Gli amiconi, 11 anni prima di aoimotion (/viewuser.php?uid=121962)
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cap1
Se lo ricordava
ancora, il primo giorno in cui l'aveva incontrato.
Quel viso impassibile,
quegli occhi
che sembravano inespressivi ma che contenevano il mondo, quel modo di
sorridere così quieto e distaccato, quel portamento
tranquillo,
misurato, che ti faceva venir voglia di prendertela con calma, e quei
capelli biondi che da lontano - e anche da vicino - sembravano un
bigné calpestato... persino il suo nome era così
strano,
così melodioso, così armonico.
Spanner sembrava
proprio un
marziano proveniente da qualche galassia lontana, pacifica,
tecnologicamente avanzata, giunto in visita sulla Terra per conoscere
gli umani e imparare ad amarli, proprio come nei film
fantascientifici.
Shoichi ne era rimasto
affascinato
e incuriosito fin dal primo momento in cui l'aveva visto, in piedi
davanti la lavagna, impeganto a scrivere il suo nome.
"Mi
chiamo Spanner, scritto con il kanji di aceto (酢) e fiore (花). I miei
hobby sono tutte quelle cose che possono essere smontate e analizzate,
esseri umani compresi. Ah, e mi piacciono molto i dolci. Spero che
diventeremo amici."
"Ehm, bene, Spanner-kun" aveva tagliato corto l'insegnante con un
colpetto di tosse "adesso dobbiamo trovarti un posto... vediamo... Ah!
Il banco accanto a Irie-san è libero, vero?"
"S-sì..." Aveva balbettato lui distogliendo lo sguardo. Non
perché fosse timido, bensì perché era
estremamente
agitato e felice, così tanto che se avesse guardato negli
occhi
il nuovo studente, probabilmente la sua faccia si sarebbe aperta in un
gigantesco sorriso.
Lo sentiva. Loro due sarebbero diventati amici, grandi amici.
Proprio due amiconi.
O almeno, era ciò che lui sperava.
Con fare tranquillo, Spanner si incamminò verso il posto
assegnatogli, si sedette e si guardò un po' intorno.
I loro occhi si incontrarono.
"Tu sei Irie, vero?" Gli chiese, tanto per essere sicuro.
Lui annuì, imbarazzato.
"E sei giapponese, giusto?"
Ma che razza di domanda era?
Shoichi si voltò verso il nuovo compagno con espressione
interrogativa.
"Sì, sono giapponese..." Rispose, perplesso.
Il volto di Spanner si aprì in un largo sorriso, e i suoi
occhi
mandarono lampi turchesi che sembravano le faville di un camino.
"Che bello, ne ero sicuro! Sai, a me piace tanto il Giappone, e anche i
giapponesi. Voi avete la tecnologia più avanzata del mondo,
e
siete dei genii!"
L'entusiasmo di Spanner era così palese che Shoichi credette
di poterlo toccare con un dito.
"Non... sapevo che avessimo la tecnologia più avanzata del
mondo... " Mormorò, sentendosi colpevole della sua
ignoranza, ma
l'altro non sembrò badarci affatto.
"Ti piacciono le invenzioni?" Domandò a bruciapelo,
fissandolo intensamente.
"Ehm... non particolarmente..."
"Impossibile" Spanner sgranò gli occhi "mi hai appena detto
di
essere giapponese, come possono non piacerti le invenzioni? E allora
cosa ti piace?"
"M-mi piacciono molto la musica e i videogiochi" Balbettò,
un
po' emozionato. Da quel che ricordava, poca gente nella sua vita gli
aveva chiesto quali fossero i suoi hobby.
Anche se un po' gli dispiaceva non averli in comune con il nuovo
compagno.
Spanner lo guardò, corrugando la fronte, e si mise a
pensare, molto seriamente.
"Mh" disse infine "non è un granché, ma ce lo
faremo bastare."
"Ce lo faremo... bastare?" Ripetè, confuso.
Spanner lo guardò negli occhi con un sorrisetto compiaciuto.
"Abitante del Giappone" cominciò, in tono solenne "tu mi
aiuterai a costruire la mia prima invenzione!"
Note dell'autrice: l'idea
di scrivere
questa storia mi è venuta pensando che sarebbe stato carino
e
anche corretto, in un certo senso, raccontare di come si sono
conosciuti Shoichi e Spanner.
Premetto che sto scrivendo senza ricordare benissimo quei pochi
flash-back comparsi durante l'anime o il manga (gli unici che ho in
mente sono il sogno di Shoichi di diventare musicista, in cui non si
accenna a un suo possibile interesse per la tecnologia, e la gara di
invenzioni delle superiori a cui ha partecipato insieme a Spanner [qui
non ricordo se Spanner era un concorrente esterno, di un'altra scuola,
o se non è stato specificato]. Inserirò questa
fic in una
serie che comprende anche "Che gran coppia di amiconi" e spero di non
farla durare molto.
PS: se i personaggi vi sembrano OOC, fatemelo sapere.
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