Ciao a tutte! Questa è la mia
prima ff su Castle, quindi siate buone.
Allora non posso dire che sia
completamente scritta di mio pugno,anzi,praticamente per niente!
Mi spiego, come primo tentativo ho
deciso di modificare un po' una bella scena del telefilm per renderla
più simile alle mie fantasie....la scena è quella della
presentazione di “Heat wave” della puntata 2x05....Buona
lettura e commentate please!!
La festa era cominciata da un bel po'
ma nonostante le persone interessanti con cui chiacchierava Rick
Castle aspettava solo lei, la sua musa. Voleva che leggesse la sua
dedica, e voleva vederla mentre la leggeva! Sperava che con quella
piccola ma commovente frase ad inizio libro lei capisse
che....boh...neanche lui sapeva cosa voleva che capisse....fatto sta
che non vedeva l'ora di vederla!
Finalmente eccola, in un bellissimo
vestito blu che le donava particolarmente, fa per avviarsi verso di
lei quando una mano gli stringe il braccio e lo trascina nel
guardaroba.
Poco più lontano, vicino ai
libri in esposizione, la detective Kate Beckett fa per prenderne uno
quando nota, con la coda dell'occhio, il suo scrittore preferito che
viene trascinato per un braccio in una stanzina.
“Oh mio Dio! Non riesce a
controllarsi nemmeno per una sera!” Kate era sempre stupita di
vedere quanto le donne fossero affascinate da Castle, non se lo
spiegava! Era sempre così infantile....
Mentre ripensava a tutti i momenti in
cui Castle la infastidiva con i suoi commenti fuori luogo, Kate non
si stupì solo del fatto che sorrideva come una bambina di
fronte ad un giocattolo nuovo, ma anche perchè ,
inconsciamente, si stava avvicinando alla stanzina, che aveva una
porta semichiusa e la luce accesa....Ma che cavolo voleva
fare?Guardare??!!
Cercò di reprimere la curiosità
ma non ci riuscì, così cominciò ad ascoltare e a
guardare attraverso la fessura che si era creata tra la porta e lo
stipite e, con sorpresa, scoprì che non stavano facendo quello
che pensava, no,ecco...stavano parlando?
Sì,parlavano....eh,aspetta....non sentiva bene ma...stavano
parlando di lei??
-E' lei,quella con l'abito azzurro
vicino ai tuoi libri?- disse la donna
-Si- rispose castle,che sembrava poco
partecipe alla conversazione
-Ah! Le hai scritto proprio una bella
lettera d'amore!Accidenti,io una notte a ibiza e che cosa ottengo? Un
capitolo nella caduta di Storm!-disse lei con un tocco di invidia
nella voce
-Ma era davvero eccitante!-si difese
lui.
Kate si divertiva sempre a vedere come
Castle difendeva le sue opere, e guardarlo in quella particolare
situazione la divertiva ancora di più, forse perchè
lei, a differenza di quella donna che sembrava conoscere Castle
piuttosto “bene”, aveva ispirato al bel scrittore un
intero libro, anzi, se le cose andavano come sperava un'intera saga!
Ma non aveva tempo per gongolare, i due
continuavano a parlare e lei si stava perdendo nei suoi pensieri!
-.......un intero libro! Deve essere
una ragazza davvero speciale...- disse la donna con aria scocciata,
e Kate, con sommo piacere doveva
ammettere, vide Castle che sorrise appena mentre la donna bevve un
sorso di champagne. Poi continuò -....dimmi solo una cosa, se
lei ti chiama, tu poi la richiami?- chiese lei con sufficienza.
“Questa la odio già”
pensò Kate...”....e poi certo che mi richiama! Ci
mancherebbe!”
-Si!- rispose Castle
-Ma certo che lo fai!...- disse lei con
condiscendenza -...lei è importante per te, e perchè
sei galante!-
“Ahah! Gelosa eh?”
-Paula io ti richiamo!- disse Castle
che sembrava un po' in difficoltà.
- Un contratto per tre libri e non
riesco neanche a chiamarti per dirti che c'è un'offerta
ufficiale!- ribattè lei indignata. Finalmente Kate capì,
era la sua agente! E,aspetta, aveva appena detto che c'era un'offerta
ufficiale? Intendeva per l'affare di James Bond??
-C'è una....!io non..! Io...-
cominciò a balbettare Castle
-Già! Allora? Posso chiudere
l'affare?- rispose Paula con indifferenza
-Paula questo è un grosso affare
per me, non so se sono pronto a dire addio a Nikki Heat...- disse
Castle abbassando gli occhi
- Quale quella del libro o quella
nell'altra stanza con quell'abito di Hervè Leger? -
- Quella v...ehm..quella del libro...-
rispose Castle con innocenza
- Uh, certo...ci vai a letto?- chiese
lei
“Cosa!! ma come si permette!!”
pensò Kate mentre guardava Castle che fissava stupito la donna
ammettendo che non andavano a letto insieme.
-Ma che cosa stai aspettando! Liberati
di questo peso poi vieni nel mio ufficio a firmare quel dannato
contratto!- continuò la donna con noncuranza.
Kate era indignata e basita allo stesso
tempo.Ma come si permetteva quella donna di parlare di lei in quel
modo! Come se bastasse una parola di Castle per farla cadere ai suoi
piedi....Certo, doveva ammettere che qualche volta, quando si sentiva
sola, un pensierino su di lui l'aveva fatto, ma andiamo! Così
era troppo! Non fosse stato che stava ascoltando una conversazione
privata sarebbe entrata e ne avrebbe dette delle belle a quella donna
che pensava di sapere tutto sulla vita.
Non riusciva a vedere il volto di
Castle, e, si accorse solo in quel momento, non vedeva più
neanche la donna, che doveva essere uscita dall'altra parte di quello
che aveva capito essere il guardaroba.
“Certo che è veramente
assurdo lasciare il guardaroba così incustodito, un
delinquente qualunque potrebbe entrare e fare razzia di portafogli e
borse!” pensava kate, prima di accorgersi che castle, dopo
essere rimasto lì in piedi, probabilmente a ponderare sulle
parole della sua agente, si stava avviando verso la porta da cui era
entrato, cioè verso di lei!.
Si allontanò in fretta non
accorgendosi dei suoi colleghi di lavoro che la fissavano divertita.
Loro avevano capito tutto prima....loro
capivano sempre tutto prima! Quando si trattava di questioni di cuore
la detective era davvero ingenua...
Riuscì ad avvicinarsi ai libri
prima che Castle riuscisse a notare niente di strano,e, mentre lui le
si avvicinava, Kate si sentiva disorientata e spaventata, aveva paura
di ciò che lo scrittore poteva essersi messo in testa dopo
quella chiacchierata...oddio non sapeva cosa fare...all'improvviso si
ricordò che il capitano le disse di leggere la dedica
all'inizio del libro e, notando che Castle era stato fermato da un
signore che voleva congratularsi con lui (che, notò,
assomigliava vagamente a Grisham...ma era lui?),girò il quarto
di copertina e lesse : “Alla straordinaria KB e a tutti i miei
amici del 12' distretto”.
“Straordinaria”...l'aveva
definita così.
Kate sentì salire le lacrime
agli occhi, era così emozionata che aveva capito cosa sarebbe
successo quella sera, aveva capito cosa le avrebbe detto castle, e,
finalmente, aveva capito cosa avrebbe risposto lei. Solo in quel
momento realizzava cosa quell'uomo aveva fatto per lei, ed era pronta
a ricambiare.
Mentre Castle, che si era liberato dal
signore di prima che era decisamente Grisham, si avvicinava a lei
Kate pensava a cosa sarebbe successo quella sera e a quanto era
falice e piena di ansia allo stesso tempo, aspettava quel momento da
una vita e lo aveva appena capito. Eccolo!
-Ciao!- disse lui con nonchalance
-Ciao!- rispose lei fingendosi stupita
di vederlo -...io stavo, si, ehmm...leggendo la dedica e, wow! Cioè
grazie!- Ma perchè cavolo doveva balbettare ora! E perchè
le farfalle nel suo stomaco non smettevano di volare??
- Ma è vero, tu sei
straordinaria- le disse lui, con semplicità e dolcezza
Kate abbassò lo sguardo
arrossendo, il momento stava per arrivare, lui la guardava con uno
sguardo dolcissimo ma intenso, e lei sapeva che lui le avrebbe detto
quello che provava per lei, e sapeva anche quale sarebbe stata la sua
risposta. Alzò gli occhi e ringraziò il Signore di
aver rifiutato quel crostino al tonno che le aveva offerto un
cameriere appena entrata...
- Ascolta....- continuò Castle
fissandola intensamente, nei suoi occhi c'era tutto quello che lei
cercava.
- Si?- disse lei impaziente guardandolo
trasognante.
-...stavo pensando....- continuò
lui.
“Oddio mi farai morire, dillo!
DILLO!”
-Ti ascolto- gli disse lei
- E se la moglie avesse intuito
qualcosa?- disse Castle,riguardo al caso che stavano seguendo.
-..................................................................-
“Sono un'idiota....” pensò
Kate mentre afferrava un crostino al tonno dal piatto di un cameriere
pronta a elaborare nuove teorie.
FINE
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