Era
l’ennesima notte che Lauren dormiva sola con il piccolo
Charlie, che era nato da pochi mesi ma purtroppo aveva già
la mamma e il papà separati. Da quando Lauren si era
separata dal marito, a causa dei troppi pensieri e della troppa
agitazione, non riusciva più a dormire, e tutte le sue notti
erano in bianco, fatte di lacrime sue e del suo piccolo
“fiorellino“ come lo chiamava lei.
Qualcuno da
lassù la guardava, quella situazione davvero non la
sopportava più, gli faceva male guardare quella donna
così disperata che non riusciva neanche più a
riposare a causa di un marito sbandato che l’aveva lasciata
con una creatura così piccola. “Eppure io, io le
avevo chiesto di venire con me, le avevo chiesto di farsi amare da me
per sempre … ma lei mi ha risposto di no … e
questa sua risposta mi ha causato tanto dolore, ed ha portata la mia
anima nella solitudine “ pensò Michael da
lassù, poi posò una mano sul suo cuore
“ Batte ancora per lei, non posso amarla come le avevo
promesso, ma posso ancora aiutarla … si io DEVO
aiutarla” impose a se stesso.
Charlie piangeva
forte e Lauren non ce la faceva più, lo teneva tra le
braccia e lo cullava, ma lui niente, piangeva, e proprio non si calmava.
<<
Basta!! BASTA!! >> urlò Lauren :
<< Perché mi stai facendo questo???
Perché?? >> urlò guardando verso
l’alto. Poi posò il piccolo Charlie, che piangeva
più forte, nella sua culla ed andò a sedersi a
tavolino poggiandoci la testa sopra. Chiuse gli occhi e
scoppiò a piangere e ad un tratto sentì un
soffio, un soffio piacevolmente caldo, alzò la testa e si
guardò intorno, non c’era nessuno.
<< Sto pure impazzendo!! >> urlò
piangendo e sbattendo la testa sul tavolo. No, non stava impazzendo,
Michael era lì accanto a lei e le stava accarezzando il
capo, adorava sentire sotto le sue mani quei capelli così
morbidi <>
disse, anche se sapeva che lei non poteva sentirlo. Poi gli mise una
mano sulla fronte << E’ arrivato per te il
momento di riposare, dormirai e ti riposerai e domani sarai felice con
Charlie >> disse ancora Michael mentre sulla fronte della
donna si era formata una piccola stella di luce e lei si stava
addormentando beata. Lauren dormiva, lui la osservò un
po’ e poi si avviò verso la culla dove
c’era il piccolo Charlie che piangeva. Michael lo prese tra
le braccia e lo avvolse con le sue ali, poi alcuni angioletti, che
avevano tra le mani alcuni strumenti musicali, lo raggiunsero e Michael
guardando dolcemente il piccolo incominciò a cantare:
<<
She was there just sitting at the table
thinking now
that things won`t be the same
And would you
like to go with me
And she answered
No ..to me
But I guess I
learned my lesson much too soon >>
Il bambino
cominciò a calmarsi, gli angioletti stavano suonando una
musica celestiale e Michael, angelo luminoso continuò a
cantare dolcemente:
<<
I never thought she ‘Il leave me here forever
But who knows
just what the future brings
And would you
like to go with me
And she answered
No ..to me
But I guess I
learned my lesson much too soon >>
Tre angioletti
dorati incominciarono a fare il girotondo sbattendo le loro grandi e
soffici ali:
<<
Take away this never ending sorrow
Take this lonely
feeling from my soul
If only I knew
airdave.it what things bring tomorrow
She`d be sitting
here beside me
And my heart
would let me go >>
Continuò
Michael accarezzando la testolina del piccolo Charlie, che ormai
sorrideva, accompagnato da due angioletti che suonavano
l’armonica e la chitarra.
<<
I hope to make a change now for the better
never letting
fate to control my soul
And I`m hoping
that my prayers will see
The day that
you`ll come back to me
But I guess I
learned my lesson much too soon
Hmmmmmmmmmmm
>> cantò ancora l’angelo luminoso.
Charlie si era
addormentato sorridendo e Michael lo posò dolcemente nella
sua culla. Poi prese Lauren tra le braccia e la portò sul
suo letto, le accarezzò una guancia e cantò:
<<
Yes I guess I learned my lesson much too soon >> e
volò via nel cielo con tutti gli angioletti che suonavano e
ballavano.
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