Partecipante
al “The Fours Elements Challenge” con la tabella
Aria (che potete
trovare nella mia pagina personale) e che potete raggiungere
cliccando sul banner qua sotto.
Anche
questa fa parte della serie “Pensieri di un ragazzo
innamorato”
Spero
vi piaccia
*°*
Raccolta
10
Prompt
Condensa
*°*
Sbuffo
sfogliando l'ennesimo libro di testo.
Questa
materia è veramente incomprensibile. Questa è una
di quelle cose
che mi fa rimpiangere la decisione di aver scelto Economia come
facoltà all'università.
Lo
chiudo di scatto, decidendo che ormai è troppo tardi per
continuare
a studiare.
Guardo
l'orologio. Sono le quattro del mattino. Fra due ore quell'aggeggio
diabolico chiamato “sveglia” dovrebbe suonare per
svegliarci.
Dobbiamo
andare a registrare un'altra di quelle diaboliche puntate del
Mannequin Five in qualche super enorme centro commerciale di infiniti
negozi che nessuno sano di mente riuscirà mai a guardare
tutti.
La
sola idea mi atterrisce. Eppure non è che abbia molta
scelta.
Devo.
Semplicemente,
è il mio lavoro. E come tutti i lavori, bisogna alzarsi e
andare a
lavoro anche in quei giorni in cui non si vorrebbe fare altro che
dormire o stare semplicemente con gli amici o a coccolare il proprio
fidanzato.
Sistemo
i libri su un lato del tavolo. Vedremo se stasera, ormai, le cose
miglioreranno per questa stupida materia.
E
per la mia laurea, ovviamente.
Esco
un attimo sul terrazzo, afferrando nervosamente il pacchetto di
sigarette. Avevo promesso che avrei smesso di fumare. Ma non ci
riesco. E' più forte di me.
L'aria
fredda della notte mi sveglia almeno un po'. Il fumo della sigaretta
svanisce trasportata dal vento notturno.
Incrocio
le braccia nude sulla ringhiera di protezione. La condensa della
notte che ricopre il freddo ferro della ringhiera, mi bagna la pelle.
La
porta scorrevole si apre lentamente, con un sibilo quasi
impercettibile, ma nel silenzio della notte sembra un urlo
assordante.
Mi
volto e Masaki, con il suo pigiama largo con i panda disegnati sopra
mentre si stropiccia un occhio assonnato e sbadiglia.
«
Sei ancora sveglio. » mormora « E stai fumando.
» commenta
appoggiandosi allo stipite della porta.
«
Ho finito ora di studiare. Sono un po' nervoso. L'esame e il primo
concerto estivo sono vicinissimi. »
Lui
mi sorride, dolcemente. Si avvicina a me, abbracciandomi.
«
Sono sicuro che andrà tutto bene. » sussurra con
la voce impastata
dal sonno.
«
Certamente. Come può un Keio Boy fallire scusa? »
Ridacchiamo.
Masaki sbadiglia ancora.
«
Andiamo a letto. » mormoro « Fra poco ci dobbiamo
svegliare. »
«
Ahhhhh! Non voglio andare al centro commerciale! » si lamenta
mentre
mi chiudo la porta scorrevole alle spalle.
Rido,
ancora.
«
Forza e coraggio. Prima andiamo, prima finisce. »
Annuisce,
lentamente.
Masaki
si addormenta ancora prima di toccare il cuscino del futun con la
testa. Sorrido, coprendolo con la coperta.
Mi
sdraio accanto a lui e, più tranquillo di prima, mi
addormento.
Fine
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