Anche
se sembra facile
Al
suono della campana, la maggior parte degli studenti si riversò
fuori dalla classe a tutta velocità, sotto lo sguardo pieno di
disappunto di Minerva McGranitt.
Prese
un bel respiro, attardandosi.
Bene,
era il momento. Lei stava ancora armeggiando con i libri, nel
tentativo disperato di farli entrare tutti in quella povera borsa.
Gli altri stavano uscendo
Sì,
era decisamente quello, il
momento.
“Hermione?”
La
chiamò, a voce non troppo alta.
Quando
lei si girò e gli sorrise si sentì avvampare.
Oh,
no. Oh, no. E adesso??
“Ehi, Neville, dimmi.”
Rispose, gentile come sempre. Era sempre dolcissima, con
lui. Lo aiutava, non lo scherniva mai.
“Io...uhm...ecco...” balbettò,
cercando di dare un senso logico alle parole che aveva intesta.
Eppure sembrava così facile!
Hermione si raddrizzò, aggrottando le
sopracciglia.
“Va tutto bene?” chiese, premurosa.
La McGranitt, dalla cattedra, li osservava con uno
strano cipiglio.
“Tu...vorresti venire al Ballo...con me?”
Era
arrossito, ne era sicuro. Accidenti. Che figura...
“Oh.” la ragazza, arrossendo un po' a sua
volta, lo guardò un po' dispiaciuta.
Ecco.
Stava per dirgli di no. Perché diavolo si era fatto venire
un'idea tanto malsana??
“Mi dispiace, Neville...Ci vado...con un altro.”
rispose, alzando appena le spalle.
Oh.
Un altro. Beh...almeno non l'aveva rifiutato a prescindere.
Il pensiero quasi lo sollevò, il volto si
distese.
“Capisco.” le rispose, forzando un sorrisino
“Non importa, davvero.”
La professoressa, con lo sguardo di chi è
completamente estraneo alla scena, tossicchiò sonoramente, per
ricordar loro che se non si fossero mossi avrebbero mancato la
lezione successiva.
In effetti, in aula, non restavano che loro.
“Oh, beh, sì...Andiamo?” chiese alla
ragazza, ancora un po' imbarazzato.
Hermione annuì.
Uscendo dalla classe insieme alla compagna, Neville
avrebbe giurato di aver sentito Minerva McGranitt ridacchiare appena,
alle loro spalle.
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