An angel smiles at me, the devil
#01 - Angelo
Certe volte Sharon faceva
la sua sfolgorante apparizione persino nei sogni di Break, quasi sempre
nelle vesti di un angelo arrivato a lui per salvarlo dalle tenebre
dell’Abisso.
#02 - Sorriso
I sorrisi che Sharon gli
rivolgeva spesso durante il giorno erano dolci, femminili e colmi di
una sincera preoccupazione nei suoi confronti che Break percepiva come
un chiaro cenno di profondo affetto.
#03 - Felicità
Break aveva dimenticato che
cosa volesse dire “essere felici” da quando era tornato dal
fondo dell’Abisso, ma era stato grazie alla giovane Sharon
Rainsworth che aveva riacquistato una sua personale e nuova concezione
di felicità.
#05 - Confusione
Lo stato confusionale in
cui cadeva Sharon ogni volta che alzava un po’ troppo il gomito
la rendeva ancor più fragile e carina agli occhi di Xerxes.
#06 - Mondo
Per Sharon l’esistenza stessa di Break e la sua costante presenza al suo fianco rappresentavano tutto un mondo: il suo.
#07 - Finestra
C’era una finestra,
in un angolo remoto della villa dei Rainsworth, che Break utilizzava
sempre per osservare senza farsi notare la sua ojou-sama nei momenti in
cui quest’ultima amava trastullarsi in giardino.
#08 - Spazio
Xerxes, schiacciato contro
la parete più interna del ripostiglio, aveva un gomito premuto
contro le sue costole ed un altro che spingeva senza alcun garbo contro
la sua gola, «Break lasciami il mio spazio...!»
esclamò Sharon con voce quasi lamentosa, «È stata
lei a volersi nascondere qui dentro, ojou-sama ♥» le
ricordò l’uomo in tono allegro.
#09 - Vista
La vista che si aveva dal
balcone sul lato ovest della villa era a dir poco stupefacente,
semplicemente perfetta - si disse Sharon - per un thé serale con
il suo “fratellone” Xerxes.
#12 - Occhio
Quando la fanciulla vide il
sangue colare dalla ferita appena aperta all’occhio
dell’albino, si precipitò verso di lui e si strappò
prontamente un lembo dal fondo del vestito, per tamponare la
fuoriuscita del liquido prima che divenisse insostenibile.
#14 - Folla
C’era una tale folla
al mercato, quel giorno, che Sharon si era persa Break lungo la strada,
anche se - ipotizzò con un sorriso - probabilmente si era
semplicemente fermato ad un banco di dolciumi.
#15 - Gabbiano
Break fu svegliato al
mattino presto non dal solito, snervante trillo della sveglia e neppure
dai richiami della sua dolce anima gemella, Sharon Rainsworth,
bensì dal verso tutt’altro che piacevole di un gabbiano
che si era posato sul davanzale della finestra che Sharon aveva
lasciato mezza aperta.
#16 - Sogno
Sharon, vestita di un
semplice ed insolito abitino azzurro corredato con un paio di calze
bianche, si trovava in una strana foresta che non aveva mai visto,
quando d’un tratto questa terminò e le si presentò
davanti un sentiero che conduceva ad una casa bizzarra, davanti alla
quale un personaggio che a lei era ben familiare era seduto ad un capo
di un lunghissimo tavolo ingombro di teiere e tazzine, intento a bere
del thé da una tazzina tagliata a metà - fatto che le fece intuire immediatamente l’irrealtà di tutto ciò.
#17 - Libertà
La libertà di
scegliere il fidanzato era da sempre stata preclusa alle giovani eredi
della famiglia Rainsworth; tuttavia, Sharon aveva avuto il coraggio di
rompere quell’odiosa tradizione e fidanzarsi con una persona che
aveva scelto personalmente e che le piaceva davvero: Xerxes Break.
#19 - Controllo
Anche se involontariamente,
Break esercitava un certo controllo sulla sua ojou-sama, visto che
quest’ultima si era legata a lui talmente tanto da arrivare a
considerarlo una parte integrante non solo della sua famiglia, ma anche
di se stessa.
#21 - Sole
Per Sharon l’allegria
di Break era come un piccolo sole che le pareva fosse stato creato
appositamente per lei, per alleviare l’altrimenti perenne
monotonia delle sue giornate.
#24 - Città
Sharon non era mai stata in
una grande città, così Xerxes aveva pensato bene di
portarla a fare un giro in centro, giusto per passare del tempo assieme.
#26 - Bugia
«Sei davvero carina
con quel completino, Sharon ♥» esclamò Break
allegro, mascherando con maestria ineccepibile il fatto che stesse
mentendo; d’altra parte, una piccola ed innocua bugia come quella
poteva permettersela, se serviva a far comparire sulle guance della
Rainsworth quel grazioso rossore di cui lui era così invaghito -
e che gli ricordava il colore delle ciliegie dei suoi amati dolcetti,
anche se non poteva dirglielo, altrimenti l’avrebbe presa per
un’offesa anziché per un complimento.
#28 - Orizzonte
Mentre il sole languiva
sull’orizzonte, tingendo delle sue calde striature il cielo,
Xerxes e Sharon, seduti sulla spiaggia, si scambiavano abbracci e caldi
baci, parole sussurrate a fior di labbra, nella certezza che là
nessuno avrebbe osato interromperli.
#29 - Stile
«Allora?»
domandò Sharon, estatica, fissando Xerxes mentre
quest’ultimo si guardava nello specchio, le labbra corrugate in
un broncio irresoluto, osservando il completo viola di dubbio gusto che
aveva indosso, «Ha un suo... stile, ojou-sama...» disse, sorridendole con fare vagamente candido ma colpevole.
#31 - Bacio
Quello che seguì la
strana dichiarazione della ragazza all’albino fu un casto ed
affettuoso bacio apposto di sfuggita da quest’ultimo sulla
guancia della sua ojou-sama, la quale, per riflesso, arrossì
violentemente.
#36 - Gravità
La gravità dello sguardo di Break faceva presagire qualcosa di non solo importante, ma d’essenziale,
qualcosa che, in un certo senso, faceva preoccupare Sharon,
benché ancora non sapesse cosa dovesse dirle l’albino;
tuttavia, la sua attesa durò ancora per poco: «Stasera
andiamo a teatro assieme ~ ♥?».
#40 - Tornado
«Avresti dovuto
lasciarmi perdere!» sbottò Sharon con ira, abbattendo
senza pietà il cuscino sulla sua testa reiteratamente, simile ad
un tornado d’energia e furia «Non sono così
importante!» aggiunse, ma Xerxes rise: «Questo lo credete
voi: in realtà la vostra vita è preziosissima e
dev’essere protetta. Questo è il dovere di un
cavaliere».
#43 - Sangue
Una stilla di sangue
fuoriuscì, candida, dal polpastrello di Sharon, ma Xerxes le
prese prontamente il dito e se lo portò alla bocca per togliere
il liquido in eccesso, facendo avvampare d’imbarazzo la sua
ojou-sama.
#44 - Paradiso
Quando Break riprese
conoscenza e vide il viso di Sharon sorridergli con sollievo
dall’alto, sopra di lui, circondato da bagliori dorati,
l’albino credette di essere asceso al Paradiso,
tant’è che chiese: «Sono già morto e
sepolto?», ricevendo in risposta uno sguardo perplesso ed un
«Sei solamente svenuto dopo aver sbattuto la testa, Break».
#45 - Volontà
“La volontà
prevale sull’istinto” continuava a ripetersi la giovane
Sharon, tremante e gocciolante d’acqua gelida tra le braccia di
Xerxes, stringendosi al suo petto, desiderando al tempo stesso di
potergli cingere il collo in un abbraccio.
#46 - Reale
Era un piacere tangibile, reale
e dannatamente eccitante quello che le stavano trasmettendo le
affusolate e delicate dita di Break, intente a giocherellare sulla sua
nuda spina dorsale, prima di passare ad intrattenimenti di ben altro
tipo ed intensità.
#47 - Rosa
Quando Sharon si
svegliò, il mattino del quattordici di febbraio, trovò
una rosa appoggiata sul suo comò, accompagnata da un bigliettino
su cui non era scritto nessun nome, ma vi era soltanto il disegnino di
un pasticcino con una ciliegina sulla sommità.
#48 - Voce
«Xerxes...!» fu
l’unica cosa che riuscì ad uscire dalla bocca di Sharon,
che sussurrò quel nome con una voce da cui trapelavano note
miste di desiderio, struggimento e passione, mentre l’albino era
ancora semplicemente intento a sganciare i bottoni che le chiudevano il
vestito.
#49 - Solitudine
Adesso che Break era uscito
per andare a sbrigare delle commissioni - o almeno, così le
aveva detto lui - Sharon sentiva tutto il peso della solitudine che
sarebbe altrimenti stata alleviata dall’allegra presenza
dell’albino.
#50 - Cecità
«Ho perso la vista,
ojou-sama. Non sono più utile» disse l’albino in
tono greve, senza voltare il capo, «Non dire sciocchezze! Se non
fosse per te non saremmo qui adesso!» replicò con forza
lei, guardandolo indignata per qualche momento, per poi stringersi al
suo petto con affetto.
♥ ~ ∙ ~ ∙ ~ AU ~ ∙ ~ ∙ ~ ♥
#04 - Pericolo
«Sharon,
attenta!» esclamò l’albino, gettandosi contro di
lei, spostandola appena un momento prima che un albero le franasse
addosso «Questa foresta è antica, devi stare
attenta» continuò, rialzandosi e scuotendosi la polvere
dai vestiti.
#10 - Pace
Se c’era qualcosa cui
la giovane Sharon Rainsworth aveva rinunciato da quando aveva deciso di
andare a sedersi allo stesso banco con Xerxes Break, quella era proprio
la pace: quel ragazzo non era proprio capace di stare né fermo
né zitto per più di pochi secondi, come se fosse
geneticamente incompatibile con la quiete fisica e psicologica.
#11 - Sbaglio
Ne aveva fatte tante di
cose stupide in vita sua, un’infinità senz’altro, ma
il più grosso sbaglio che aveva fatto era stato senza dubbio
quello di aiutare - ed indirizzare - Xerxes verso la specializzazione
che studiava la chimica nucleare, dato che a lezione, a sentir parlare
qualche suo compagno, pareva molto più che un esaltato - ed in
verità Sharon ne era alquanto intimorita.
#13 - Mare
«Xerxeees!»
chiamò Sharon con entusiasmo dalla battigia, agitando in aria
una mano, alla quale l’albino rispose con un cenno dalla sdraio
dov’era abbandonato, osservando con sguardo malizioso - nascosto
opportunamente dalle lenti scure degli occhiali - il suo costume da
bagno, che copriva solo una minima parte della sua attraente
corporatura.
#18 - Gelato
L’inverno era
arrivato in anticipo quell’anno, con gran sorpresa di tutti ed
immenso piacere di Xerxes e Sharon, che andarono a pattinare sulla
superficie del laghetto appena fuori città, gelato in tempi
record a causa del freddo pungente.
#20 - Pesce
Sharon era appena rincasata
quando vide passarle davanti Break con il suo solito modo
d’incedere saltellante, una canna da pesca appoggiata su una
spalla e la lenza sostenuta con l’altra mano, al termine della
quale pendeva un pesce di modeste dimensioni, ma del quale
l’albino, a giudicare dall’espressione, pareva estremamente
soddisfatto.
#22 - Brezza
La brezza che spirava dal
mare aveva un vago sentore salmastro che si mescolava perfettamente al
profumo più dolce e floreale della ragazza che gli teneva la
mano e gli sorrideva, trasformando completamente i due odori,
fondendoli in un unico profumo fresco e frizzante.
#23 - Costa
Una passeggiata sulla costa
era proprio la conclusione perfetta per la loro piccola ed intima
vacanza, o almeno, così credeva Sharon, che camminava cercando
un qualche contatto con l’albino al suo fianco senza che
quest’ultimo se ne accorgesse - anche se dopo svariati minuti fu
lui stesso a cercare e stringere la sua mano, con sua gran sorpresa.
#25 - Casa
Xerxes e Sharon si erano
promessi che, dopo gli esami di maturità, avrebbero affittato
una casa in cui vivere insieme come dei bravi fidanzatini nei pressi
dell’università dove sarebbero andati tutti e due a
studiare.
#27 - Telefono
Sharon iniziava a
rimpiangere di aver regalato a Xerxes quel dannato telefonino: lo
portava ovunque, anche semplicemente per guardarselo e rigirarselo tra
le mani senza alcuno scopo preciso ed utilizzarlo per tutto meno che
per quello per cui era stato creato, ovvero telefonare.
#32 - Mano
«Va bene, Xerxes...
ti darò una mano con i compiti. Ma che sia l’ultima
volta!» esclamò Sharon, categorica, guardando dal basso il
ragazzo, che prese a saltellarle davanti in modo non troppo normale,
«Grazie, Sharooon ♥!» replicò l’albino,
abbracciandola di getto, facendola arrossire bruscamente.
#33 - Caduta
Sharon e Xerxes si stavano
inerpicando lungo il ripido fianco di una collina - come si erano
proposti di fare due giorni prima - quando improvvisamente la ragazza
incespicò nel terreno brullo e perse l’equilibrio;
tuttavia, il tempestivo intervento di Break la salvò da una
caduta in cui avrebbe potuto farsi seriamente male.
#34 - Volo
«Xerxes... dobbiamo
proprio andare? Non possiamo... non so, prendere il treno?»
domandò Sharon, guardando con un certo timore aldilà
della vetrata che costituiva tutta la parete alla sua destra, dalla
quale si vedevano gli aerei in attesa di decollare; l’albino si
girò e le rivolse un sorriso malizioso, poi disse: «Ormai
è tutto prenotato, Sharon ♥! Non avrai mica paura di
volare, neh?».
#30 - Malinconia
Quando Sharon uscì
dalla sua aula per andare a casa, incrociò Break nel corridoio,
una mano a sorreggere una delle spalline dello zaino e
l’espressione mogia rivolta a terra - ed era estremamente bizzarro
che fosse così malinconico, soprattutto alla fine delle lezioni
del sabato, infatti la prima cosa che la ragazza fece fu di andare a
chiedergli che cos’avesse.
#35 - Felino
«Xerxes... cos’è quello?!»
sbottò Sharon, sgranando gli occhi non appena vide comparire
l’albino davanti alla stazione con indosso una tuta aderente e
coperta di pelo a strisce rosa fosforescente e lilla e con in testa una
passata corredata di orecchiette triangolari e pelose del medesimo
colore, «Il mio cosplay. Andiamo al Lucca Comics, neh?»
rispose lui con la voce e l’espressione più innocenti di
questo mondo - e probabilmente anche di tantissimi altri.
#37 - Fantasma
Un rumore di qualcosa di
pesante che veniva trascinato risuonava oltre la porta della sua stanza
e Sharon temeva che fosse uno dei fantasmi che - si diceva - vivessero
in quella catapecchia da secoli; tuttavia, quando l’uscio si
schiuse e lei lanciò un gridò terrorizzato, tutto
ciò che apparve fu uno scorcio del suo compagno Break, in
camicia da notte, «Neh, posso dormire con te?» chiese
quest’ultimo in un sussurro.
#38 - Lotta
Xerxes non era fatto per la
lotta corpo a corpo, dato che pareva essere molto più portato
negli scontri dov’era munito di una qualche arma, che poteva
essere dotata di una lama ma anche no; tuttavia, Sharon lo trovava
estremamente carino anche e soprattutto quando tentava di fronteggiare
i soliti sbruffoni della squadra di calcio dell’istituto e finiva
col prenderle di santa ragione.
#39 - Motore
Appena la giovane
Rainsworth fu uscita da casa, notò - e senza riuscire a
trattenere un mugolio di sorpresa - che Xerxes era infilato per
metà nel cofano dell’auto, imbrattato di olio sulle
braccia, che ogni tanto facevano capolino dall’interno per andare
a pescare qualche nuovo attrezzo nella cassetta accanto ai suoi piedi,
«Che fai?» domandò la ragazza, avvicinandosi a lui,
il quale rispose, cantilenando e senza alzare la testa: «Sto
cercando di risolvere un problema al motore ♪».
#41 - Vecchiaia
Xerxes si appoggiò
contro uno degli alberi che circondavano la fine del percorso ad
ostacoli, respirando affannosamente, mentre Sharon lo raggiungeva con
calma, «Che hai, Break?» gli chiese, preoccupata,
«Sono diventato... troppo vecchio per questo genere di cose,
Sha... ron...».
#42 - Domani
“Domani ti
saprò dire qualcosa, Xerxes” gli aveva detto la
Rainsworth, prima di lasciarlo là, davanti al cancello della
scuola, sotto la neve che imperversava; tuttavia, le attese non gli
erano mai andate a genio, come si poteva ampiamente vedere dal suo
continuo camminare avanti e indietro per la stanza, senza riuscire a
trovare requie: lui doveva sapere se Sharon avrebbe acconsentito a prendere il thé con lui.
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