Symbols and Meanings

di hell87boy
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Mathieu Zacharie era una ragazzo alto più o meno un metro e settantacinque, avevi i capelli corti e castani, mentre i suoi occhi erano di un blu intenso; viveva a Lille, città al nord della Francia, vicino al confine con il Belgio. Ventiquattrenne e in attesa di trovare un lavoro vero e proprio faceva il volontario per un'associazione civile. Tornò a casa e poco prima di cena si sedette davanti al pc per controllare la posta elettronica; lesse qualche e-mail spazzatura piena di pubblicità, poi gli saltò all'occhio il nome di un ragazzo italiano, Salvatore Todaro, che aveva conosciuto in un sito internet, il S.a.M. (Symbols and Meanings). Nonostante fosse più piccolo di lui di sette anni, Mathieu lo riteneva un ragazzo molto sveglio. Aprì la sua mail, curioso di sapere cosa volesse da lui. Salvatore non conosceva bene il francese, perciò gliela scrisse in inglese, sapendo che loro comunicavano in quella lingua tramite i messaggi privati nel sito in questione, che era di origine Britannica. Mathieu rilesse due volte il messaggio sicuro di non aver preso un abbaglio. Salvatore Todaro lo stava invitando in Italia per una questione sul "Fiore della Vita". Il Fiore della Vita si poteva ottenere grazie alla rotazione di sei cerchi, che formavano sei petali, i quali possono essere inscritti perfettamente in un esagono. Possibile che quel ragazzo avesse trovato un Fiore della Vita? Era un simbolo rarissimo, al mondo ne era stato trovato solamente uno, nella città di Asmara, in Eritrea. Secondo a quanto scritto nel S.a.M. il simbolo era stato scoperto dall'ex archeologa Lyudmila Nadezhda, ora in combutta con una delle donne più potenti e soprattutto misteriose del pianeta: Ethereal Sarliht. C'erano poche informazioni a riguardo, nessuno avanzò ipotesi sul significato del Fiore, tantomeno sulle attività della Sarliht. Salvatore invitò Mathieu a Venosa, il paese in cui era nato e vissuto, situato nella Vulture, in provincia di Potenza, che era il capoluogo della Basilicata, una regione situata al sud dell'Italia. Venosa era un paese di 12.000 abitanti circa, veniva considerato uno dei borghi più belli d'Italia soprattutto per le sue architetture religiose; seguivano architetture civili e militari, siti archeologici, un anfiteatro romano e un museo archeologico. Salvatore specificò che ovviamente avrebbe provveduto lui al lato economico della spedizione, al suo vitto e al suo alloggio. A Mathieu non rimase altro che trovare una scusa plausibile da raccontare ai suoi genitori, fare le valigie ed andare in Italia a soddisfare la sua curiosità riguardo la faccenda. Rispose all'e-mail per sapere come fare per raggiungerlo. Salvatore inviò le informazioni subitaneamente: aveva già preparato tutto. Due giorni dopo avrebbe dovuto prendere un treno per Parigi, poi il volo Parigi-Roma, poi da Roma un pullman che portava direttamente a Venosa. Niente di più semplice, perché Salvatore si era preso al briga di prenotare il tutto e fornirgli i codici dei biglietti virtuali da riferire ai controllori. Mathieu stampò tutto il necessario e andò a cena, sperando di trovare una scusa per poter andare in Italia senza mettere in allarme i suoi genitori.




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