IlRitornodi-QuandoTmmTiDaAllaTesta
Breve Introduzione
Cosa
succede quando l'ultima domenica delle vacanze di Natale, ti ritrovi a dover
passare il pomeriggio a scrivere due noiosissimi temi storici?
Ecco come
Neko Ichy-chan ha risolto la situazione...
(Io mi
ritengo estranea a tutto ciò... =.=" NdMewLeemoon_sconvolta)
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TEMA N°1
(sulla scia dell'episodio 49):
Un giovane
contadino siciliano decide di unirsi ai garibaldini. Crede nella necessità di
una riforma agraria ed è pronto a combattere contro i borboni e contro i
latifondisti. Suo fratello non è d’accordo con lui e segue l’esercito
borbonico...
°~°
16 maggio
1860
A casa
Ikisatashi, una piccola bettola sperduta nella campagna Siciliana, un giovane
dai capelli scuri e gli occhi color oro stava furiosamente infilando alcune
vivande dentro una sacca.
“Kisshu,
ma cosa stai facendo?” urlò una voce alle sue spalle.
Kisshu si
voltò individuando il fratello Pai, in piedi sulla porta, che si staccava contro
la luce forte del sole che bruciava la campagna circostante.
“Vado in
città, non provare a fermarmi, ormai ho deciso!” rispose sicuro.
“Tu devi
essere pazzo…” mormorò il fratello.
“No, non
sono pazzo! Questa è la volta buona, Pai! Stanno organizzando una rivolta giù in
città e io intendo partecipare. Dobbiamo preparare la strada a quel Garibaldi e
il suo esercito… hanno già sconfitto i Borboni e liberato Calatafimi ieri e
presto arriverà anche qui! Dicono che abbia promesso di eliminare la tassa sulla
farina e di dividere le terre tolte alla chiesa tra noi contadini… capisci che
significa? Quando avremo un pezzo di terra nostro non saremo più costretti a
spaccarci la schiena per dare tutto il nostro raccolto a quel b******o di un
latifondista e a vivere in questa miseria!” spiegò con ardore il giovane.
“Sei un
illuso, Kisshu! Non capisci che sono tutte menzogne, dette solo per convincere
noi contadini ad unirsi alla loro causa… Vengono dal Nord quelli, dal Piemonte,
cosa vuoi che gliene importi se noi abbiamo da mangiare o meno? A loro interessa
solo unificare l’Italia e quando ci saranno riusciti, qui non sarà cambiato
nulla!”
Kisshu si
infilò la sacca a tracolla ed uscì dalla porta, spintonandolo di lato. “Anche se
fosse… io non me ne starò con le mani in mano, come se non stesse accadendo
nulla!”
“Neanch’io me ne starò con le mani in mano…” ribatté freddamente Pai,
trattenendo il fratello per una spalla. “Mi arruolerò nell’esercito regolare e
combatterò per scacciare questi invasori dalla nostra terra. Quello di cui
abbiamo bisogno sono solo leggi più giuste, non di altri oppressori, per giunta
stranieri!”
Kisshu
scansò nervosamente la mano del fratello. “Fa come vuoi, tanto immaginavo
avresti fatto una cosa simile…” tagliò corto, prima di allontanarsi a grandi
passi dall’abitazione.
“Kisshu!”
lo richiamò a gran voce Pai, bloccandolo. “La prossima volta che ci
incontreremo, sai che potrebbe essere da nemici, vero?” gli chiese.
Kisshu si
voltò verso di lui, ghignando. “Tzk! Benissimo… allora, non vedo l’ora che sia
la prossima volta!” gli disse. Quindi se ne andò, scomparendo sotto il sole
rovente del pomeriggio.
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Kisshu, Pai... non siete
credibili come contadini siciliani... vi manca un po' di tintarella... U_U
NdTaruto_che_si_sente_escluso
CMQ nella versione
"scolastica" del tema, Kisshu è diventato Giovanni e Pai è diventato Antonio...
(Oddio... NdKisshu_e_Pai)
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