A un Frammento dalla Fine

di Errors11
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Suoni e flash di luci che mi stordiscono, e mi getto a terra con le mani nei capelli.

Cado, chiudo gli occhi.

Affanni.

Ricordi e calore degli amari giorni passati in assoluta pena, l’ossessione pulsante di superarlo, sì, dimostrare il mio valore di copia che sale sempre più, fino a schiacciare il modello originale.

Gente che non vale niente, strade che ho percorso, sguardi che ho assorbito camminando tra la folla di Los Angeles.

Non c’è spazio per niente, niente. Tutte storie quelle che raccontano su amici, famiglia, amore e sogni; non saprei nemmeno definire cosa siano: contano zero, non esistono, se non in forma di parole che il cervello riconosce e collega ad un'idea astratta.

Ah. Molto astratta.

Il fumo, il fumo nero! Non distinguo la cornice di ogni oggetto, la pelle incandescente e l’agonia di questa morte è gloriosa e insostenibile.

 Un respiro soltanto mi schiarisce la vista e scopro che tutto ciò non è ancora iniziato… sono a una frazione dall’accendere l’ambiente d’inferno.

E sarò io a bruciare il fuoco.

 

 

Errors11





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