100 Suns

di candidalametta
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100 sun

 

 

Dorme, poggiata al mio petto.

Stretta al mio cuore

Come se potesse riposare solo con il ritmo che mi canta dentro da sempre.
E che ora scandisce il suo nome, irrimediabilmente.


Distesi ancora per terra, sulle assi lisce di questo pavimento antico e i vestiti appena spiegati sotto i fianchi.

In un angolo, gettata quasi fosse una maledizione, c’è la bibbia ancora aperta da cui escono parole che sembrano inutili.
E io, nella mia perdizione di poeta, non credo in molto.
Non credo che ci sia un inizio speciale a capo di questo universo se non un casuale scontro di molecole impazzite che un giorno, sfiorandosi, hanno creato tanta di quella energia da inventare l'insondabile infinito che ci circonda.

Come due esseri umani che un giorno per caso salgono sullo stesso treno, e, altrettanto improvvisamente, comprendono che dal nulla, una parte della propria vita è appena nata. Nello specchiarsi dei loro sguardi stupiti.


Non credo alle bugie che intonano gli uomini di questa terra, e ancora meno alle promesse che qualcuno legge nelle stelle.

Senza lasciargli la meravigliosa inconsapevolezza di splendere gelide nel cielo, così distanti da noi.
Non credo nella spartizione del bene o del male, di luce o ombra, di giorno e buio senza tramonto ne aurora, perché non è questo a renderci umani, non è lo schieramento del bianco o del nero ma il cedere nel fumo di un grigio confuso in cui desiderio e intelletto si fondono per arrivare forse alla felicità.

Quella che preme nel petto per farsi ascoltare.

Approfittando di ogni passo falso per ricordarci che esistere è anche rischiare di farsi male, e sentire il cuore martellare nel petto fino a soffocare ogni altra paura.

Persino la desolazione di non credere in nulla.
Neanche al ritornare dal sole ogni singolo giorno.

Neanche dopo aver passato innumerevoli notti aggrappati ad uno scoglio per cogliere il nuovo miracolo di vederlo sorgere.

Prendendendo da ogni alba come un regalo inatteso.


Non posso credere in nulla, né nel bene né nel male, perché entrambi pretenderebbero qualcosa che non sono disposto a cedergli.

Me stesso.
La guardo stringersi a me in un brivido fresco che la sfiora tra gli spifferi di questa casa.
E lei.
E scapperei proteggendola da qualsiasi guerra che pretendesse il suo sangue.

Da qualsiasi pace che chiedesse l’obbedienza.
Perché non credo in nulla.
Davvero a nulla in questa vita o in un’altra.
Tranne che in lei
E la verità dei miei sentimenti





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