Titolo: E’ complicato Fandom: Avatar- The last airbender Personaggi: Zuko, Jin Rating: Per tutti Genere: Generale Avvisi: One-Shot Parole: 786 (W) Disclaimer: Niente di tutto ciò è mio Note: Questa fic è tutta colpa di Kuruccha e di Alternative, che sia reso noto x°°D - A me non piace molto com’è venuta, ma spero che a voi piaccia ^^
Jin non tornava la sera a casa serena e senza paura da molto tempo ormai, ed era difficile credere che le truppe della nazione del fuoco, che solo fino a qualche giorno prima pattugliavano le strade, fossero state definitivamente sconfitte -da un’allegra compagnia di vecchietti poi! Ma in quel momento camminava sorridendo, contagiata dall’atmosfera gioiosa della città che festeggiava la sua liberazione: infatti, tornava da una festicciola dalla sala da tè di Pao,e lì aveva riso e scherzato con gli altri clienti abituali, cercando di non pensare che c’erano due posti vacanti -poiché temeva che non si sarebbero mai più riempiti. Una volta sotto casa, sua madre la salutò dalla finestra. - Jin, è venuto un ragazzo a cercarti!- La ragazza si fermò, stupita. - Ha detto chi era?- - No, però ha detto che ti avrebbe aspettato… alla piazza delle lanterne credo.- Il suo cuore saltò un battito, senza mostrarlo alla madre; la risalutò e cominciò a correre, piena di speranza, ma anche timorosa di illudersi. Quando arrivò alla piazzetta, si appoggiò al muro con il fiatone, poi vide una figura ammantata che ammirava le lanterne; s’avvicinò tremando, chiedendo con voce esitante: -… Lee?- Quando il ragazzo si girò e la riconobbe, non poté fare a meno di correre e di abbracciarlo, senza nemmeno lasciargli il tempo di dire qualcosa; lui la staccò, tenendo le mani sulle spalle -notevolmente arrossito, non poté fare a meno di notare. - Jin, ma che fai?- - Ero preoccupata! Non abbiamo avuto notizie né tue né di tuo zio per tutto il periodo dell’occupazione, non sapevamo che vi era successo…- Lee sorrise -strano, non si ricordava che lo facesse con una tale facilità- e le rispose con calma: - Adesso stiamo bene entrambi, scusa per averti fatto preoccupare.- - Ma dove siete stati? Perché sei tornato ora?- Il ragazzo distolse lo sguardo, togliendole le mani dalle spalle. - È… complicato.- Jin si avvicinò, parlando con tono meno gioioso e più serio. - Lee, quella sera ho preferito lasciar stare, ma se mi hai cercato con l’intenzione di non darmi delle risposte, beh, l’hai fatto inutilmente.- Il ragazzo fece un respiro profondo, poi si sedette sul bordo della fontana invitandola con un gesto a afre altrettanto. - Prima di tutto, non vengo da un circo, e il mio nome non è Lee, ma Zuko.- Jin sgranò gli occhi. - È un nome un po’ strano…- - Ti sembra così perché non credo che nel Regno della Terra si utilizzino nomi della Nazione del Fuoco.- La ragazza s’allontanò d’istinto, spaventata. - E-eri una spia?- - No, assolutamente no!- Il modo spontaneo in cui Lee- no, Zuko aveva negato, la tranquillizzò un poco. - Io e mio zio stavamo fuggendo dalla Nazione del Fuoco, siamo arrivati qui come rifugiati,e qui la storia la conosci. Però, poco prima della vittoria dell’Esercito del Fuoco, ci hanno scoperti e io… ho fatto una scelta sbagliata. E in molti ne hanno pagato le conseguenze.- Jin vide le sue mani stringersi in una morsa, segno evidente che il ricordo non era molto gradito; si riavvicinò un po’ di più. - …e poi? Cos’è successo?- - Ad un certo punto, ho capito che avevo fatto un errore e ho cercato di rimediarvi a tutti i costi. E ora che ci sono riuscito, ho pensato di venire a trovarti.- La ragazza sorrise, avvicinandosi un altro po’. - Come mai?- - Per… ringraziarti, credo. Sai, prima di venire qui non avevo la più pallida idea di come fosse una vita serena,e tu quella sera me l’hai mostrata. Grazie a te, ho capito per cosa avrei dovuto lottare, invece di compiere la scelta più facile.- Ormai Jin era accanto al ragazzo, e alzò una mano per toccargli una guancia e farlo girare, ma lui mise tra di loro un foglietto. - Sai, lo zio ha riaperto la sua sala da tè, e ti manda un buono.- - Questo è un pensiero molto gentile… ma questo non ci è già successo?- - Mi pare di sì. E se mi ricordo bene cosa succede dopo, ti suggerisco di fermarci qui.- Jin fece un’espressione crucciata. - E perché?- - Perché sono fidanzato ora.- - E questo sarebbe un problema?- - Ehm, sì. È una ragazza abbastanza gelosa e violenta.- La ragazza sospirò. - Beh, ci ho provato. Mi sarà almeno permesso vederti ogni tanto?- - Credo…sarà complicato.- - Certo che l’ami proprio quella parola.- Zuko sorrise e si alzò, dicendole prima di mettersi il cappuccio e andarsene. - Domani, alla via principale, capirai perché.-
Quando l’Avatar e i suoi amici lasciarono la città dalla via principale, in mezzo alla folla venuta ad assistere una ragazza cominciò a ridere, dicendosi che, in effetti, era meglio così. |