ALCUNI DEI PERSONAGGI PRESENTI IN QUESTA FACFICTION NON SONO DI MIA PROPRIETA' MA SONO
UTILIZZATI
NEL RISPETTO
DEL PROPRIETARIO E DEL RELATIVO COPYRIGHT.
ALTRI SONO
INVENTATI.
LA STORIA E'
DEL TUTTO ORIGINALE.
« Così hai già
deciso »
« Già…Ehi
non guardarmi così d’accordo?! »
« Perdonami,
non posso farne a meno. Sai come la penso. Quando glielo
dirai? »
« Pensavo
stasera. Il
prossimo porto è tra un paio di giorni, non posso
permettermi di
attendere oltre »
« Capisco.
Fammi sapere come la prende. Vai subito? »
« Sì,
è
meglio. Sono già abbastanza agitata. Non chiuderei occhio
stanotte se non gli parlassi, non credo ci riuscirò comunque
anche dopo averlo fatto ma avrò un pensiero in meno. Non
aspettarmi alzata » disse Nami a Robin
mentre usciva
dalla stanza.
« Sai
che non lo farò! » rispose sorridendo
l’archeologa.
« Ehi
ragazzi – chiese affacciandosi in cucina – Avete
visto Rubber? ».
« Nami
tesoro! Perché cerchi Rubber? Ci sono io per
te! »
« No
Sanji, ti ringrazio. Ho proprio bisogno di Rubber »
« Peccato
– facendo spallucce – Lo troverai sul ponte allora!
A dopo mia diletta! »
« Grazie
molte » azzardando un sorriso teso.
Appena
poggiati i piedi nudi sulla
fresca erba del giardino, si fermò per un secondo e
deglutì. La luce della luna era così intensa da
illuminare ogni angolo, ma tra le luci e le ombre tutto era argento e
nero e faceva fatica a distinguere le sagome, quindi si
guardò
attorno per scrutare la nave.
“Eccolo
là –
sospirando fra sé e sé – Coraggio
Nami!”.
Incalzò gli ultimi passi per raggiungere Rubber appollaiato
sulla polena della nave, a gambe incrociate.
« Ciao
Nami! »
« Ciao
capitano »
« Non
è una
serata meravigliosa? La luna e le stelle riflettono sul mare, sembra
che stiamo navigando su un mare di stelle! ».
Nami si
affacciò e ammirò colpita lo spettacolo sotto i
suoi occhi.
« Hai
proprio ragione.
Il mare stasera sembra un dipinto…un grande dipinto. Tanti
anni
che navigo e non avevo mai visto uno spettacolo
simile »
« Già
–
rispose Rubber – Allora Nami, che c’è?
Sei strana in
questi giorni. Sarò un po’ svanito ma non sono
certo
stupido! » disse sorridendo trattenendo il
cappello di
paglia con la mano, prima che una folata di vento lo portasse via.
« Non
ti si può nascondere niente
eh… »
« Avanti
Nami, quanti
anni sono che ci conosciamo? Non sarò attento come altre
persone
ma penso di capire quando un’amica ha dei pensieri per la
testa.
Strano ma vero, ma a volte capita anche a me! Eh eh eh!
»
« In
questo caso… »
« Sputa
il rospo! ».
« Sono
venuta qua per
questo in effetti. Voglio che tu sia il primo a saperlo, a parte Robin
che ovviamente già lo sa, ma tu sei il capitano. Non voglio
girarci intorno ancora per molto: Rubber, lascio la ciurma ».
………
Rubber si
era incupito e le dava le spalle.
« Rubber,
di’ qualcosa… »
« Che
dovrei dire? Che sono contento? Forse sono quasi
arrabbiato »
« Rubber... »
« Sei
la nostra
navigatrice, la nostra cartografa e il nostro tesoriere…sei
praticamente il mio vice! »
« Non
dire sciocchezze, è Zoro è il tuo
vice »
« Si
ma lui è il
braccio destro e tu il sinistro…A chi la affido la carica se
te
ne vai? Sanji non è in grado di concentrarsi, Zoro dorme
appena
si appoggia a qualcosa, Chopper è troppo inesperto e non sa
nemmeno nuotare! Usop è troppo fifone. Franky e Brook forse
potrebbero andare...e forse anche Robin in effetti, ma non ha
importanza…nessuno riuscirà mai a sostituirti! E
io… »
« Rubber
tu sei il
miglior capitano che potrei mai desiderare, ne abbiamo passate
così tante assieme ma ho bisogno di una svolta. Ho bisogno
di
cambiare vita. Di essere una persona diversa. Se resto qui, non posso
cambiare. Non chiedermi perché...però arriva un
momento
in cui devi farlo. Non so come spiegare… »
« Non
devi
giustificarti, ognuno ha le proprie ragioni – si arrese
infine
– Dimmi solo se il motivo per cui lo stai facendo
è quello
che penso io »
Nami
attese.
« E’
così non è
vero? » chiese Rubber.
Nami
sospirò « ….forse ».
« Lo
immaginavo. Non
credevo saresti arrivata a tanto. Credevo che lo avresti superato ma
sbagliavo…Quindi la decisione è
presa? »
« Sì,
direi di sì. Non essere arrabbiato, ti
prego »
« Non
sono arrabbiato
– disse cercando di azzardare un sorriso – Sai che
quando
sono triste mi arrabbio, più che altro per il dispiacere di
perderti non perché sia davvero arrabbiato con te. Voglio
che tu
sia contenta Nami, davvero! E’ la tua vita…In
altre
circostanze ti impedirei anche con la forza di fare ciò che
stai
facendo ma le tue ragioni sono importanti, per quanto discutibili,
quindi ho deciso che non ti tratterrò se non te la
senti »
« Grazie
Rubber, lo apprezzo
molto » sospirò appoggiandosi al
bordo della Sunny.
« Allora,
dove ti scarichiamo? »
« La
prima isola è tra un paio di giorni, mentre voi farete
rifornimento io sbarcherò »
« Lo
dirò domani
ai ragazzi. Sanji e Chopper saranno distrutti per un bel po’.
Anche Usop…Quando Sanji è di cattivo umore cucina
da
paura! Brrr...non voglio pensarci! »
« Già
è
vero! Riesci sempre a farmi sorridere! Ora vado a dormire, vorrei
lasciarvi un paio di scartoffie prima di salutarvi e domani
sarà
meglio iniziare a lavorarci, non mi vedrete più molto presto
credo… »
« Non
preoccuparti, fai quel che devi »
« Grazie,
buonanotte capitano ».
« Buonanotte
Nami ».
---Nella
stanza delle ragazze
« Ehi,
eccoti qui ».
« Ciao
Robin ».
« Sei
stata fuori un po’. Come l’ha
presa? ».
Nami si
cacciò sul letto sbuffando e guardando il soffitto.
« Lo
conosci.
All’inizio si è arrabbiato poi ha cercato di
nascondere il
dispiacere dietro un sorriso a trentadue denti ma in fondo credo stesse
per piangere o per esplodere…o tutte e due…alla
fine
l’ha accettato, comunque. Rubber è maturo quando
deve fare
il capitano. Domani lo dirà agli altri…
E’ ora di
dormire »
« Già,
suppongo di sì ».
« Buonanotte
Robin » finì sorridendo e
guardandola con gli occhi lucidi.
***ANGOLO DELL'AUTRICE
Ciao a tutti!
Sono
tornata e chiedo scusa se ci ho messo un po'. Dopo aver
passato 3
settimane a fare dei disegni ho provato a caricarli e non si vedono,
che bello ^_^ Fa niente dai!
Ricomincia
con questo capitolo la saga di Nami e Zoro, che spero vi
emozionerà come ha emozionato me mentre la scrivevo e
soprattutto spero vi piaccia come è stato per il primo
episodio!
Come
dicevo nell'introduzione, la trama di per se è molto
semplice: il mio
intento è stato quello di riuscire a tirare fuori i
sentimenti
dei protagonisti, piuttosto che arrampicarmi su di una trama troppo
elaborata. I sentimenti, i pensieri e le emozioni sono al centro di
questo episodio. Mentre scrivevo cercavo di sentirmi come loro, di
soffrire con loro, gioire con loro, avere paura come
loro e sono le stesse sensazioni che voglio trasmettere a voi. Spero di
aver fatto un buon lavoro, anche stavolta me la sono riletta
così
tante volte che non me ne rendo più conto...
La
colonna sonora che ho scelto per questa seconda avventura è
"Need you now" di Lady Antebellum (che è una canzone
meravigliosa e consiglio comunque di ascoltare perchè ne
vale la
pena) e "Solo un volo" di Eros e Ornella Vanoni.
Buona lettura e grazie!
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