.Across (Garrulo – Uggiosa)

Lei uggiosa, lui garrulo: come dimora s’erano scelti, senza fallo, una vecchia caserma dei pompieri. Quasi a volersi preventivamente salvare dal pericolo.

Lei su quei mattoni posava appena il dito e infine lo trascinava, lento, su tutta la superficie, producendo un rumore inquietante e contemporaneamente disgustoso.

Lui sbatteva il tappeto fuori dalla finestra cantando i Beatles, squarciando il silenzio ch’era trappola fitta ed insidiosa, adesso.

Eppure.

Quando lei sorride il rifugio è un posto migliore e quando lui digrigna i denti improvvisamente non lo è.

Per dovere loro si scambiano i ruoli: per soffrire un po’ meno, amandosi di più.

Noteteca: mi sembrava un po’ noioso scrivere una drabble per sgranare unicamente il significato dei due termini da me scelti, voglio dire, tanto sarebbe valso andare a recuperare il vocabolario e mettersi l’anima in pace.

Invece ho scelto due personaggi che adesso, nella settima serie, sembrano descrivere appieno gli aggettivi designati. Ho cercato di descrivere tramite azioni, mai delineando una linea precisa, sempre considerando le sfumature. Perché Owen e Cristina non sono tinte forti, bensì colori di transito. Credo non si capisca, alla fine, chi è garrulo e chi uggioso: o forse sono uggiosi entrambi. Ma in fondo è giusto così; non siamo mai qualcosa, veramente qualcosa, per un momento che sia più d’un attimo.

#2 - I giudici del concorso (Salviamo la parola) m'hanno appuntato alcuni strani cambi temporali: senza nulla voler togliere al giudizio, i cambi erano fatti apposta; era mia intenzione mostrare il dualismo tra ciò che erano e ciò che sono.

Au revoir,

Ross