Ti guardo appoggiata malamente al banco mentre cerchi
invano di seguire la lezione del professor Ruf.
Sei assonnata, lo vedo, stai morendo dalla voglia di
chiudere i tuoi bellissimi occhi celesti e cadere tra le
braccia di Morfeo.
Eppure ti ostini a restare sveglia.
O almeno, ci provi.
La tua mano piccola e delicata sorregge quel mento tanto
carino e tenero che ospita poco sopra di se quella bocca tanto velenosa che però mi fa dimenticare tutti i miei problemi.
Come quando ti volti e mi guardi storto dicendo di
odiarmi, mentre lo sappiamo entrambi che tu mi vuoi bene.
E se non mi vuoi bene provi affetto; e se non provi
affetto non ti sono indifferente.
Mi uccideresti per questo, eppure non lo fai.
Accanto a me mio cugino David Zabini sembra essere definitivamente
crollato nel mondo dei sonni e sorrido pensando che anche io ne sarei prossimo
se solo non avessi qualcosa con cui distrarmi. I tuoi capelli per esempio.
Mi passo una ciocca di capelli ondulati e rossi tra le
dita arrotolandola tra il pollice e l’indice come se fosse una rotella di
liquirizia che sto per srotolare.
I tuoi soffici capelli sembrano quasi scivolare nelle mie
mani e mi giunge un piacevole odore di balsamo alla pesca quando tu, furibonda,
non ti volti facendomi perdere tutta la tranquillità che avevo acquistato
precedentemente giocando con la tua capigliatura.
I tuoi occhi puntati nei miei sonno tanto buffi che mi
fanno ridere: uno è socchiuso forse a causa della nervatura elevata mentre
l’altro è spalancato e fa trasparire fiamme
che minacciano di uccidermi sul colpo se solo non lasciassi la tua ciocca di
capelli all’istante.
Le tue labbra iniziando a fremere e a tremare pronte a urlarmi dietro di tutto e di più e io lo so che presto
o poco darai spettacolo come sempre davanti a tutti.
Come in vecchio film già visto, infatti, ti alzi all’in
piedi per potermi scrutare meglio dall’alto in basso mentre io fingo una
smorfia di indifferenza.
E poi, bhè, poi urli.
«MALFOY! Lascia immediatamente i miei capelli! Sei peggio di un
bambino piccolo,diamine. Non lo vedi che stavo cercando di dormire?!»
Mi lascio scappare una risatina malvagia quando registro
lo sguardo offeso che ti lancia Ruf nel apprendere che le sue lezioni ti
annoino a morte.
Ma tu non te lo calcoli per niente, naturalmente.
Mi continui a
guardare offesa, come se ti avessi
oltraggiato e forse desiderando la mia estinzione al momento, fulminea.
«La vuoi smettere di guardami così? Sei peggio di Luna
Lovegood quando le si chiede che ora sia!» gonfi le guance e poi ti lasci
cadere nuovamente seduta sulla sedia incrociando le braccia sotto il seno e
guardando con astio il professor Ruf che ti fluttua davanti.
Rido immaginando come diamine ti stia dando fastidio il fatto
che quel fantasma ti voli davanti forse anche facendo pensieri poco casti sul
tuo fisico da paura.
Ma come dargli torto?
Giurerei di non aver mai sentito nessuno criticare il tuo
corpo e il tuo viso che, per quanto arrogante
a volte, è sempre così
maledettamente carino.
Anche David ha più volte ammesso che sarebbe disposto a
frequentarti.
Aspetta, non ha detto proprio così.
Ha più che altro ammesso che, se solo non fossi una Weasley petulante e rompicoglioni, sarebbe disposto a scoparti. Logicamente ha sottolineato che tutto questo
dovrebbe accadere nel nostro dormitorio perché lui in quello dei Grifoni non ci
entrerebbe neanche morto.
Ma vabbé, il senso è quello!
Il mio sguardo cade nuovamente sulla tua schiena
leggermente ingobbata e sorrido come un deficiente.
Affianco a te sta seduto tuo cugino Al nonché mio
migliore amico che non fa che pungolarti con la matita che prima teneva tra i
denti– che schifo!- per intimarti a metterti più eretta.
Ti osservo mentre con la mano cerchi di scacciarlo per
poi prendere risoluta quella matita dalle sue mani e spezzarla a metà sotto il
suo sguardo sgarbato e infastidito.
Lo fissi con garbo
e un finto sorriso ironico per poi voltargli le spalle e poggiare la testa
sulle braccia che hai incrociato sul banco, come sempre.
Quei capelli che prima tenevo tra le dita finiscono a
coprirti il viso e li osservo accarezzare quella pelle diafana che molte ti
invidiano.
La MacGranitt prima tra tutte, in verità, che quando
passi ti osserva come si guarda il proprio peggior nemico.
Non credo che il suo astio nei tuoi confronti sia merito
solo delle isteriche scenate che fai ogni giorno- con la mia partecipazione
speciale,ricordiamocelo!-, ma forse la sua è sola invidia.
Invidia perché non
è giovane come te, perché forse non era stata come te nemmeno quando lo era.
Sorrido e scuoto la testa tornando a guardare il
professor Ruf che sembra apprezzare il mio sguardo attento, poi rido.
Rido perché il tuo leggero ronfare mi fa capre che non
sei la donna di classe che si è soliti incontrare di
quelle belle e carismatiche come bambole di porcellana. Rido perché
probabilmente non sapresti camminare perfettamente su tacchi vertiginosi come
invece fanno le altre e perché nelle tue scarpe da ginnastica le superi tutte provocando gelosia come io
ti provoco odio,forse.
Eppure Rose Weasley è questo e forse la lezione di Storia
della Magia non sarebbe così stupendamente
fastidiosa senza il tuo essere così fastidiosamente
stupenda.
«Lurido pezzo di merda!»
Ed ecco che ci risiamo.
Alzo lo sguardo al cielo sorridendo e fermandomi in mezzo
il corridoio mentre tu mi raggiungi zoppicando leggermente, i capelli
disordinati e crespi come quelli che – dicono!- aveva tua madre alla nostra età
e gli occhi furenti.
Ora che ci penso è la stessa
immagine che osservo da diciassette anni, in verità.
Ti ho mai visto calma e pacata,
rilassata direi, con un sorriso cortese sul volto?
Sicuramente no!
«Sarei umano in verità Weasley. A meno che qualcuno non
mi abbia trasfigurato in fece di animale non mi spiego perché ti ricordi della cacca.»
Ti fermi come in posa davanti a me e a dividerci c’è solo
aria e il tuo tremendo nervosismo che a momenti scompiglia anche i miei di
capelli.
Cazzo Rose, m quanto ti hanno fatto innervosire questa
volta?
Aspetta, sono forse io la causa di quegli occhi
assatanati, spiritati direi quasi, che vagano inconfondibilmente sul mio torace
forse mirando al cuore che vorresti
far tacere per sempre?
Okay, dire che sei una ragazza inquietante è molto
poco!
Probabilmente dovrei scappare come faceva tuo padre Ron
quando tua madre perdeva le staffe, secondo i racconti di papà.
E’ mia impressione o hai un genitore veramente poco
virile, Rose?
Forse- magari!- lo dovrei definire solamente tanto saggio perché sotto una sguardo furibondo quale quello che hai ora la vera stupidità è
stare qui a sfidarti.
Ma io sono scemo,si sa, e quindi mi tiro la zappa sui
piedi da solo, ancora.
Lentamente ti avvicini e mi sfiori il petto con il tuo
indice affusolato che sembra tanto gracile ma che invece non si spezza per
niente a contatto con i miei stupendi addominali scolpiti.
Okay, lo so sono molto vanitoso ma ehi, sono Scorpius
Malfoy il figo più figo di tutta
Hogwarts se non sono fanatico io allora chi lo dovrebbe essere?
Quella botte ambulante di Pittyver, che quando corre per
i corridoi in ritardo per la lezione di Incantesimi sembra far resuscitare i
fantasmi solo per farli vomitare per le
vertigini?
Evidentemente no!
«Coglione, stupido, imbecille. Ma ti sembra una cosa sana di
mente mettermi una caccabomba dentro il bicchiere di succo di zucca? Ma cosa
hai al posto del cervello, una
nocciolina mangiata, masticata, vomitata dagli elefanti?»
«Io non ho messo nessun…» Mi blocchi. Come sempre alzi
una mano scocciata socchiudendo gli occhi e battendo il piede frenetico sul
pavimento.
Fastidiosamente te stessa.
«NON mi venire a dire che
non sei stato TU che giuro sul mio adorato bicchiere di succo di zucca ,che
non mi hai fatto ancora bere, che ti sradico
quel poco di virilità che ti ostini a vantare.»
Alzo un sopracciglio scettico «cosa sradicheresti scusa?»
Un sorriso nasce sulle tue labbra, sadiche «Mah, forse
niente. Magari sto solamente giocando di fantasia. Mi ero scordata che ci ha
già pensato la natura a castrarti
alla nascita. Sennò non si spiegherebbe il fatto che tu sia single.»
«Non ti è mai saltato in mente che lo sia per scelta,eh?»
Ti puntigli un dito sotto il mento fingendoti pensierosa
poi sbuffi e reclami con un «No!» tanto forte da far girare anche un fantasma
in un quadro.
Nick Quasi Senza Testa ci passa accanto e ti riprende, ma
tu con garbo lo mandi a ‘fanculo
anche se è il fantasma della vostra casata e poi guardi ancora verso me.
E’ un lampo di pazzia quello che vedo scorrere nei tuoi
occhi, Weasley?
Ti vedo avanzare per niente spaventata dal fatto che sono
più alto di te di almeno dieci centimetri mentre inizia a formarsi una piccola folla intorno a
noi.
Sarei divertito se solo non sapessi come andrà a finire:
punizione per entrambi.
Tu per aver disturbato la quiete pubblica, io per essere
un tuo sospettato aiutante.
Come se io potessi esserti complice in qualcosa, poi!
All’improvviso sento una vocina leggermente acuta e
sdolcinata trotterellarti accanto e il lampo di pazzia si accende
improvvisamente di più.
Mi guardi valutando se uccidermi ora ,all’istante, o
farlo successivamente e la prima sembra l’ipotesi che ti alletta di più ma
quando tua cugina Lily ci giunge al fianco affiancandomi tutto svanisce sul tuo viso.
La cattiveria, l’stinto omicida e anche il sorriso.
Sì, anche il colorito. Sbianchi.
Tua cugina ti fa questo effetto, non so perché, specialmente
se io sono nei paraggi.
Okay, sì, lo so che sono un figo da strapazzo ma lei …
ecco, esagera.
Seguirmi anche nel bagno dei prefetti penso sia un
tantino ossessiva come cosa, non
credi?
Nemmeno fossi Orlando Bloom- anche se, modestia a parte,
sono veramente molto più bello di quell’attore riccio,
insipido e inutile alla società-.
«Rose!»quando Lily ti poggia una mano sulla spalla ti
vedo rabbrividire e per un attimo mi sembra che tu implori il mio aiuto con lo sguardo,
ma poi lo volti e le sorridi.
«Lily,»ricambi con finta gioia « da quanto tempo!»
Tua cugina sbatte gli occhi, confusa «Ci siamo viste
dieci minuti fa! In Sala grande, ricordi?
Stavamo pranzando!»
Il tuo sorriso diventa sempre più tirato e a momenti,
credo, si spezzerà anche. Borbotti un « davvero? Sembrava molto meno!» che lei
non sente per poi essere abbracciata di slancio dalla piccola Potter che- crede
davvero che sia così scemo!- mi lancia sguardi languidi ma anche imbarazzati.
Non riesco a capire se voglia o meno farsi notare da me, mah chissà!
Iniziando un lunghissimo monologo davanti a me su quanto
sia stata noiosa la lezione di Incantesimi riempiendola volutamente di termine
poco scurrili- bestemmie, parolacce,- forse per sembrare una ragazza tosta,
Lily si porta indietro i capelli altezzosa.
«Comunque ero venuta a dirti che James è venuto a scuola
con Dominique a portare un documento alla McGranitt da parte di papà. Non ho
capito cosa, mi sembra che sia qualcosa da parte del Ministero circa la
prossima riunione alla quale tutti i professori sono invitati per… »
La blocchi stizzita, con un piccole nervo che ti pulsa
sulla fronte scoperta. Sorrido.
«Non mi importa cosa diamine stava scritto su quella
sottospecie di carta igienica dei ricchi, Lils. Dimmi cosa vuole James!»
Dopo averti lanciato uno sguardo altamente offeso, Lily
schiocca la lingua per farti volutamente attendere e- crede lei!- farti morire
di curiosità. Non sa minimamente che in realtà a te non importa nemmeno quello.
Poi, la rossa pettegola, parla ancora.
«Ti vuole salutare. Una notizia, dice, che ci deve dare
una notizia!»
E improvvisamente sorridi.
Sorridi radiosa, forse hai capito già da adesso cosa
abbia intenzione di dirti, o magari ti fa solo piacere rivedere il tuo cugino
preferito.
Ma sorridi solamente e questo fa borbottare qualcosa a
Lily che si sente probabilmente offesa da quel sorriso che lei non ha.
E lo sono anche io, geloso intendo, perché so che quel
sorriso non è riservato né ad una mia battuta tanto meno a una delle stupide
cose che io posso fare.
Solo James Potter riesce a farti ridere tanto, Rose. Solo
Lui.
E scordandoti di me inizi a correre per il corridoio come
se da quello dipendesse la tua vita e sei
felice.
Forse è
egocentrismo il mio, ma ti vedo riservarmi una piccola angolatura delle tue
labbra preziose prima di pestarmi il piede.
E sappiamo entrambi cosa significa quel tuo gesto: non
hai per niente apprezzato il mio precedente scherzo.
Sei appoggiata alla porta della stanza delle Necessità.
Mi sorridi e mi vieni incontro quando mi vedi
raggiungerti con le mani ancora legate ai fianchi e un sorriso tenero sulla
labbra.
Un sorriso tanto stupido
nasce anche sulle mie di labbra che si affrettano a formare una linea seria e
dritta, poi ti giungo finalmente al fianco.
Immediatamente mi tiri un pugno sul braccio facendomi
male.
«Ahia»
«Così impari, stupido»
«Ah, bene. Anche stupido ora?»
«Preferisci coglione?»
Mi sfioro la tempia e sorrido «vada per stupido. Cosa
vuoi?»
Il sorriso muore sulle tua labbra e ti allontani come
scottata da me.
Non mi sopporti, si vede.
«Mah, niente. Devo solamente ancora pestarti per quello stupidissimo scherzo di oggi a pranzo.»
Le mie labbra si alzano a formare una forma schifata.
Rido.
«Pensi davvero
che io mi faccia pestare da una ragazza come te?» ti guardo e mi correggo « o almeno da
quello che dovrebbe essere una
ragazza?»
La tua fronte si piega a formare tantissime rughe
giovanili come quelle di un bambino dubbioso, poi le sciogli con una smorfia superiore.
«Tra ragazze il combattimento sarebbe equo.»
Come sempre la tua voce sicura e decisa mi fa ridere e portandomi i capelli
all’indietro sono sicuro che i miei brillano come i tuoi.
Lo specchio dei tuoi, magari, come quelli di quei cartoni
animati Babbani che papà mi ha sempre vietato di vedere categoricamente.
«Sei una piattola. Hai stufato con questa storia della non
virilità. Sono un ragazzo molto dotato.»
Questa volta a ridere sei tu, con gusto.
Ti accasci quasi dalle risate. Non capisco se stai
fingendo o meno, in verità.
Ferito nell’orgoglio mi accingo a difendermi « tua cugina
non sembra pensarla nello stesso modo. Pensa che mi segue anche in bagno quando
mi vado a fare la doccia»
Dopo aver placato le ultime risa ti asciughi gli occhi
-ma allora stavi ridendo davvero!- e poggi una mano sul fianco destro come una
degna modella dopo una sfilata.
Sorridi.
«Che mia cugina ha gusti difficili è noto al mondo,
ormai. Devi sapere che da bambina preferiva giocare da sola a mamma e figlia che con me e James a
Quidditch. Ha sempre preferito le cose come dire …» mi guardi pensierosa per
poi indicarmi «effeminate?»
Schiocco la lingua sul palato offeso ma anche tanto
divertito.
La bellezza di avere Rose Weasley accanto è quella di
essere preso per i fondelli altrimenti non ci sarebbe sfizio a parlare con un
oca senza cervello che ti loda a destra a manca solo per portarti a letto.
E poi siamo noi i ragazzi i superficiali maniacali del
sesso, vedi tu!
Improvvisamente faccio un passo in avanti, incerto,
raggiungendoti e tagliando quell’ultima distanza che ci separava.
I nostri nasi si toccano eppure non c’è quella strana
sensazione magnetica prima del bacio che dicono nei film, c’è altro: c’è rancore.
I tuoi occhi sono freddi, impenetrabili come i miei forse
e quindi sorrido.
Tu non ricambi lo stendere di labbra rimanendo seria.
«Come fai a sapere che sono single?»
«Le notizie girano.»
«Pensi che non abbia ragazze con cui spassarmela la
notte?» chiedo, vincente spiazzandoti per un attimo ma tu- ragazza di grande
capacità- trovi subito il possesso delle tue facoltà rispondendomi ancora una volta a tono.
«Penso più che altro che queste non riescano a
sopportarti oltre la soglia delle ventiquattro ore, e si dia il caso che ora è
precisamente» guardi l’orologio e sorridi, « mezzanotte!»
Mi sporgo a guardare l’orologio che hai al polso e mi
accorgo che hai ragione restando in silenzio per la prima volta.
E anche tu non parli.
Ti dondoli da un piede all’altro, pensierosa, mangiandoti
quel bellissimo interno guancia che starà soffrendo a causa di quei morsi che
vi lasci.
Ma non te ne curi e lo mordi ancora, ancora e ancora soffrendo
e facendolo soffrire.
Improvvisamente ti stacchi dal muro venendomi incontro e
fermandoti a pochi passi da me. Il tuo profumo mi inebria i sensi e mi
costringo a registralo a fuoco nella memoria fino a
quando, come un campanello d’allarme, non mi ricordo che questo pomeriggio sei
scappata da me per correre da tuo cugino che era venuto a trovarti a scuola.
La curiosità è una mia brutta pecca, lo so, e non la
riesco a trattenere nemmeno oggi.
Ti blocco per un polso più per averti ancora accanto che
per vera e reale voglia di sapere cosa voleva quell’ex Grifondoro.
Volgi la testa verso me.
«Cosa vuoi? Ho sonno. Voglio andare a dormire.»
«Cosa voleva oggi James?»
Improvvisamente ti sciogli nuovamente in un sorriso «
Prego? Cosa dovrebbe interessarti?»
Mi mordicchio un labbro, a disagio « sono ehm … curioso.»
Cerchi di trattenere un sorriso, lo vedo, ma non ci riesci
poi ti inumidisci le labbra e mi guardi
provando a restare seria; invano.
Capisco subito dal sorriso dolce e innamorato quello che James ti ha rivelato.
Sorrido anche io e ti accarezzo il volto, dolce per la
prima volta nella mia vita,
Ehi, sono anche io romantico se voglio … e se sono in
astinenza, vero anche questo.
La carne è carne!
«E quindi si sposano!» esordisco.
Tu annuisci senza chiedermi nemmeno come cavolo abbia
fatta a capire. Forse pensi che abbia origliato la vostra conversazione o magari
hai solamente capito che ho imparato a leggerti dentro dopo tutti questi anni.
O forse, mi sbaglio, non te ne importa proprio perché
subito mi allacci le braccia dietro il collo sotterrando la testa al mio petto
e sorridendo mostrando il carattere più bello di te.
Sei splendente in
questo momento, dolce, tenera come una bambina di pochi anni che ha bisogno del
proprio papà o del pupazzo del cuore. Sei come un cucciolo di cane che ha paura
del mondo e necessita di un abbraccio.
O forse,
l’esempio migliore, è dire che sei innamorata e io sono felice di starti accanto.
Ti poso un bacio sulla testa e tu alzi il viso facendo
così incatenare le tue labbra alle mie, sorridendo.
Un bacio calmo che non paragonerei per niente al nostro
litigare continuo durante la giornata eppure questi siamo noi.
Litighiamo, ci odiamo, ci distruggiamo emotivamente e fisicamente durante il
giorno ma la notte,con il calare del sole, con l’esaurimento delle nostre
energie, torniamo ad essere Rose e Scorpius e non c’è niente più bello di questo. E Lily farebbe bene a
mettersi l’anima in pace, prima o poi.
Ti bacio e
sorrido.
«Come hai fatto a capire che ero io ad averti messo la
cacca bomba nel bicchiere?»
Il sorriso per un momento diviene smorfia di nervosismo:
hai avuto la conferma della mia colpa, ma poi ti rilassi e sorridi ancora.
Mi abbracci stretto e posi la testa sul mio torace.
«Sotto il bicchiere ci stava una scritta. Ci stava scritto
“da parte del ragazzo che ami”» mi
guardi e mi vedi confuso, allora ti affretti a spiegare « solo tu potevi
essere. Io amo solo te.»
Improvvisamente mi sento strano.
Come se mi si aprisse una voragine nel petto, come se
stessi collassando a terra.
Come quando papà mi ha detto che se mai dovessi
innamorarmi di una Mezzosangue mi avrebbe ripudiato mi sento incompleto perché so che io alla fine ho
disubbidito ad un suo volere.
Perché una Mezzosangue io la amo, una Weasley anche.
E mi sento ancora più stronzo perché non mi ci riesco a
sentire, perché non me ne vergogno.
E in un momento,
alzandoti da terra e afferrandola per la gambe, scompaio con te in braccio
dentro la stanza delle Necessità che si rivela a noi come la più bella camera
da letto del mondo.
E cadiamo insieme- io e te- sul quel letto matrimoniale
che sa di te, che sa di rose.
Ti bacio sopra il petto, tra l’incavo dei seni e sorrido.
Tu ridi con me.
Che si aprano le danza, signori, che la mia astinenza
abbia fine.
Ghigno.
«Ancora sicura che io non sia virile?» ti chiedo
beffardo.
Mi guardi e sgrani
gli occhi, stranamente sorpresa.
Ma questa volta- miracolo!- per la
prima volta non ribatti.
Salve a tutti.
Questa storia è stata scritta sotto richiesta di LunaticMaki, ma è dedicata a tutte voi.
Tutte voi che amo singolarmente.
Non
so cosa abbia fatto uscire: so solo che è orrenda. Orrenda
perchè qui Scorpius mi sembra di averlo fatto troppo stupido e innamorato quasi totalmente OOC da quello di Kick Ass.
Rose
invece è leggeremente più fedele al testo ma, se ci si
sofferma a pensare, anche Scorp è sempre lo stesso solo
che è innamorato appunto e i suoi pensieri sono QUASI giustificati.
Spero
inoltre che sia riuscita a farvi capire la parte finale che la vedo
abbastanza confusa: Rose e Scorpius stanno insieme, si
frequentano e si amano anche se continuano ad essere una coppia
esplosiva e per questo all'inizio del capitolo sembra ancora che si
odiano. Ma invece sono già una bella rosa pronta a fiorire.
Dominique
e James si sposano, se vi piace come coppia- a me tanto!- ho intenzione
di scrivere una Shot nuova, nuovissiima. In passato ne ho scritta una
"Beautiful Monster" che è piaciuta!
A me è piaciuto scriverla.
<3
Per ultimo ci terrei a dire che se questa storia non vi piace- il che sarebbe giustificato e comprensibile-
sono disposta a cancellarla perchè anche se ci ho messo
più di cinque ore a pensarla e scriverla mai un mio lavoro ha
fatto tanto schifo.
Sembra la prima storia di una bambina Bimbominkiosa, diamine.
Mi vergogno profondamente.
Per chi volesse conoscermi o anche solamente dirmi che faccio schifo, vi dico che ho creato un profilo di FB:Manu Breath.
Se mi volete aggiungere io sarei onorata e felice.
Grazie a tutti per esservi fermate a leggere e se commenterete, vi risponderò alle recensioni *_*
Personaggi e foto usate non sono utilizzate a scopi di lucro.
Per niente.
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