«In All but Blood»
Verità
- Capitolo 33° -
Achille
non era il
più abile o il più aggraziato amante che Patroclo
avesse mai avuto.
D'altronde, Patroclo aveva evitato volutamente gli amanti da prime
volte, che spesso cercavano qualcosa di più di quello che
lui era
disposto a dare. Dopo che Medeo se n'era andato, Patroclo sapeva che
non sarebbe stato facile essere l'amato di qualche uomo. Ed ora,
aveva un eromenos che pensava di non poter lasciare
mai e poi
mai. Non stava mentendo quando disse ad Achille che avrebbe potuto
uccidere qualsiasi altro uomo che lo toccasse.
Mentre
stavano
nuotando, le nuvole avevano continuato ad aumentare finchè
non
avevano coperto il cielo con una massa grigia scura. Appena ebbero
finito di vestirsi e raggiunsero il palazzo si mise a diluviare. Si
tolsero i loro vestiti fradici e iniziarono ad asciugarsi, quando
Patroclo si avvicinò ad Achille da dietro e lo
abbracciò. Achille
si irrigidì e cercò di spingerlo via. Fu a quel
punto che Patroclo
andò fuori di testa.
Non
si erano parlati molto da quando si
erano riuniti, e c'erano cose che Patroclo avrebbe dovuto dire ad
Achille ma non lo fece. In tutta la sua rabbia uscirono fuori, e si
sentì come se si fosse liberato da tutte le sue frustrazioni.
All'inizio,
Achille era rimasto
passivo, comportandosi come un bambino offeso. "Per favore, non
ti arrabbiare con me," diceva. "Lo sai che non sopporto
vederti arrabbiato con me." Poi all'improvviso, si voltò per
guardare Patroclo negli occhi e iniziò a urlargli contro.
"Ho
paura, va bene? Adesso sei contento? Hai la minima idea di quanto sia
difficile per me l'idea di sottomettermi a qualcuno?
Anche a
te? Tu hai avuto la possibilità di superare questo con
Medeo—e sì,
so tutto riguardo questo. Ho passato anni a
desiderarti, ed
ora sto pensando a quanto mi costi questo passo, quindi non pensare
che io non sia frustrato con me stesso quanto te."
Dopo
di che si sedettero sul letto, mentre Patroclo accarezzava i capelli
di Achille. Si rese conto che Achille era riuscito a sfinirsi con la
sua rabbia e si era addormentato. Certe cose non cambiano mai,
pensò,
mentre tirò a sè Achille sdraiandosi.
Dopo
che Achille si
svegliò, ed ebbero mangiato, permise a Patroclo di fare
l'amore con
lui.
Non
fece poi molto,
ora che era a piena conoscenza di come si sentiva Achille. Si chiese
se un altro uomo avrebbe potuto essere più delicato riguardo
la
questione, ma poi decise che non gliene importava. Non avrebbe fatto
nulla che potesse causare dolore innecessario ad Achille, anche questo
poteva significare aspettare finchè il suo amato non fosse
stato pronto.
Ora
giacevano
insieme, Patroclo sdraiato su un fianco arricciava intorno ad un dito
uno dei riccioli che Achille tendeva ad avere alle punte dei capelli.
Achille gli sorrise con un'espressione trasognata. Patroclo si
abbassò e diede ad Achille un bacio profondo.
Potevano
sentirsi
gli ultimi tuoni in lontananza, anche se la pioggia continuava a
scendere copiosa.
"Ti
amo,"
mormorò Patroclo.
Achille
gli sorrise
dolcemente e disse, "Lo so."
~*~
Patroclo
si svegliò con un sobbalzo quando qualcosa colpì
il suo stomaco.
Alzò lo sguardo verso Achille, che si era messo sopra di lui
a
cavalcioni e lo guardava seriamente. Sorrise e portò una
mano sulla
coscia di Achille, ma non gli provocò un sorriso.
"Hai
fatto una promessa," disse Achille.
"Promessa?"
"Avevi
detto che oggi me ne avresti parlato." Patroclo diede un
lamento. Non voleva parlarne. Tuttavia, Achille persisteva. "Hai
promesso. Basta segreti."
"Non
è proprio un segreto," disse Patroclo. "Vuoi
davvero che te
ne parli?"
"Magari
non voglio, ma
vorrei," disse
Achille. "Per favore."
"D'accordo," disse
Patroclo con un sospiro. "Cosa vuoi sapere?"
"Quanti?"
"Immagino
che dipenda da cosa intendi. A parte Medeo, nessuno di importante."
"Uomini?
Ragazzi? Ragazze?"
"Uomini,
no. Immagino che entrambi abbiamo un certo orgoglio. Ragazzi,
sì.
Poche ragazze, nessuna che valga la pena menzionare. Sono un po' una
scocciatura."
Achille
fece scorrere un dito lungo la clavicola di Patroclo. "Quanto a
lungo?"
"Al
massimo qualche settimana," disse Patroclo. "Non c'è
davvero qualcosa di cui dovresti preoccuparti."
"Ehm...
quanti anni avevi quanto..." Achille fece una pausa. "...quando
tu e Medeo per la prima volta..."
"Quattordici.
È successo quasi per caso."
Achille
disse, "Me lo ricordo. Non sapevo a quel tempo, ma c'erano delle
piccole cose che mi facevano pensare. Come quella notte quando
stavate litigando. Non capivo a quei tempi, ma sono quasi sicuro che
riguardava dirmi qualcosa sul sesso. E quando ti ha toccato i
capelli..."
"Achille..."
"Non
ti preoccupare. Ci ho pensato un po'. Ma io voglio bene a Medeo e non
dovrei portargli rancore, c'era ben poco che potessi fare a
quell'epoca. E poi, mi sarei dovuto preoccupare se tu fossi
stato interessato a me in questo modo."
Patroclo
portò la sua mano sulla coscia di Achille. "Achille...fintantoché
siamo onesti l'un l'altro, devo chiederti di Deidamia."
Achille
sospirò frustrato. "Ha mentito! Certo, abbiamo dormito
insieme,
ma è stato solo per una volta, e lei era d'accordo. Non l'ho
stuprata, credimi. Sai che non ti mentirei mai, non importa quanto
possa vergognarmi di me stesso."
"Lo
so," disse Patroclo. "Se c'è qualcuno di cui posso fidarmi
a questo mondo, sei tu. Ora, se non ti dispiace, sei pesante, e non
mi fai respirare."
Achille
gli diede lo colpì sulla spalla. Patroclo lo prese per la
vita e lo
portò giù con sè. Potevano fare dopo
colazione. Per adesso, c'era
qualcos'altro che voleva.
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Nota della traduttrice:
@Bibby:
"Il fatto è
che la gente evita la storia come fosse peste" Vero?
ç___ç È tristissima questa cosa, e
anche per me è inconcepibile.. Cioè, la storia
è la cosa più umana che esista, è la
storia delle virtù e degli orrori più elevati che
l'uomo può raggiungere, siamo noi la storia! Capisco che
dovendola studiare a scuola possa essere pesante -io la adoro ma
insieme a filosofia è l'unico 7 che ho in pagella e tutti
gli altri voti sono superiori XD- però è bella,
soprattutto quella più antica <3 (Infatti con i
Romani e il Medioevo avevo 9, mannaggia alla scoperta dell'America XD
Il prossimo anno con il '900 penso che raggiungerò il 6 XD)
Ma tralasciamo i miei fattacci scolastici o_ò
Di sicuro Patroclo e Achille non sono amati a
dovere perchè fanno parte della sfera scolastica, ed
è un peccato perchè mi hanno fatto piangere
mentre leggevo l'Iliade, mica in qualche trasposizione moderna o in
qualche film; nonostante il tono solenne e lontano non si riesce a
rimanere distaccati dalla loro tragedia, anche se la si studia per la
scuola XD (Cosa che sfortunatamente non mi è capitata, visto
che non faccio il classico =_=')
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