Disclaimer: I
personaggi non mi appartengono, sono dei loro rispettivi proprietari.
Questa storia non è scritta a scopo di lucro.
100 Song’s
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SquallXRinoa
– Meteor Shower (Owl City)
Sospirò.
Finalmente era riuscito a diventare un SeeD . Pensò che da
quel momento in poi avrebbe potuto pensare solo a se stesso e alle
missioni a cui avrebbe dovuto prendere parte.
Si sbagliava, oh
quanto si sbagliava: da allora avrebbe dovuto rendere conto anche ai
suoi compagni… e non solo.
Ma ciò
ancora doveva scoprirlo.
Il ballo lo annoiava:
non gli andava di aiutare quella pazza di Selphie con il festival,
né tantomeno mostrare le sue abilità in fatto di
ballo. No, lui doveva essere il soldato perfetto, sempre vigile e senza
debolezze.
“Come ad
esempio la mia incapacità a danzare”
pensò.
Sospirò una
seconda volta e si concesse di alzare un attimo lo sguardo verso il
soffitto, osservando il firmamento attraverso le vetrate.
Una
stella cadente.
Era strano poter
assistere a quel fenomeno in primavera. Forse proprio ciò
poteva rendere quella cometa speciale e il desiderio che avrebbe potuto
esaudire forse avrebbe avuto più possibilità per
avverarsi.
“Che idiota!
Queste sono favole per bambini” si mandò
letteralmente a quel paese e tornò alla realtà
abbassando di nuovo gli occhi sulla pista.
I can
finally see,
Il suo sguardo fu
attirato da qualcuno: una ragazza vestita in un semplice abito beige,
corto e leggero. I capelli neri, illuminati da due ciocche castane, le
cadevano lisci sulle spalle.
Gli occhi non
poté vederli perché, come i suoi qualche istante
prima, anche quelli della ragazza erano rivolti al cielo.
Probabilmente si rese
conto di sentirsi osservata, perché volse subito lo sguardo
verso di lui.
Aveva gli occhi di un
marrone così scuro da sembrare quasi neri. Eppure gli davano
un senso di calore e complicità che mai aveva provato prima.
La ragazza gli sorrise
e puntò l’indice verso il cielo, lasciandolo con
un bel punto interrogativo in testa.
Vedendolo un
po’ confuso la ragazza gli si avvicinò svelta ma
aggraziata, sempre con quel dolce sorriso sulla bocca.
That
you’re right there beside me,
Ed eccola
lì: un attimo prima stavano ballando, un attimo dopo si
ritrovarono coinvolti in qualcosa più grande di loro.
Rinoa, così
aveva scoperto si chiamava la ragazza, lo aveva letteralmente stregato,
provocando in lui ogni volta che la guardava una stana sensazione mista
di benessere ed ansia, e rendendolo pian pano diverso, una persona
migliore.
Rinoa lo stava
cambiando: non era più il lupo solitario che tutti, compreso
lui, conoscevano.
I am not
my own,
For
I have been made new,
Hanno ballato insieme,
hanno combattuto, si sono sostenuti a vicenda.
Lei lo ha sgridato,
gli ha parlato da amica, gli ha parlato da amante.
L’ha vista
felice, triste, spaventata, arrabbiata.
Lei gli ha mostrato
così tanti volti: quello di una ragazza semplice, quello del
capo della resistenza, quello della figlia ribelle, quello della
combattente, quello della bambina capricciosa, quello della strega,
quello della ragazza innamorata…
E lui cosa le aveva
mostrato? Sempre e solo la sua faccia imbronciata, solcata da una
cicatrice trasversale sulla fronte.
Era ora di ripagare il
debito che aveva con lei, ripagarla per averlo cambiato nel profondo e
per aver fatto di lui il suo Cavaliere.
Please
don’t let me go,
I
desperately need you.
Non
l’avrebbe più lasciata, l’aveva salvata
dalle grinfie dei soldati di Esthar e ora era tra le sue braccia:
poteva sentire il corpo della ragazza contro il suo, accarezzarle i
capelli, inebriandosi del loro profumo.
Non
l’avrebbe più lasciata andare.
Ora avrebbe potuto
gridarlo al mondo intero, fregandosene di ciò che gli altri
dicevano di lui: “Ho bisogno di te! Ti prego non
lasciarmi!”
Prima non
l’avrebbe mai ammesso, ma ora poteva dirlo: lui aveva bisogno
di lei, quanto lei di lui.
Erano la Strega e il
suo Cavaliere.
I am not
my own,
For
I have been made new,
Please
don’t let me go,
I
desperately need you.
Rinoa era entrata
nella sua vita in modo quasi prepotente, eppure così calmo.
Proprio come una
stella cadente, lei era caduta nella sua vita, ribaltandola
completamente.
E ora, quella piccola
stella, non riusciva più a lasciarla libera di volare nello
spazio, quello spazio che li aveva uniti definitivamente.
Lei era riuscita a
cambiarlo, era riuscita in qualcosa che nemmeno lui aveva avuto il
coraggio di fare. Se l’avesse persa, sarebbe crollato come un
castello di carte al vento.
Ora aveva davvero
qualcuno a cui rendere conto della propria vita.
Note
dell'autrice:
Scrivo questa raccolta
di cento one-shot per sfizio personale. L'idea ce l'avevo in testa da
un pò ma non mi ero mai decisa a pubblicare qualcosa di
decente prima d'oggi. Spero vi piaccia e che mi seguiate:
cercherò di dare il meglio di me.
Ho voluto iniziare con
questa coppia perchè credo che sia la mia coppia preferita e
del mio videogioco preferito.
L'unico appunto che
vorrei fare è che non ho intenzione di tradurre le canzoni
inglesi (come ptete vedere da questo primo capitolo). Starà
a voi fare l'analisi denotativa (e magari anche connotativa) del testo. I commenti dei lettori sono il cibo degli autori. Grazie
Canzone: Meteor
Shower
Autore: Owl City
Immagine originale:
[link]
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