Le nubi grigiastre
oscuravano, nel cielo buio, la tonda e pallida luna che anelava a
specchiarsi nelle acque nere, in quella notte priva di stelle. Le onde
placide del Mare di Cuba facevano oscillare dolcemente il vascello
pirata, che, avvolto nel silenzio, era ancorato nei pressi
dell’estuario del Fiume Pantano, il quale attraversava
l’isola con il suo corso lento e serpeggiante.
La quiete della notte era turbata solo dai versi appartenenti ai
diversi animali esotici che popolavano la selva tropicale; questa si
estendeva, rigogliosa, su gran parte dell’isola, ad eccezione
della zona infestata dalla grande palude che si trovava proprio nel
cuore della Foresta dei Cipressi, dove sorgeva la capanna della
famigerata sacerdotessa voodoo: Tia Dalma.
Ma la modesta
Golden
Hind non era l’unica, silenziosa testimone
dell’oscuro spettacolo che quella quieta notte offriva: il
ponte di coperta scricchiolava sinistramente, sotto i passi dei pesanti
stivali di cuoio che lo attraversavano con avido trionfo e, nello
stesso tempo, con solenne riverenza.
Sono di nuovo Capitano
di una nave.
Una cicatrice brillò nel buio, nel momento in cui la tenue
luce della luna filtrò attraverso le nuvole e
andò ad illuminare il volto di Hector Barbossa, la cui
sagoma si stagliava imponente contro il chiarore di quella stessa sfera
che un tempo aveva odiato con tutto se stesso; i suoi occhi azzurri
scintillarono sinistri, fissi in quella porzione di cielo che un attimo
prima era apparsa offuscata da fumosi e plumbei nembi.
-
Hai un debito verso di
me, Barbossa- la voce di Tia Dalma fluttuò
nell’aria fresca della notte, mentre la mente del pirata
vagava agli ultimi eventi di quell'intensa giornata. -
Li condurrai per mari
inesplorati, oltre le distese ghiacciate, fino… ai confini
del mondo-
Non c'era bisogno di specificare il soggetto di quel discorso: rivedere
ciò che rimaneva della ciurma sgangherata di Jack Sparrow e
beffarsi delle loro facce incredule era stato un immenso piacere per
lui; soprattutto, aveva particolarmente apprezzato l'espressione
scioccata comparsa sull'adorabile viso di Miss Swann, nel momento in
cui se l'era ritrovato davanti, vivo e vegeto. Barbossa aveva
sogghignato a quell'ultimo pensiero, prima di inarcare sarcasticamente
un sopracciglio e di sputar fuori: -
Tutto
questo solo per riportare indietro Sparrow?-
-Per Jack Sparrow... e
per il suo pezzo da otto- sottolineò Tia Dalma, con
decisione, mentre lanciava uno sguardo di monito al capitano che
sostava di fronte a lei. -Ricorda: avrai bisogno di tutti i Pirati
Nobili per convocare il Consiglio della Fratellanza… mi
aspetto che tu ti dimostri degno della seconda occasione concessati-
Barbossa non si
lasciò sfuggire il tono infido celato nelle parole della
donna; rimase in silenzio per diversi istanti, prima di rivolgerle un
ghigno storto che sarebbe servito a mascherare la propria diffidenza
nei suoi riguardi. -Rispetterò il nostro accordo…
Calipso- replicò, con ostentata sicurezza, mentre abbassava
la voce affinché nessun orecchio indiscreto, nei pressi
dell’imbarcazione, potesse udirli.
-Rammenta, Capitano!- lo
avvertì, severamente, la sacerdotessa voodoo, afferrandogli
un braccio prima che il pirata potesse allontanarsi. -Non dovrai mai
rivolgerti a me in pubblico con il mio vero nome, né
accennare al nostro piano finchè il Consiglio intero non
sarà stato radunato… o sai cosa ti aspetta nello
Scrigno di Davy Jones!-
Barbossa fu riportato alla realtà da una leggera folata di
vento che gli passò attraverso le piume colorate del grande
cappello e gliele fece ondeggiare appena. Poteva sentire… la
brezza della notte accarezzargli il volto… come un tempo:
non avrebbe mai sprecato un’opportunità
così preziosa… quella di tornare a vivere
veramente, non come un non-morto, ma come un essere fatto di carne e
ossa… un
umano.
Il pirata mosse le lunghe dita a sfiorare il parapetto al quale era
affacciato, immaginando di toccare non il legno ruvido e grezzo della
vecchia
Golden Hind,
ma quello liscio e pregiato della
Perla
Nera. La
sua
Perla.
L’avrebbe ritrovata.
Il galeone dalle vele nere sarebbe tornato in suo possesso.
Sarà il
prezzo che Jack Sparrow dovrà pagare per il suo salvataggio.
Barbossa sfoderò un ghigno beffardo a quel pensiero, rivolto
al suo eterno rivale, mentre, diretto verso la propria cabina,
abbandonava il ponte di coperta e scivolava nelle tenebre della notte
ancora giovane.
FINE