A
Rekishi Sama, che mi sopporta quando faccio la stalker e che non
smetterò mai di ammirare.
A
Home
Hinata
osserva, rannicchiata su se stessa su una sedia, in silenzio.
Non
per timidezza o altro, come tutti posso pensare. È che a lei
piace osservare. Come non ci fosse le piace guardare il mondo ed
ascoltarlo senza la sua voce.
Ascolta
lo sfriggolare dell'olio e osserva le mani di Naruto muoversi con
abilità tra le stoviglie.
Ascolta
Tsunade che parla e osserva le labbra di Mikoto che mimano il
soffiare in una bolla di sapone inesistente.
Ascolta
quella casa e osserva chi ci abita.
Si
sente un po' intimidita, sì. Kiba ormai se ne è andato
da qualche ora e il suo sorriso gli manca, la tranquillizzava così
tanto.
Sente
dei passi avvicinarsi alla porta.
Sasuke
entra tranquillo nella piccola cucina e si avvicina, silenzioso, a un
Naruto di spalle occupato a cucinare. Ha addosso il maglione
arancione del biondo.
Hinata
osserva, pensando che, in effetti, Sasuke si veste sempre leggero.
Con dolcezza fantastica che, forse, è per sentire ancora un
po' l'odore di Naruto che l'Uchiha indossa quella felpa così
inadatta a lui. Ridacchia al pensiero, credendo di romanzare un po'
troppo il burbero Uchiha.
Osserva
i loro movimenti così intimi e ascolta le loro parole
sussurrate. Sasuke ha gli occhi limpidi mentre guarda il biondo.
Naruto sorride col cuore quando nota che il moro indossa la sua
felpa.
E
sorride Hinata, osservando tutta quella dolcezza tutta insieme, non
sapendo nemmeno bene cosa pensare se non che sono bellissimi.
Se
imprime nella mente quella immagine prima che Sai entri nella stanza
dicendo una delle sue, attirando l'attenzione su di se e facendo
ridere tutti.
Hinata
ride piano, quasi avesse paura di rovinare il momento, con una mano
davanti alla bocca e gli occhi chiusi. Quando li riapre nota che
Sasuke si è spostato e adesso è davanti a lei e la
osserva. Ne incontra lo sguardo scuro indecifrabile per poi
imbarazzarsi e distoglie gli occhi non sapendo bene dove guardare,
agitandosi sulla piccola sedia.
Si
ferma soltanto quando sente sulla sua testa un tocco di una mano. È
fredda e un po' rude, ma non le importa. Sente le dita entrare tra i
capelli fini e quasi gli viene voglia di fare le fusa.
"Parla,
ci sei anche tu qui."
Questo
è quello che le dice Sasuke prima togliere la mano e
andarsene, probabilmente a mettersi qualcosa addosso di più
consono a lui.
Hinata
si rannicchia ancora di più in se stessa, questa volta per
nascondere il rossore delle guance. Si accorge che, per la prima
volta, vorrebbe sapere cosa dire. Vorrebbe saper parlare ed esprimere
tutto quello che prova. Ma tace, non sapendo come fare.
Hinata
non parla molto per il resto della serata, ma si ripromette che,
piano piano, avrebbe imparato a dare voce alla sua voce.
La
prossima volta avrebbe creato un mondo con lei.
"Hinata!
Vieni, dormiamo tutti insieme!"
Ovviamente,
se fosse riuscita a sopravvivere a quella nottata...
Questa
piccola cosa
l'ho scritta l'anno scorso, quando sono tornata a casa dal Romics.
Purtroppo questa fic non è per voi lettori (quindi non
stupitevi se non ci avete capito niente), ma per una persona
specifica che oggi ha pubblicato la sua ultima fic su Naruto qui su
EFP e che, come lei sa bene, non ho il coraggio di commentare. Come
commento ho preferito pubblicare questa cosa
che ho scritto spinta da non so quale sbando mentale, sinceramente
non so nemmeno quanti errori ci siano dentro.
Semplicemente
volevo rendere partecipe alcune persone dei miei pensieri in quei
momenti.
Rekishi
Sama, sappi che la tua stalker personale sarà sempre con te,
sì è una minaccia, e ti seguirà ovunque!
Grazie
per avermi accolta in quella casa così bella,
la
vostra Hinata.
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