Freddo.
Ansimava, mentre si guardava intorno. Lo cercava. Cercava il fratello
minore. Cercava Antonio. La cicatrice sulla schiena le faceva un male
assurdo. Ansimò ancora, tesa, e il respiro caldo le si
condensò di
fronte agli occhi. No, non era il momento di fare la femminuccia, di
essere quello che era. Doveva essere forte. Lei ed Heracles avevano
solo quell'occasione per salvare Antonio, per farlo tornare in
sé.
Sospirò una volta e infine si appostò dietro una
statua, che
raffigurava chissà quale santo russo ed attese. Attese
finché non
lo vide. Antonio. Sorrise appena e con la mano sinistra
sguainò la
spada, risalente alla Guerra dei Sette Anni; con la destra invece,
strinse la semiautomatica, quella che portava sempre con sé
da 65
anni, dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Certo, stonava un po'
su quella divisa del 1763, quella divisa con cui aveva abbracciato
per l'ultima volta Matthew, prima di cederlo ad Arthur. Matthew ora
era lì, chissà dove nel monastero insieme ad
Alfred. Aveva
disubbidito alla sua richiesta di restarne fuori e l'aveva seguita,
innamorato perso. Sospirò ancora una volta e uscì
allo scoperto,
fissando Antonio e Gilbert, fianco a fianco e mano nella mano. Con
piacere, quasi, notò che Antonio indossava la sua vecchia
divisa e
il suo cuore sussultò appena. Sollevò di fronte a
sé la pistola e
la spada e chiamò Antonio a gran voce.
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