Come ogni mattina

di Cohava
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Passai piano le dita fra i ricci scuri del mio angelo. Sospirai felice.
La porta-finestra era aperta, e dava su un ampio balcone.
Attraverso quella, potevo vedere miliardi di stelle nel cielo sopra di noi.
Tornai a guardare il suo viso, bellissimo come sempre. I suoi lineamenti dolci erano più rilassati nel sonno.
Mi avvicinai e lui, senza svegliarsi, mi strinse a se.
Da quando era entrato nella mia vita, mi aveva protetta ed incoraggiata... mi aveva aiutata a realizzare i miei sogni.
Era il mio angelo.
Lo amavo tantissimo.
All'alba, il sole colorò di rosa il cielo e i tetti della piccola cittadina sul mare.
Lui si svegliò con un sorriso e aprì gli occhi scuri nei miei.
Mormorò "Buongiorno" e si diresse alla finestra.
Insieme, come ogni mattina, inspirammo l'aria fresca e la salsedine.
Gli augurai buon lavoro.
Come ogni mattina, il mio angelo spalancò le ali e spiccò il volo dal balcone.
Lo seguii con lo sguardo finchè potei, poi andai in cucina e cominciai a preparare la colazione.
Come ogni mattina.




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