Evitamento
Paziente: Harry
James Potter
Diagnosi: Disturbo
da stress post traumatico
Sintomo: Evitamento
Harry
si sdraiò nel lettino confortevole dell'ufficio del dottor
Brianson.
"Signor
Potter. Se la sente di parlare oggi?"
La
voce calda e
profonda dello psicologo penetrò nei pensieri di
Harry.
Era la sua terza seduta e nei precedenti incontri il Salvatore del
Mondo Magico aveva solamente chiuso gli occhi e ascoltato il ritmico
ticchettio meccanico dell'orologio posato sul tavolino accanto al
divano.
Bel pezzo d'antiquariato, tra
l'altro, pensò.
Non
che lui se
ne intendesse, ma lo faceva sentire intelligente formulare un tale
pensiero. Non voleva pensare a cose di cui s'intendeva per davvero.
Come la guerra o la morte.
Se
c'avesse pensato avrebbe sicuramente afferrato quel bel pezzo
d'antiquariato e l'avrebbe scagliato con furia contro il muro.
E
allora non avrebbe più potuto pensare cose come "Bel pezzo d'antiquariato".
Avrebbe
solo
guardato i mille pezzi sparsi sul pavimento e vi avrebbe scorto i
frantumi delle mura di Hogwarts o i brandelli sanguinanti di pelle
martoriata dai colpi fendenti di crudeli bacchette.
"Cosa
sta pensando, signor Potter?"
"Che
quest'orologio è proprio un bel pezzo d'antiquariato."
SPAZIO
AUTRICE
Saranno
una serie di Flashfic su ipotetiche sedute da uno psicologo. Per ora ho
creato quelle del magico Trio. Credo che dopo che le avrò
pubblicate tutte e 3 la lascerò completa così, ma
se mi
verrà in mente qualche altra idea, la aggiungerò.
E'
solo stata un'idea, non pretendo che venga acclamata come un'opera
d'arte, anche perché l'ho scritta di getto mentre avrei
dovuto
fare qualcos'altro. Spero comunque che vi piaccia e che la recensirete.
So
che è improbabile che i maghi vadano dallo Psicologo
babbano,
ma, hey, questa è la mia mente, e non ho mai detto di essere
sana.
Baci,
pikkola prongs.
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