*A LITTLE PIECE OF HEAVEN*
Cap.1-tutto in una
volta....cribbio!
Seguivo
il biondino coi capelli sparati in aria che mi indicava la via per
arrivare all'ufficio del supervisore. L'ordine era un luogo pieno, fin
troppo, di gente di ogni tipo tutti con vestiti quasi uguali e dello
stesso colore.
Chissà com'era il supervisore!? io mi immaginavo un basso
vecchieto molto diligente ed ordinato, anche severo. Il suo studio
doveva essere immenso!
Per non parlare della voglia che avevo di conoscere, finalmente, mio
padre, che non avevo mai visto in vita mia.
Arrivammo davanti all'ufficio del supervisore, la cui porta, era
chiusa. Il biondino si voltò verso di me -eccoci qua, questo
è l'ufficio del supervisore Komui, ah piacere io sono
Reever- mi porse la mano ed io glie la strinsi- il piacere è
mio, io sono Nakai Cross- ups, non avrei dovuto dire il mio cognome
così deliberatamente; per poco Reever non mi
svenne addosso-ehm....hai dei legam familiari con
il gnerale Cross Marian?- era pallido, a quanto pare sarebbe stato uno
shock per tutti, sospirai- si sono sua figlia- Reever mi
fissò incredulo per qualche istante, poi si ricompose -
sarà uno shock per tutti- fece una risatina un po' isterica
ed aprì la porta chidendo permesso.
Sul supervisore mi ero sbagliata.Era un ragazzo che avrà
avuto si e no 30 anni (e che bel pezzo d'uomo!)il suo ufficio era
incasinatissimo.Avevo cannato tutto. Il mio sguardo volò dal
supervisore ai quattro seduti davanti a me. Cazzo, possibile che dovevo
incontrarlo propio ora?! avrei preferito aspettare un po'! e,
sopratutto, non avrei voluto conoscerlo davanti a tutta quella gente!
-dimmi Reever- il supervisore guardò prima Reever e poi me
-Ah....vedo che hai una riunione coi generali....-deglutì e
mi guardò per un'attimo-...comunque, lei è....-
esitò a dire il mio nome e cognome e sigirò a
guardarmi come per chiedermi il permesso, io gli annui -è
Nakai Cross, un'esorcista. è appena arrivata-
In quel momento pensai che al supervisore potesse cadere la mascella da
quanto ne restò sorpreso, i quattro generali e si voltarono,
anche loro, con delle facce esterrefatte, sopratutto quella di mio
padre.
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Mi voltai e guardai la ragazza che stava vicino a Reever.Aveva il mio
stesso colore di capelli e degli occhi verdi smeraldo.Quegli occhi e
quei lineamenti mi portarono alla mente il volto di una donna che avevo
conosciuto, molto profondamente, 18 anni fà.
Quella ragazza doveva avere quell'età....non è
che era la figlia che quella donna tanto desiderava e che, con molta
probabilità, lei lo aveva ingannato facendo in modo che
rimanesse in cinta della ragazza che, ora, stava davanti a me?!
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Il supervisore indicò Marian - tu saresti la figlia di
questo?- era incredulo.Marian si girò e lo guardò
in cagnesco- ho un nome superscemo!- stavo per mettermi a
ridere ma mi trattenni, mi forzai a rimanere seria -si- Marian si
ricompose -beh non fissatela tutti così! mica è
un mostro- ci fù un sospiro generale, poi il supervisore mi
sorrise gentilmente-beh, benvenuta nell'ordine oscuro, io sono il
supervisore Komui Lee, chiamami pure Komui, loro sono i quattro
generali: Froi Tiedoll, Cloud Nyne, Winters Sokaro e Marian Cross- i
quattro mi salutarono sorridendo-per quanto riguarda noi, che ne dite
se riprendiamo il discorso domani? devo fare il normale controllo a
questa ragazza- loro annuirono e uscirono, salutandoci, dalla stanza,
lasciandomi da sola con Komui, che mi mise una mano sulla spalla e mi
accompagnò verso "la stanza delle torture"(chiamata
così perchè soffrì parecchio quella
volta)
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Dopo il controllo ero mezza rintontita a causa dell'anestetico e mi
reggevo in piedi a stento, perciò mi aggrappai a Komui
stringendomi a lui per evitare di cadere, a quanto pare non gli
dispiaceva affatto questa mia momentanea debolezza.
Mi mostrò buona parte dell'ordine oscuro presentandomi alla
sezione scientifica, ai cuochi e alle infermiere. Mi portò
un po' ovunque fino alla mia camera, dove mi diede le chiavi e
scappò via correndo come un razzo.
Dietro di me arrivò Reever- hai per caso visto Komui?-
ansimava, doveva aver corso molto,io gli indicai la direzione di dove
si era diretto e lui mi ringrazziò-approposito Marian
vorrebbe vederti- mi indicò la strada e poi partì
all'inseguimento del supervisore.
A quanto pare non potevo riposarmi ancora.
Giorno a tutti!!!
finalmente trascrivo a computer questo primo capitolo! comunque spero
che vi sia piaciuto il primo capitolo tra un po' caricherò
anche il secondo (chissà in quale futuro!) voi in tanto
recensite!
P.S. è molto, ma molto probabile che manchino virgole e
altri segni di punteggiatura u.u
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