221B Baker Street

di free
(/viewuser.php?uid=8543)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Avvertenze: i personaggi non sono miei ma appartengono ai rispettivi proprietari, dal creatore dei personaggi, Arthur Conan Doyle, agli ideatori di questa splendida serie, Mark Gatiss e Steven Moffat. Questa fanfiction non è scritta a scopo di lucro.


Nota introduttiva: volevo solo dire che entrare in una nuova sezione è come andare ad una festa in ritardo e per di più senza conoscere nessuno, quindi sì, l'ansia è tanta.
Buona lettura a tutti!


Risveglio

Per il mio compagno di fanfiction Arkadio,
per il suo quarto di secolo,
perché mi ha fatto scoprire questa serie,
perché ogni tanto deve sopportarmi,
grazie.


John si alzò, nonostante il sonno che sentiva addosso, passò in bagno, uscì dopo alcuni minuti e cercò di stirare con le mani il pigiama acciaccato prima di scendere le scale. Appena entrato in cucina vide Sherlock, di fronte a una tazza di tè quasi vuota, intento a leggere il giornale.
Le prime volte a Baker Street, John aveva dormito meno ore del solito e quando si svegliava trovava  sempre il suo coinquilino vestito di tutto punto già impegnato a pensare con o senza violino oppure indaffarato in qualche esperimento con bulbi oculari o parti di corpi umani non ben identificate.
Un giorno al dottore era baluginata in testa l'idea che il suo coinquilino fosse un vampiro visto che non l'aveva mai visto dormire o riposare. Dandosi dell'idiota immediatamente dopo aver pensato quell'assurda e impossibile ipotesi, non si era più chiesto se, quando e quanto dormiva Sherlock, però col passare dei giorni aveva scoperto che dormiva, non molte ore per notte, però lo faceva.
Il dottore aveva concluso in breve tempo che dormire non era da annoverarsi tra le sue attività preferite.
John prese del caffè, si appoggiò sul piano da  lavoro della cucina e scrutò Sherlock con gli occhi ancora fissi sul quotidiano, constatò che durante tutto quel tempo trascorso a vivere insieme, non l'aveva mai visto con un riccio fuori posto o con il segno del cuscino sul viso e ricordò a se stesso che raramente il suo coinquilino si era alzato dopo di lui. Inoltre John aveva notato che quando Sherlock dormiva poco era in forma smagliante più del solito.
Come se potesse ascoltare i suoi pensieri Sherlock lo guardò da sopra il giornale.
«Buongiorno.» disse il suo coinquilino inchiodandolo con lo sguardo.
John piegò la testa a sinistra e dopo un sorriso storto ricambiò il saluto.
Sì, Sherlock era impeccabile anche di primo mattino in pigiama, vestaglia e pantofole: niente di lui faceva mai una piega.

Fine

Bene, è passata la paura. ^^
Spero che come mia prima apparizione sia andata bene.
Questa sarà la prima di una corta/media/lunga serie, non lo so, un'altra è già pronta, ma non sono ancora convinta del risultato.
Ringrazio tutti coloro che hanno letto e che recensiranno, un pensiero speciale va a quest'ultima categoria.

Campagna pro-recensioni promossa dalla sottoscritta e il suo odio verso i social network:
Dona l'1% del tempo che spendi sui social network per recensire!

Alla prossima!
free




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=665243