con ansia *___*
Io
mi sono appassionata molto nello scriverla quindi spero susciti le
stesse sensazioni in voi ^^
Beh
vi lascio a questo primo capitolo e intanto preparo la copertina della
ff ^^
Un
bacio a tutti,
Jess
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Erano le 9 di sera. Ero in ritardo. Edward, il mio migliore amico, mi
stava sicuramente aspettando per la nostra serata-film del
mercoledì
sera.
Uscii di casa e mi avviai verso la sua. Abitavamo entrambi a
Forks, ad un quarto d'ora a piedi di distanza. La mia casa era piccola
e accogliente. La sua enorme e luminosa.
Esme e Carlisle, i genitori
di Edward, erano entrambi due figure importanti nel loro campo
lavorativo. Esme era una delle arredatrici di interni ed esterni
più
importanti e Carlisle era uno dei più bravi e stimati medici
del paese.
Io
e Edward ci conosciamo da quando siamo nati. Carlisle salvò
la vita a
mio padre quando ebbe un grave incidente e da allora hanno sempre
condiviso
una grande amicizia.
Ci conoscevamo già da dentro alla pancia delle
nostri madri. Lui c'è sempre stato per me, anche nei momenti
più
difficili, tipo quando mia madre ha abbandonato mio padre per andare a
vivere con Phil, il suo nuovo compagno. Lui è sempre stato
lì ad
aiutarmi e consolarmi. Ha sempre saputo cosa dire e mi conosce meglio
di chiunque altro. Sa i miei difetti, i miei pregi, le mie debolezze e
le mie gioie.
E così come lui avrebbe potuto farmi una radiografia
ad occhio io avrei potuto fare lo stesso per lui. Sapevo che passava
la mano tra i suoi capelli ramati ogni 27 secondi e 10 decimi. Odiava
le discussioni. Amava la famiglia. Il giorno 23 novembre quando aveva 7
anni si slogò la caviglia provando a saltare da un muretto
alto
un
metro e mezzo. Io ero con lui e gli dissi di non farlo. Ma quando si
mette qualcosa in testa nessuno lo distoglie dall'obiettivo.
Anche un pò testardo quindi. Ma tra i due è il
più
razionale.
Arrivai
sotto la finestra di camera sua. Mi arrampicai per la scala che mise
lui apposta quando avevamo 11 anni e incominciammo questo nostro
rituale. Salii in fretta e aprii la finestra socchiusa entrando nella
sua stanza grande e calda.
- Scheggia sei in ritardo! - la sua voce calda e melodiosa
sembrò riempire la stanza.
- Scusa cip.. mi perdoni?- si voltò guardandomi.
Era
seduto sul suo letto con le gambe stese, appoggiato allo schienale.
Indossava la felpa grigia che gli regalai io al suo 19°
compleanno e un paio
di pantaloni blu della tuta.
- Mmm.. non so.. dipende...
- Da cosa di preciso?
- Mi hai portato qualcosa per caso? - disse socchiudendo gli occhi.
-
Forse intendi questa? - risposi cacciando dalla tasca una barretta di
cioccolato a latte con noccioline e arachidi, la sua preferita.
- Scheggia ti facevo meno furba...
- Agente cip lei non mi deve sottovalutare....- risposi sorridendogli e
sedendomi accanto a lui sul letto.
Afferrò la barretta poi mi tirò verso di lui
baciandomi la fronte.
- Sera piccola!
- Sera omone!
- Allora io pensavo a Romeo + Juliet, che ne dici?
- Mi sembra perfetto!
Avviò con il telecomando il dvd già inserito nel
lettore e il film partì.
Sentivo le sue labbra muoversi mentre masticava la barretta di
cioccolato e vedevo i suoi occhi verdi fissi sulle immagini dello
schermo.
- Perchè mi guardi?
- Fai troppo rumore quando mangi cip!
Non mi rispose. Mi guardava e rise. Un perfetto sorriso sghembo alla
Edward Cullen. Lo adoravo. Risposi anche io al suo sorriso, appoggiando
la mia testa alla sua spalla mentre lui mi cinse con un braccio.
Dopo due ore Edward stava già dormendo beato. I suoi occhi
erano
chiusi e le sue labbra dischiuse leggermente, mentre ancora mi teneva
stretta a sè. Mi alzai piano e presi le
coperte coprendolo. Gli diedi un leggero bacio sulla guancia e uscii
dalla finestra nuovamente, proprio come feci per arrivare.
Tornai a casa mentre gelava. Sembravo un ghiacciolo quando arrivai a
casa.
Mi feci una doccia veloce e mi infilai il pigiama, buttandomi
completamente sotto le coperte calde.
Ero pensierosa ed agitata. Il mattino seguente mi attendeva il primo
giorno di scuola del 5° ed ultimo anno al liceo di Forks.
Chissà se Edward era pronto proprio come me....
Erano le 8 del mattino. Ero in ritardo. Bella mi aspettava
fuori la scuola. La mia scheggia.
Avevamo 7 anni quando vedemmo inseme un cartone animato che aveva
protagonisti i due scoiattoli "cip&ciop" e c'era questa
scoiattolina carina di nome "scheggia". Giocando ad interpretare la
storia Bella faceva scheggia e io cip, perchè dicevo che era
più affascinante. Me lo ricordavo ancora come se fosse
ieri...
- Edward io faccio scheggia!
- Ma no, lei
è bella!
- Stai
dicendo che non lo sono? - incrociò le piccole braccia al
petto e si voltò offesa.
- No Bella!
Scherzavo... ma sai che sei permalosa? - dissi sorridendole.
Lei si
voltò. Prima rimase seria ma poi non riuscì a
trattenere le risate.
- Allora tu
fai ciop!
- No io sono
cip! Cip è più bello, ha tutte le ragazze per
sè!
- Sei sicuro
di avere anche tu tutte le ragazze per te?
- Io? Si
si... compresa te!!!! -
dissi facendole una smorfia prima che tra le risate crescenti
cominciò a rincorrermi per tutto il giardino di casa mia.
Uscii dalla doccia vestendomi in fretta e afferrando la
borsa
riposta accanto alla porta di camera mia. Scesi le scale per
raggiungere la cucina.
- Edward tua sorella Alice è già a scuola!
- Si lo so mamma, ho fatto tardi...- dissi affannandomi a
bere un sorso di caffè-latte.
- Scappo! - risposi infine dirigendomi verso la porta.
Tirai fuori le chiavi della mia Volvo dai jeans ed entrai nella mia
auto accendendo il motore per dirigermi verso il liceo di Forks. Accesi
lo stereo e e mi rilassai durante tutto il tragitto.
Arrivato al parcheggio fermai la mia auto accanto al pick up di Bella
dove c'era la mia amica ad aspettarmi.
- Sei in ritardo!
- Scusa scheggia... perdonami ti prego! - le dissi abbracciandola e
ponendo un leggero bacio sulla sua guancia.
- Alice è già in classe ti aspetta lì!
- Cos'ho oggi?
- Prima ora, storia, aula 15!
- Se non ci fossi tu!!- le dissi stritolandola a me con un braccio
mentre ci avviavamo verso l'entrata della scuola.
- Allora a dopo!
- Ciao scheggia...
- Ciao cip... - mi disse malinconica con i suoi due occhi cioccolato
che brillavano.
Bella era come una sorella per me. Avrei fatto di tutto per lei. Non
sopportavo vederla soffrire o piangere. Negli anni non l'ho mai
lasciata sola nei suoi momenti difficili e lei c'è sempre
stata
per me.
Era importante...
Le ore trascorsero veloci fino ad arrivare alla pausa mensa. Insieme a
mia sorella Alice raggiungemmo la mensa dove c'era già Bella
seduta al tavolo con Angela, Jessica Eric e Mike con il quale la
mia amica usciva da un pò.
Non lo so, ma quel Mike non mi convinceva. L'anno scorso frequentava
l'ultimo
anno e quest'anno è stato bocciato ripetendo così
il
quinto. Lo conoscevano tutti per la sua fama da capitano di football
che se le faceva tutte. Ma doveva permettersi di toccare Bella, non
l'avrebbe passata liscia.
- Bella tesoro!- corse mia sorella ad abbracciarla.
Presi posto accanto ad Alice che era seduta vicino alla mia amica che a
sua volta si trovava accanto a Mike.
- Hey cip... - mi disse con occhioni dolci e tristi perchè
forse non l'avevo salutata.
- Come è andata la giornata? - le dissi lanciando un
occhiata a
Mike che era intento con quel suo sorriso sfacciato ad ascoltare la
nostra conversazione.
- Bene, abbiamo una nuova prof di arte, non è male, sembra
una
bella persona... - mi disse entusiasta forse per via del nostro primo
giorno di scuola.
- Cip! - vide che non ero in vena e mi chiamò in tono
interrogativo come a chiedere cosa avessi.
Spesso le avevo parlato di Mike e del fatto che non mi piaceva molto
ma non potevo decidere per lei, se era quello che voleva...
- Bella mi accompagni al bancone, voglio prendermi una mela...
- Arrivo!- mi disse sorridendo alzandosi dalla sedia mentre Mike
aggrottò la fronte e ci seguiva con lo sguardo indagatore.
- Cosa è successo Edward?
- Nulla davvero, Bella tranquilla...
- E' per Mike?
- Beh... lo sai come la penso, è inutile tornarci su...
- Ma davvero Edward, è cambiato, me lo dice anche lui...
- Immagino te lo dica!- dissi per niente sorpreso, doveva pur illuderla
in un modo.
- Edward non ricominciare, io sto bene!- mi disse esausta.
- Bella voglio solo che tu non soffra, se tu mi dici che è
tutto
okay non posso fare altro che crederti ma voglio che se dovesse
accadere qualcosa tu me lo venga a dire, promettilo ti prego!
- Promesso...- disse sorridendomi mentre mi fissava felice di quel mio
gesto di protezione nei suoi confronti.
Infondo gli amici servono anche a questo, giusto?
Le sorrisi e lei mi fece una linguaccia. Non facemmo in tempo a tornare
al tavolo che una mano piccola e delicata mi si poggiò sul
braccio.
- Ciao! Io sono Tanya Simmons, mi sono appena trasferita qui
dall'Alaska... ti ho visto alla lezione di letteratura e mi
è
piaciuto molto il tuo intervento su quel romanzo...
La ragazza che si presentò dinnanzi ai miei occhi aveva
lunghi
capelli mossi e biondissimi. I suoi occhi erano color ambra e il suo
sorriso la rendeva quasi perfetta. Era molto alta quasi quanto me e la
sua voce sembrava molto gentile.
- Ehm... ciao! Io sono Edward Cullen e lei è la mia amica
Bella!
Rivolse un sorrisino a Bella per poi tornare a osservare me nuovamente.
Vidi Bella rivolgerle uno strano sguardo prima di schiarirsi la voce...
No dico, ma guarda questa biondona! Che sfacciataggine! Si
presenta
così, dal nulla, mentre due persone sono intente a
parlare...
mah, certa gente...
- Edward ti dispiace se mi unisco a te per pranzo, non conosco
nessuno...- disse questa tizia mostrando i suoi occhioni luccicanti dalle
ciglia lunghe quanto un'autostrada.
Okay dico, iuuuh, ci sono anche io! Niente,non esistevo. Tanya guardava
intensamente Edward come non ci fosse altro.
Non so perchè ma non nutrivo buoni sentimenti nei suoi
confronti. Eppure era assurdo. Non avevano fondamenta. Non riuscivo a
capire.
Probabilmente era per come mi aveva trattato. Quasi mi irritava.
Nessuno mai mi aveva fatto questo effetto dopo solo due minuti.
- Certo, vieni pure!
A volte pensavo che Edward fosse troppo buono. Spesso non faceva male
un pò di presunzione o egoismo. Ma lui era fatto
così e
lo adoravo anche per questo.
Poi però questa Tanya infilò il suo braccio sotto
quello di Edward camminando sorridente accanto a lui.
Io rimasi indietro con la mela che il mio amico desiderava in mano...
No...capii che non l'avrei sopportata proprio quella!!!
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