Titolo: Perdono
Fandom: Spiderman 3 (film)
Avvertimenti: spoiler, triplo drabble
Word count: 334 (FiDiPu)
Note: Scritta per il COW-T di Fiumidiparole, con il
prompt “perdono”.
Perdono
«Non ti chiedo di perdonarmi… voglio solo che tu capisca.
»
È lì, di fronte a te, che ti racconta di quando ha ucciso
tuo zio. Ma tu non riesci ad odiarlo – non puoi.
Quell’uomo stava solo cercando di salvare sua figlia, e
anche se nella vita c’è sempre un’altra scelta possibile (e tutto intorno a te
sembra non voler fare altro che ricordartelo) lui sicuramente credeva di non
averne alcuna. Tu tra tutti sai quanto questo possa portare qualcuno a
sbagliare.
Così, tutto ciò che ti esce dalle labbra è una semplice
ammissione.
«Anch’io ho fatto cose terribili.»
E lui ti guarda, colmo di rimpianto e di accettazione allo
stesso tempo.
«Io non ho scelto di essere così. La sola cosa che mi
resta ora è mia figlia.»
Sapete entrambi che oramai è tutto finito.
«Io ti perdono.»
Tre semplici parole da parte tua, ed il suo corpo svanisce
nell’aria, trasportato dal vento. Questo non è un arrivederci, e sai che in
fondo è meglio così.
Quando vedi Harry riverso a terra, te ne rendi conto:
anche tu hai sbagliato, nei confronti di tante persone. Così tante che fatichi
ad accettarlo.
Ti scusi, ben sapendo che è la tua unica possibilità per
farlo. Vorresti solo che le cose tra voi due si fossero risolte prima.
«Non fa niente Peter. Tu sei mio amico.»
Ed è vero, lo è sempre stato… Solo che per un po’ ve lo
siete scordato. L’importante è essere riusciti a scoprirlo di nuovo, no? Allora
perché fa così dannatamente male?
«Il migliore amico.»
E tutto quello che hai voglia di fare è piangere e urlare,
e una parte di te vorrebbe essere al suo posto, vorrebbe poter scambiare la tua
vita con la sua, perché non è giusto che finisca così, non è giusto che tu debba
vederlo morire.
A cosa ti serve avere il suo perdono, se non potrete mai
più parlarvi, scherzare, camminare assieme in questa lunga strada che è la
vita?
Vorresti avere una risposta, ma non ne hai.
Hai solo l’immenso vuoto che la perdita ti ha lasciato
dentro.