The Long Goodbye

di _Breath
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Buio, freddo, dolore.
 Silenzio.
Un terribile fischio alle orecchie che fa accapponare la pelle in tanti piccoli brividi.
 Pelle d’oca.
Molly si stringe le mani intorno ai fianchi come a voler soffocare il suo dolore tra quelle braccia.
Si morde le labbra e chiude gli occhi per non vedere quello spettacolo cruciale per il suo povero cuore di madre innamorata.
Lei sa che non ce la può fare.
Suo figlio è morto sotto il suo sguardo, tra quelle mura che l’avevano vista adolescente e che  lo  avevano cresciuto.
Vorrebbe abbracciarlo, baciarlo, sollevarlo al cielo e chiedere il perché di quell’ingiustizia.
Ripensa alle accuse che gli aveva rivolto, all’allegria immensa che gli aveva sempre negato e ai rimproveri che ne erano seguiti.
Patirebbe mille dei suoi scherzi per poterlo riavere almeno un altro secondo accanto, ma non può. La giostra della  vita di Fred si è fermata, oramai.
Disperata   da quella  consapevolezza gira la testa verso destra posando il mento sulla spalla per non vedere e farsi meno male.
 
168.
 
 
Arthur allunga una mano avanti a se come per voler constatare  veramente  se davanti a lui ci sia realmente quel corpo tanto amato.
Quel sorriso che a volte aveva contagiato e riempito le sue giornate di colori vivaci e spensierati.
Quel candido viso lentigginoso che da bambino si illuminava di sole solamente quando lo vedeva.
“Papà, sei tornato!”, diceva e poi immancabilmente arrivava uno scherzo.
Una piccola burla che progettava con il gemello, con cura, con amore.
La sua stupenda natura selvaggia.
 Arthur si china a terra e raccoglie una mano  cadaverica e priva di vita, baciandola tra le dita.
In quel momento si accorge che i ricordi sono l’unica cosa che lo possono aiutare a non cadere nel baratro della disperazione.
Una lacrima scende a bagnargli le labbra e sorride raccogliendola con la lingua.
“Papà,sei tornato!”
Il gioco sarcastico della vita volle che padre e figlio fossero per sempre lontani; il ritorno dell’uno costò  la partenza dell’altro…
 
158.

 

Allora, salve a tutti. 
Ieri sera, prima di uscire, mi sono messa davanti al pc con una canzone tristissima nelle cuffie mentre l'immagine di Fred si faceva sempre più nitida nella mia mente ed è nato questo.
Vi spiego.
Vorrei fare una raccolta di Drabble dove cerco- cerco, lo dico- di scrivere i sentimenti della famiglia Weasley alla vista del corpo di Lui.
Spero di fare qualcosa di  almeno decente.
Non ho mai scritto una Drabble,  mai.
 Non ci sono mai riuscita.
 
Non so cosa dire se non tantissime, mille scusa per quello che  sicuramente  scriverò: ho l'impressione che non sarà nulla di bello xD 
Se non piacerà cancellerò e  abbandonando l'idea; grazie a tutti
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Grazie J.K.Rowling <3 Per chi volesse conoscermi o anche solamente dirmi che faccio schifo, vi dico che ho creato un profilo di FB:
Manu Breath




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