Giulia, donna di virtù

di Elizabeth_Tempest
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Giulia*, donna di virtù

Spingi Giulia, lotti. Ti aggrappi a quel filo sottile che è la tua vita.

Lotti per te, per quel bambino che sta venendo al mondo. Per quel bambino che ha bisogno di te.

Le ancelle e la levatrice ti sussurrano parole di conforto. Dolore, solo dolore. La vita nasce dal dolore e in essa termina.

Giulia si lamenta per questo destino crudele. Ma vuole quel bambino. Vuole crescerlo, amarlo. Vuole vedere Gneo sollevarlo verso il cielo, il frutto del loro amore.

Magari con gli stessi occhi di suo padre Caio.

“Il parto è un momento di dolore, Giulia.” Le disse sua nonna.

Nonna, dove sei? Nonna! Tu c’eri sempre per lei! L’hai cresciuta tu. Come una vera matrona, come una donna di virtù.*

Orfana di madre, sposa per fini politici, eppure felice, amata, adorata. La fortuna di ha sorriso, ragazza.

Ma il destino è crudele, Giulia Cesare. Tu non vivrai mai abbastanza per vedere il tuo bambino sollevato. Come tua madre Cornelia*.

Non invecchierai col tuo Gneo.

Ma non saprai nemmeno che il tuo bambino non ce l’ha fatta, che ha seguito la sua mamma. Che Gneo e tuo padre si faranno guerra. Che scriveranno la storia: Gneo Pompeo Magno e Caio Giulio Cesare.

Per te, rimarranno sempre tuo marito e tuo padre, gli uomini della tua vita.

 

 

*La suddetta Giulia non è una delle sorelle di Cesare, ma la figlia.

*Aurelia Cotta, la nonna di Giulia, era la quint’essenza della matrona romana e crebbe la nipote, orfana di madre.

*Cornelia Cinna Minore, la madre di Giulia, morì di parto quando la figlia era bambina.





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