I'm not Katherine
Avevo
pensato diverse volte a come sarebbe stata la mia vita se mi fossi
comportata diversamente.
Se
avessi scelto Damon al posto di Stefan, se avessi desiderato il brivido
dovuto all'adrenalina e non la sicurezza confortante, se avessi scelto
l'emozione, se avessi intrapreso la strada insieme al lupo cattivo che
governa le favole.
Sapevo
bene che Damon non era il male, sapevo che dietro quella
corazza di freddo cinismo si nascondeva un ragazzo che aveva vissuto
dolori difficili da spiegare a parole, ma la paura e il senso di colpa
prendevano il sopravvento dentro di me appena riuscivo a restare vicino
a lui senza litigare.
Avrei
fatto del male a Stefan e non se lo sarebbe meritato.
Non
volevo che la storia si ripetesse, non volevo causare ulteriore dolore
e astio tra i fratelli Salvatore.
Mi
ripetevo questo mentre vedevo Damon prendersi cura amorevolmente di
Rose, ormai in crisi dopo il morso letale del lupo mannaro.
Cercavo
di scacciare il senso di gelosia, il senso di stare sbagliando tutto,
ma era più difficile di quanto pensassi.
Con
un ultimo sorriso triste lasciai la dimora dei Salvatore, con ancora le
grida di dolore della vampira centenaria in testa e le carezze di
conforto di Damon.
In
fondo non c'era posto per me nella sua vita, mi ripetei, dando un
ultimo sguardo alla casa.
Stefan
ci sarebbe stato sempre lui invece no.
Eppure
non mi era mai sembrata così giusta la scelta sbagliata.
Il
lupo cattivo si sarebbe trovata un'altra Cappuccetto Rosso di cui
innamorarsi.
Io
non ero Katherine, non avrei ripetuto lo stesso errore.
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