Partecipante
al “The Fours Elements Challenge” con la tabella
Aria (che potete
trovare nella mia pagina personale) e che potete raggiungere
cliccando sul banner qua sotto.
Anche
questa fa parte della serie “Pensieri di un ragazzo
innamorato”
Spero
vi piaccia
*°*
Raccolta
09
Prompt
Atmosfera
*°*
«
Al limite se non ti ricordi i passi muovi le braccia e fai atmosfera,
come fai i concerti!
» *
Ridacchio,
ripensando a quello scemo di Matsumoto che mi prende in giro durante
in programmi.
Per
quanto possa sembrare cattivo quello che ha detto, non me la sono
presa.
Ho
anche io i miei difetti e così come spesso mettiamo in luce
i suoi,
creandogli anche dei disagi, è giusto che a volte sia io
quello che
si fa prendere in giro.
E
comunque, sono uno degli ultimi che si può lamentare.
Ohno
viene sempre continuamente preso di mira da Nino e lui non fa quasi
mai una piega. Non capisco come faccia.
Nino
lo offende.
Ohno
ride e ci scherza su.
Nino
lo maltratta.
Ohno
ride e ci scherza su.
Mah.
Il nostro Riida è un uomo veramente strano. Ma quello che
pensavo
anni fa, quando scrissi la lettera al 24h è lo stesso che
penso
anche adesso.
E'
anche grazie a lui se siamo diventato gli Arashi che siamo adesso.
Lui con la sua pacatezza, con le sue manie e la sua disperata ricerca
di solitudine che per colpa di noi altri quattro non riesce mai a
trovare, ha contribuito a creare quelli che adesso si possono
chiamare “Arashi”.
E
si ritrova, più spesso di quanto lui vorrebbe, a fare da
mediatore
nelle nostre più accese discussioni per i motivi
più inutili e
futili.
Rischiando
a volte di essere frainteso. Anzi, spesso.
Quindi
io non mi lamento quasi mai per quello che gli altri mi dicono. Mi
piace, comunque, essere al centro dei loro pensieri.
Per
qualunque motivo.
So
che scherzano e che lo dicono per farsi qualche risata tutti insieme.
Amo
il mio gruppo, amo tutti quanti gli Arashi perché loro sono
diventati la mia famiglia, il motivo per il quale lavoro, per il
quale sono andato via presto di casa, per il quale mi sento
così
bene tutte le mattine, anche se mi sveglio agli orari più
improponibili per fare le così più impensabili.
Sho
entra nel salotto, interrompendo il flusso dei miei pensieri. Deve
essere appena tornato dalle lezioni all'università. Sembra
seriamente stravolto.
«
Masaki, ancora sveglio? » mi chiede stupito.
Gli
sorrido.
«
Si. Ti stavo aspettando. Volevo darti di persona la buonanotte.
»
Mi
sorride anche lui, dolcemente. Butta lo zaino a terra e si siede al
mio fianco, abbracciandomi.
«
Ti amo. » mormora piano al mio orecchio.
Si.
Amo
il mio lavoro.
Quel lavoro che mi ha permesso di incontrare un
uomo stupendo come Sho. E che mi ha permesso di avviare questa
relazione con lui, fra alti e bassi, fra stanchezza e
felicità.
«
Ti amo anche io Sho. »
Fine
*
La frase è ripresa dalla puntata di Himitsu no Arashi chan
del
22.07. 2010
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