Io, Robert. Io, Edward. di Aisha Argentea (/viewuser.php?uid=123889)
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Claire
Burns, era come al solito al telefono, quando ad un tratto la sua
segretaria entrò di botto in ufficio:
<<
Signora!! Signora!! Mi scusi ancora!! >> disse tutta
rossa , Claire si girò e scosse il telefono :
<< Martine, non vedi?? Sono al telefono! >>
la rispose a bassa voce infastidita.
<<
Ma signora … il signor Pattinson è arrivato da
un’ora … >> rispose la ragazza con
un’aria quasi di supplica. Claire sbuffò
congedò il suo interlocutore e spense il telefono :
<< Fallo entrare! >> ordinò
sbuffando alla segretaria che annuì ed andò a
chiamarlo.
Robert
entrò ridendo : << Salve signora!
>>
Claire
sbuffò e pensò “Ecco, ci
mancava pure il comico” , poi sorrise e indicandogli la
poltroncina gli disse : << Buonasera signor Pattinson,
prego si sieda … >> poi gli chiese :
<<
A cosa devo la sua visita? >>
<<
Beh … lei sa che sta facendo una cosa sbagliata …
>> Robert la guardò, certo che la donna che
aveva di fronte era veramente bella.
<<
Mi scusi?? Cosa sta insinuando?? >> chiese la donna
<<
Lei è il capo di una fabbrica che produce androidi
… vero? Ecco, io non … cioè
… >> prese fiato,
poi
continuò : << Mi spiego meglio eh?, lei
produce androidi … cioè, non è che li
produce lei con le sue mani, no,
non
dico quello … >>
<<
Allora! Senta, mi ascolti … sono le 21 e 30, ed è
sera, ho avuto una giornata pesante, lei mi ha fatto appena perdere un
cliente, un cliente che si chiama Ricky Martin, ha presente? Ora, sta
balbettando cose senza senso, ma io credo di aver capito
perché è venuto qui … >>
disse Claire, esasperata, Robert tirò un sospiro di sollievo
: << Ah bene! Mi fa piacere che ha capito! Allora,
accetta? >>
<<
Signor Pattinson, lei vorrebbe pubblicizzare il suo androide, glielo
farei fare volentieri, ma sono sicura che lei mi chiederebbe una cifra
molto alta! Cosa vuole, un miliardo di dollari per una
pubblicità?? >>
Robert
scosse la testa : << No, no, no! Non è quello
che sono venuto a chiederle! La verità e che non amo tutti
questi androidi a mia immagine e somiglianza, le spiego,
arriverà un giorno, in cui passeggiando mi girerò
e mi troverò davanti ad un miliardo di me che mi fanno
“Ciao” con la mano!! Ma lei non crede che
è un incubo?? >>
<<
Signor Pattinson … lei … mi sta chiedendo di
… >> Claire stava per scoppiare dalla rabbia :
<< Bloccare la Produzione di androidi????
>> quasi urlò
<<
Beh si … >> il ragazzo si spaventò,
cercò di farsi piccolo piccolo nella poltrona, si rese conto
che aveva una leonessa davanti.
<<
Ma lei si rende conto di quello che dice?? Cioè, milioni di
dollari sprecati così … 150 androidi buttati
nella spazzatura, mandati allo scasso … tanto lavoro e tanto
sudore dei miei operati sprecato, e questo perché? Per quale
motivo? Ah si, perché il signor Pattinson non ama guardarsi
allo specchio! >>
<<
Signora Burns, cosa c’entra lo specchio ora??
>> chiese Robert
<<
Ma si guardi! Guardi come si è conciato stasera, vestito nel
modo più trasandato possibile, ma guardi, quei jeans
sbiaditi, e quella camicia sgualcita dal colore terribile!! E quei
capelli?? Mio Dio! Ma lei lavora al cinema?? I miei androidi non sono
così, vedrà! I miei androidi sono migliori!
Raffinati, puliti,
eleganti!!
>>
<<
Si e non sono come me, cioè mi somigliano, ma non sono come
me! >> disse Robert
<<
Lei non sa cosa dice, sa tutte le star di cui abbiamo prodotto androidi
ad immagini e somiglianza, sono rimaste soddisfatte!! Proprio ieri
è venuto a farmi i complimenti Hugh Grant! E oggi chi mi
trovo davanti, un attoruncolo che si lamenta! >>
urlò Claire adirata, poi sbuffò ed
intrecciò le braccia.
<<
Ma cosa fanno poi, questi androidi?? >> chiese Robert,
curioso
<<
Senta, non sto qui ad elencarle tutte le loro funzioni, che sono
tantissime, sono le 22:00 e io devo andare a casa, così come
la mia segretaria, facciamo una cosa … domattina
è libero?? >> la donna, aveva appena avuto una
brillante idea
<<
Oh sono lusingato! Solitamente le donne le invito io a colazione o a
pranzo … >> disse Robert
<<
Ma quale colazione?? Quale pranzo?? Signor Pattinson, si è
impazzito?? Le chiedevo se domattina è libero e se
può tornare qui, nel mio ufficio …
può? >>
<<
Mmmh … >> il ragazzo si mise un dito vicino
alla bocca, facendo finta di pensarci, poi rispose: << Si
si , sono libero >>
<<
Allora, venga qui alle 9: 00 in punto … e ora, fuori di qui!
Che mi ha fatto perdere troppo tempo! >> disse Claire,
lui annuì ed alzandosi chiese : << Porto
cornetti e caffè?? >> , in tutta risposta la
donna balzò in piedi e indicandogli la porta urlò
:
<<
FUORI DI QUI!! >>
<<
Okay … arrivederci!! >> disse Robert uscendo
dall’ufficio, “Mamma mia! Che donna!!”
pensò tra se, poi notò che la segretaria si era
addormentata sulla scrivania, e passandogli vicino le diede un colpo
sulla schiena : << Sveglia!! >> , la
ragazza balzò in piedi : << Buona - Buonasera
signor Pattinson! Morda poco stanotte !!>> a quelle
parole Robert si girò e ridendo disse:
<<
Mah … quello che morde non sono io!! Anzi, lei stia attenta,
che potrebbe essere morsa da un momento all’altro!
>> e con la mano indicò la porta
dell’ufficio di Claire.
Mentre
scendeva le scale dell’enorme edificio che ospitava la
signora Burns e tutti i suoi impiegati, Robert, vide che verso i primi
scalini, seduto, ad un angolo c’era un bambino.
<<
Ciao! >> lo salutò << Non sei
troppo piccolo per stare fuori a quest’ora? >>
<<
No! Sono abituato! Ma tu sei … Robert Pattinson??
>> chiese il bambino alzandosi
<<
Ah si, sono io, decisamente >> rispose il ragazzo
<<
Wow , il vampiro! E cosa ci sei venuto a fare qui? >>
<<
Ah beh … dai, sediamoci! >> gli disse facendo
cenno di sedersi sulle scale con lui. Una volta seduti sul marmo freddo
delle scale i due ripresero la loro chiacchierata : <<
Allora, come mai qui? >> richiese il bambino
<<
Beh … dovevo risolvere delle questioni …
>>
<<
Qui?? E che questioni?? >>
<<
Eh beh … religiose, sanitarie … >>
rispose vago il ragazzo
<<
Qui questioni religiose e sanitarie?? >> chiese il
bambino ridendo : << Questo non è ne un
ospedale e ne una chiesa!!>> aggiunse ridendo ed
indicando l’edificio.
<<
Tu piuttosto … come ti chiami e cosa ci fai qui?
>> chiese Robert
<<
Io mi chiamo Adam!! E non sono qui, per questioni religiose o
sanitarie, sto aspettando … mia madre >>
<<
Tua madre?? No … qui ci sono solo il capo e la segretaria,
tutti gli impiegati sono
andati via … >>
<<
Appunto … ci sono il capo e la segretaria >>
disse il bambino alzandosi
<<
E quale delle due è tua madre?? Spero non il capo!
>>
<<
Segreto!! >> disse il bambino scappando su per
l’edificio ed entrando nell’enorme portone.
Robert
rimase sbalordito, poi si avviò, tranquillo, verso casa.
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