Shall
we dance?
Quando Kushina aveva notato il pezzettino di carta arrotolato infilato
sotto la porta non immaginava certo che fosse stato Minato a scriverlo,
né tantomeno che fosse un invito ad uscire fuori.
"Ma come? Da soli? Siamo solo amici!", ecco si stava già
agitando.
Certo, non doveva essere quello che immaginava lei, non era mai quello
che immaginava lei.
-Alle quattro vicino all'entrata del parco, da sola.-, rilesse
incredula il biglietto, ignorando il rossore che già le
imporporava le guance.
"Dovrà affidarmi una missione delicata, di sicuro. O mi
sgriderà perché consumo sempre tutti i kunai,
ecco.", si ripeteva camminando con passo veloce verso il parco.
Arrivata, non trovò nessuno ad aspettarla, eppure aveva
addirittura cinque minuti di ritardo, e Minato non era certo il tipo da
arrivare tardi, puntuale com'era.
-Buon pomeriggio, principessa!-, una voce familiare l'accolse alle sue
spalle, e sentì due mani posarsi sui suoi occhi. Era Minato,
ma... che stava facendo?
-Su, non arrossire, non ti ho ancora fatto nulla, sai?-, le
bisbigliò lui ridacchiando.
"C'è qualcosa che non va..."
E quando Minato la prese per la vita improvvisando un tango al solo
scopo di farla chinare indietro e avvicinare il proprio viso a quello
della ragazza, Kushina scoprì anche cosa non andava.
-Baka!-,
inferocita tirò un pugno al ragazzo, che cadde a terra in
uno sbuffo di fumo, che dissoltosi rivelò...
-Ci avrei scommesso fossi tu, Jiraya.-, Kushina si scrocchiò
le nocche, pronta a colpire.
-Minato non avrebbe mai fatto una faccia del genere baciando una
ragazza, sei ridicolo.-, e represse un sorriso.
Con quelle labbra sporgenti e le sopracciglia corrucciate sembrava un
incrocio tra una rana ed un cane triste.
Decisamente, il maestro aveva solo da imparare
dall'allievo...
-Eddai, è tutta ricerca.-, cercò di convincerla
Jiraya tirando fuori un rotolo pieno di appunti pasticciati, -Vedi, per
il mio libro...-
-Hai intenzione di scrivere un libro sui tuoi fallimenti?-, non poteva
essere serio, no.
-Non sui fallimenti, sulla ricerca! Se vuoi posso citarti, sai?
È un sacco... di... pubblicità?-, Jiraya si fece
esitante ed incerto nel vedere il luccichio omicida nello sguardo di
Kushina.
-Baka!!-
-Hai per caso visto il maestro Jiraya?-, era da un po' che non si
faceva più vedere e Minato iniziava a preoccuparsi.
-Non di recente, perché?-, rispose Kushina trovando
all'improvviso molto interessante i sassi della strada.
-Inizio a preoccuparmi...-
-Oh, su questo starei tranquilla.-, lo rassicurò lei
sorridendo, -È vivo e vegeto, sta solo... passando un po' di
tempo da solo per meditare e riposarsi.-
-Kushina?-, le chiese lui allarmato.
-Vivo, vegeto ma malridotto...-, proseguì la ragazza con un
sorriso luminoso.
Ok, flashfiction
piuttosto idiota, lo ammetto x° è arrivata seconda
al secondo girone nel concorso "Narrami
o Musa le nove arti" :)
Spero almeno abbia strappato un sorriso, non ha davvero altro che
questa pretesa :) *corre a nascondersi*
Nyappy
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