Il primo obbiettivo
Ecclesia, camera di Lerian
Era calata da poco la sera e l'intera cattedrale era immersa
nella penombra più totale, illuminata a tratti dai lattiginosi
raggi della luna.
Silenziosa, l'argentea sfera celeste osservava imperturbata le vicende terrene; le stelle sue mute e luminose compagne.
Potenti incantesimi proteggevano la cattedrale rendendo impossibile
alle creature della notte l'ingresso nel suolo sacro; lo stesso Barlowe
li aveva ideati e questo bastava a garantire la loro efficacia.
Certo, nulla avrebbero potuto contro i vampiri oscuri, ma solitamente
solo le creature minori sfidavano futilmente la solidità delle
barriere magiche.
Per chi sapeva dove e soprattutto cosa guardare, ovvero le vibrazioni nell'aria dovute alla perturbazione magica, avrebbe notato una circonferenza luminosa intorno alla cattedrale.
Semplici ma efficaci, questi incantesimi creavano un cerchio esteso di energia sacra che inceneriva letteralmente chiunque oltrepassasse i suoi confini.
Naturalmente solo le creature oscure risentivano gli effetti di questa magia, poichè non era stata ideata per nuocere ad umani o in generale creature dall'animo probo e retto.
Lerian una volta aveva provato ad entrare e uscire dalla barriera, ma a parte un breve formicolio nulla di strano era accaduto.
Tenendo conto delle numerose nottate tranquille, era evidente che le barriere servivano al loro scopo.
Le creature...le aveva viste, talvolta. Ombre vagamente delineate dietro agli alberi, risate rauche e minacciose...inutile dire che raramente si spingeva oltre i confini della cattedrale.
Quella regione della Transilvania era scarsamente popolata e apparentemente le creature oscure avevano preso l'invito a nozze, proliferando indisturbate e dominando di fatto il territorio.
Nonostante ciò, era incredibile come la popolazione mondiale fosse ignara di queste situazioni; ma Lerian sospettava che in parte i mostri sapevano quando conveniva nascondersi e in parte i vampiri avevano i mezzi necessari per coprire le situazioni...scomode.
Il maggiore rischio che questa situazione comportava gravava naturalmente su Ecclesia, poichè per quanto ben difesa non avrebbe resistito contro un'attacco su grande scala.
Barlowe tuttavia teneva sempre un basso profilo sia di sè che di
Ecclesia, poichè questa era la chiave della sopravvivenza di una simile
piccola organizzazione.
Grazie ad operazioni pulite e discrete pochi erano a conoscenza della
loro esistenza; inoltre gli allenamenti della "milizia" (ovvero i tre
cacciatori) erano costantemente tenuti in segreto e per lo più
dentro alle quattro mura della cattedrale. Con queste misure cautelari
solamente la Chiesa e alcune famiglie nobili di Vampiri Purosangue
erano al corrente dell'operato dei quattro; qualsiasi viandante se mai
si fosse trovato dinanzi alla cattedrale non avrebbe mai sospettato
nulla di ciò che veramente si svolgeva al suo ingresso.
Ufficialmente Ecclesia non esisteva e per chi ne fosse a conoscenza era solo una cellula dormiente, solo il Papa in persona e alcuni Purosangue selezionati oltre a conoscere l'esistenza di Ecclesia sapevano pure i suoi scopi ultimi.
La ragione di tanta precauzione era ovvia: solo sapere dell'esistenza di Dominus poteva rendere il malcapitato un individuo scomodo e pericoloso agli occhi degli Oscuri; ci si immagini se il "malcapitato" era un'organizzazione di vampire killers.
Gli Oscuri avrebbero fatto in modo che i cacciatori non sarebbero sopravvissuti fino all'alba seguente.
Barlowe
in tutto ciò svolgeva un ruolo fondamentale; lui era Ecclesia, lui
era la colla che teneva unito il tutto. Senza di lui l'organizzazione
sarebbe crollata ed i suoi pochi e sporadici membri...sarebbero rimasti
vivi per poco. Daltronde un vampire killer aveva una vita estremamente
breve se non aveva compagni a guardargli le spalle, e a volte poteva
anche andargli peggio. Si dice infatti che il sangue dei cacciatori sia
estremamente delizioso.
Lerian era seduto dinanzi alla scrivania del suo modesto locale e al
momento stava osservando con aria assorta il lieve tremolio delle
lingue di fiamma nel camino, sorridendo leggermente alla danza
selvaggia dell'indomito elemento.
Stringeva a sè un rosario, un'icona sacra
vagamente...intrigante. Delle dimensioni delle sue mani, era composto
interamente d'argento; un singolo rubino era incastonato nel punto in
cui le quattro braccia della croce si incontravano e la gemma emanava
bagliori vagamente sinistri.
Incisa sulla superficie della croce,
esattamente sotto il rubino e lungo tutta la lunghezza del braccio
principale vi era una scritta: Bloodbearers.
Questo strano monile glielo aveva consegnato
durante il pomeriggio il maestro Barlowe, poco prima che iniziasse il
loro allenamento.
Ricordava ancora l'avvenimento come se fosse accaduto
solo pochi istanti prima; a quanto pare quel rosario era stato
abbandonato a poca distanza dal luogo in cui Barlowe aveva trovato
Lerian per la prima volta, solo e apparentemente abbandonato.
Gettato sul manto erboso a pochi passi dal neonato, Barlowe rammentava ancora l'intenso bagliore rossastro che il rosario aveva sprigionato nel momento in cui era entrato in contatto con il corpicino di Lerian.
L'oggetto, che racchiudeva al suo interno un grande ma tristemente
ignoto potere magico, emanava un'energia molto simile a quella del
bambino ma stranamente non reagiva più alla sua presenza. Anche poche ore
prima, quando glielo aveva consegnato definitivamente, Barlowe aveva
potuto constatare con vago disappunto che non era accaduto nulla. Le
due energie, quella del ragazzo e quella del rosario, vibravano
placidamente in fase tra loro, quasi fossero l'uno l'estensione
dell'altro. Una cosa però era certa: il nome inciso sulla
superficie era chiaramente la chiave per risolvere quel mistero. Forse
che "Bloodbearers" era il nome della casata di Lerian? Solo
supposizioni, per il momento.
Lerian comunque era soddisfatto dei suoi
allenamenti, anche perchè finalmente il suo futuro iniziava a
farsi decisamente più nitido e dettagliato. A quanto pare il suo
essere era naturalmente legato all'elemento sacro, il che lo portava ad
essere naturalmente avvantaggiato nell'uso delle armi benedette dei
comuni cacciatori. Croci, acqua santa e fruste consacrate
apparentemente in mano sua sarebbero diventate armi devastanti contro
le creature della notte. Naturalmente, questa era solo una magra
consolazione poichè faceva di lui un combattente a distanza
medio-ravvicinata e Lerian ben comprendeva i rischi del combattimento
ravvicinato: mentre il suo corpo era umano, quello dei suoi nemici era
sovrannaturale e naturalmente avvantaggiato.
Sbuffando, strinse a sè il rosario, girandoselo distrattamente
sulla mano.
Era freddo al tatto, ma contemporaneamente...gli scaldava il cuore, quasi fosse una parte di sè. Chissà qual'era il suo legame con tale oggetto? Ma se Barlowe non era ancora riuscito a scoprirlo, voleva dire che il segreto era destinato a rimanere come tale.
Smorfia in viso, si limitò a mormorare --Shanoa e
Albus hanno delle buone doti naturali che gli rendono la vita facile.
Perchè io devo essere così sfortunato? Cosa dovrò
fare in futuro, avvicinarmi al mio avversario con in mano una bottiglia
da 1,5 litri d'acqua frizzante e dirgli "stà fermo che adesso ti
spruzzo con l'acqua santa"? Sarà meglio che mi procuri un super
liquidator, magari è più efficace...e perchè non
usare gazzosa al posto d'acqua? Tanto entrambi sono trasparenti...--
Rise tra sè e sè --No, e se poi al posto di usarla me la
bevessi?--
Un lungo silenzio scese nella sala fiocamente illuminata mentre il
giovane si rizzò stancamente in piedi; era pronto ad andare in
cucina ad incontrare il maestro per la cena.
Ripromettendosi di
appiccare fuoco all'orto in caso ci fossero per l'ennesima volta
broccoli per contorno, Lerian spense il camino e si incamminò
verso il lungo corridoio mentre un ultimo pensiero aleggiava nella sua
giovane mente: ma esisterà la gassosa benedetta?
Passo montano, a discreta distanza da Ecclesia
Avevano seguito le indicazioni della mappa per l'intera durata
del pomeriggio senza concedersi una singola pausa; ora finalmente era
giunto il momento di preparare il campo e sistemarsi per la notte. La
fitta oscurità circondava in un gelido abbraccio Shanoa e
Albus, entrambi esausti per le fatiche della giornata. Erano
posizionati all'interno di una piccola ma accogliente caverna; unico
riparo efficace nel raggio di parecchie centinaia di metri. Nulla da
dire al riguardo, era infatti confortante sapere di avere almeno per
quella serata le spalle al sicuro. Lo stesso non si poteva dire per il
lato frontale, motivo per cui al momento Shanoa stava fissando con
evidente fastidio la nera oscurità dinanzi a sè. Poteva
dormire, poteva riposarsi...e allora perchè non aveva chiuso
quella boccaccia sua al posto di offrirsi volontaria per il primo turno
di guardia?
Una risata matura alle sue spalle non contribuì a migliorare il
suo umore. --Stai mettendo il broncio, sorellina?-- Domandò
divertito Albus mentre procedeva a disporre alcune pietre in cerchio
per contenere il fuoco del campo.
--Hn-- Fu la risposta asciutta che ricevette, ma egli era ben lungi
dall'essere scoraggiato dagli improvvisi cambi di umore della sua
compagna. --Per quanto tediose, non ho nulla in contrario alle
conversazioni in monosillabi; però perchè non mi spieghi
il motivo di tanta rabbia davanti a un bel barattolo di carne
essicata?--
--Wow-- Esclamò con evidente sarcasmo la ragazza mentre si
girava verso il biondo compagno alzando gli occhi al cielo. Un
sorrisetto le si dipinse in volto --Un desinare degno di un re...--
Effettivamente aveva ragione, come dargli torto?
Era forse colpa di Albus se tutto ciò che aveva trovato di commestibile in dispensa era quello?
Le barrette energetiche erano un lusso che non potevano permettersi e francamente non riempivano lo stomaco a lungo andare.
--Voglio i Lembas...-- Mormorò Shanoa con un sospiro, ricordandosi il pan di via del Signore degli Anelli.
Un bel libro quello...
--Siamo accampati in una caverna come dei trogloditi, che altro ti
aspettavi?-- La apostrofò il suddetto biondino con la sua solita
smorfietta arrogante sulle labbra.
--E il nesso tra il cibo e la nostra..."comoda sistemazione" dove lo vedi?--
--Se avessimo avuto soldi, avremmo potuto pernottare in un albergo invece di accamparci tra la roccia e la muffa.-- Replicò Albus come se fosse ovvio.
Shanoa alzò brevemente un sopracciglio a quelle parole, ma per
alcuni istanti non disse nulla. Infine, mantenendo un tono volutamente
neutrale di voce proferì --Posso ricordarti che siamo in mezzo
al nulla, circondati da boschi rocce dirupi e eventuali creature
oscure? Dove pensi di trovarlo il tuo hotel?--
--......Mi sa che hai ragione.-- Ammise il giovane, passandosi distrattamente una mano tra i capelli.
--Album-- Affermò
semplicemente la donna, calcando il tono sul nomignolo infantile che spesso
utilizzava per prenderlo in giro --Sei un idiota--
--Ritengo che tu non mi abbia rivelato nulla che già non sapessi
di mio, sorellina-- Ridacchiò, e notò con estremo
compiacimento che anche le labbra della ragazza erano leggermente
piegate in un dolce sorriso affettuoso.
Anche se tentava ardentemente di nasconderlo.
Soddisfatto di esser riuscito a riportare la felicità nell'animo
della sorella, anche se a costo di una piccola fetta del suo orgoglio
personale, Albus passò a Shanoa una scatola di carne e si
accinse a sua volta ad aprire la sua.
Tra un boccone e l'altro, discussero a lungo sui piani futuri e
sull'itinerario da percorrere per raggiungere il loro primo obbiettivo.
A quanto pare il primo pezzo di Dominus era nei recessi di una chiesa
sconsacrata a qualche kilometro dalla loro attuale posizione. Prima di
coricarsi, Albus osservò la sagoma vagamente delineata nella
penombra della sorella e un singolo
pensiero entrò a lungo nella sua mente: Shanoa, sorella mia, anche a costo della mia stessa vita non permetterò a nessuno di farti del male.
Le sue non erano parole vuote, ma una reale promessa.
Nel cuore della notte, bosco a buona distanza dalla chiesa sconsacrata
Due sagome procedevano a passo svelto lungo un sentiero che dove aver
avuto un felice passato; ora invece invaso da erba e piante rampicanti
era l'immagine evidente dell'incuria e dell'abbandono.
La figura più alta era una donna, fin qui nulla di strano.
Però indossava sopra alla pelle leggermente abbronzata un lungo
vestito di seta bianco e candido come la neve, simile a quello delle
principesse delle fiabe. L'abito a livello delle spalle si
interrompeva, lasciando entrambe le braccia nude; ma, a riparare quel
fastidioso inconveniente, due lunghi guanti anch'essi di seta bianca
coprivano gli arti dalle mani al gomito. Anche le gambe erano coperte
solo da lunghi stivali di seta bianca poichè l'abito per
conferire praticità e mobilità sotto i fianchi aveva un
lungo strappo. Il viso al momento era piegato verso il basso, come se
il suo proprietario stesse scrutando attentamente il terreno. Un paio
di candidi canini affilati facevano capolino dalle labbra della donna
che all'apparenza non avrà avuto più di 25-26 anni di
vita. Gli occhi, di un intenso rosso con iridi nere e verticali simili
a quelle dei felini scrutavano con curiosità il terricio, quasi
a volerne scoprire i suoi segreti. I capelli argentei arrivavano alla
base del collo e al momento erano spettinati dal continuo venticiello
birichino che caratterizzava la serata. La sua compagna, che dimostrava
circa 27 anni, le arrivava alle spalle. Dei due era certamente la
più strana e...pericolosa. Completamente vestita di nero, gonna
e parte superiore dell'abito, emanava una certa...malignità
dalla sua figura, una calma ira pronta a sfogarsi spietatamente contro
i folli che avrebbero osato intralciare il suo cammino. Capelli
corti e corvini, quasi a farlo apposta possedeva pure occhi neri e
profondi. Se uno si fosse trovato di notte quella donna, che dai canini
si rivelava esser anch'essa un vampiro, probabilmente avrebbe pensato
di essere al cospetto del nero angelo della morte. Senza rumore, le due
vampire proseguirono nel loro cammino, sparendo nella notte in
direzione della chiesa sconsacrata.
Allora, come vi pare fino ad ora? Gli eventi stanno prendendo una piega
soddisfacente? Chi sono i due nuovi vampiri comparsi sulla scena?
Qual'è il segreto del rosario? Qual'è il retroscena della
vita di Lerian? Questo e altro nei prossimi capitoli!!! MODIFICATO PURE QUESTO CAPITOLO
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