Buongiorno

di dreamer_is
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Buongiorno.
Buongiorno!
Buongiorno…
Ma che razza di parola è in cui celare un ricordo?
Non è una parola degna.
Non può esserlo, una tanto comunemente usata.
Non può affatto.
Perché, diamine, non era affatto comune quel buongiorno!
Non era comune…e nemmeno ciò che rappresenta.
Era un caldo Buongiorno,
 un Buongiorno che conforta e abbraccia come il profumo della cioccolata,
 un Buongiorno che fa avvampare le guance dalla gioia,
un Buongiorno che rende davvero un giorno buono.
E così mi girai e tu mi dicesti “Buongiorno!”
Ed io ero così felice.
Perché non era un comune Buongiorno.
Era un grandioso Buongiorno.
Ed eri stato tu a dirmi “Buongiorno”.
Ed erano stati i tuoi occhi a esclamare “Buongiorno!”,
i tuoi riccioli a cantare “Buongiorno!”,
le tue mani a descrivere “Buongiorno!”,
 il tuo maglione a colorare “Buongiorno”,
 il tuo sorriso a incantare “Buongiorno!”
“Buongiorno!” mi dicesti!
“Buongiorno!”
E allora ti guardai, e ti sorrisi! perché quel “Buongiorno” era davvero meraviglioso.
“Buongiorno!” tu enfatizzasti, perché era davvero un giorno buono quello che doveva venire.
E tu lo sapevi.
Lo sapevi perché “Buongiorno!” tu gridasti,
dicesti,
esclamasti,
cantasti,
descrivesti,
colorasti,
incantasti,
E poi…
E poi poggiasti…
Poggiasti il tuo “Buongiorno”sulle mie labbra infreddolite.
Lo poggiasti, sai, con la tua bocca.
Con la tua calda, suadente, carnosa, focosa bocca.
Lo poggiasti così, come se il tuo solo intento fosse augurarmi un giorno buono.
Buongiorno.
Buongiorno!
Buongiorno…
Buongiorno, sussurrasti
E Buongiorno, sai, tu mi donasti. 




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