Déclaration
d'amour sous les étoiles
Erano
già passati
cinque giorni da quando erano naufragati su quell’isola tropicale
deserta, e
dire che all’inizio doveva essere una rilassante crociera per
festeggiare
l’inizio dell’estate e la fine dei loro primi tre mesi di studio in
Francia.
Ichigo non ricordava bene la notte del
naufragio.
Se ci ripensava le tornavano in mente solo le urla degli altri
passeggi, la
folle corsa verso le scialuppe di salvataggio e infine due forti
braccia che la
stringevano prima che un’onda molto alta li coprisse completamente; e
poi solo
il buio, finché non aveva sentito Vanilla chiamarla a gran voce.
Chiuse gli
occhi abbandonandosi ai ricordi di quella mattina:
Inizio flashback
-Ichigo, svegliati!- sussurrò
Vanilla disperata,
gli occhi umidi segno che era vicina a una crisi di pianto.
Ichigo aprì gli occhi –
Vanilla...- sussurrò
sedendosi lentamente –Dove siamo? L’ultima cosa che ricordo è
che la nave stava
affondando.-
Lo spirito guardò l’amica
sorridendo tra le
lacrime e si buttò letteralmente tra le sue braccia.
-Per fortuna stai bene, ho avuto tanta
paura!-
mormorò tra le lacrime stringendosi forte alla castana.
-Tranquilla, adesso è tutto a
posto.- la rassicurò
dolcemente.
-Kashino... Kashino ti prego svegliati!-
urlò
Chocolat attirando l’attenzione delle due che si voltarono e la videro
intenta
a cercare di risvegliare il biondo.
Il cuore di Ichigo perse un battito nel
vedere
l’amico privo di conoscenza; si alzò velocemente raggiungendolo
e
inginocchiandosi al suo fianco.
-Non si sveglia.- sussurrò
Chocolat debolmente,
aveva gli occhi lucidi e anche se tentava di non darlo a vedere la
presenza di
Ichigo la rassicurava almeno un po’.
La ragazza annuì, cercando di
sorridere, ma le
uscì solo una smorfia. Poi sollevò delicatamente il
ragazzo facendogli poggiare
la testa sul suo petto.
- Kashino... svegliati.- lo
chiamò scuotendolo
lentamente; ripete l’azione più volte ma non ci riuscì.
Calde lacrime
iniziarono a scendere dai suoi occhi mentre una profonda angoscia si
faceva
largo nel suo cuore: lui non poteva lasciarla, come avrebbe fatto senza
il suo
sadico Kashino? Era sempre stato al suo fianco e, nonostante i vari
litigi e i
frequenti rimproveri, le era stato sempre vicino aiutandola a
migliorare e
proteggendola sempre.
Mentre Ichigo piangeva, una delle sue
lacrime cadde
sul volto del biondo che, come in una favola, aprì gli occhi.
-Amano....- sussurrò allungando
istintivamente la
mano per asciugarle le lacrime.
-Kashino....- mormorò Ichigo
arrossendo quando la
mano del ragazzo sfiorò la sua guancia in una delicata carezza,
e sorrise
mentre il suo cuore si riempiva di gioia e il suo animo ritornava
sereno.
Fine flashback
Arrossì ricordando quel
bellissimo momento che
purtroppo era durato pochissimo; pochi instanti dopo infatti erano
stati
raggiunti da Andou e Hanabusa e, manco a dirlo, quella dolce atmosfera
era
sparita nel nulla.
Sospirò: quella notte non
riusciva proprio a
dormire. Così decise di fare una passeggiata sotto le stelle.
Uscì dalla capanna in cui
dormivano in punta di
piedi per non svegliare i ragazzi e si diresse verso la spiaggia.
Passeggiò in
silenzio lungo la riva finché in lontananza intravide la figura
di Kashino
seduto sulla sabbia, con gli occhi fissi sul mare.
-Com’ è bello!-
pensò arrossendo, il cuore
le batteva a mille mentre lo osservava. L’argentea luce della luna lo
illuminava facendo risplendere i morbidi -o almeno pensava che lo
fossero, non
aveva mai avuto l’occasione di toccarli- capelli biondi del ragazzo e,
per un
istante, le sembrò di vedere il Kashino angelo che aveva visto
per la prima
volta durante quella fredda mattina nell’aula di cottura della St.
Marie.
Deglutì arrossendo per colpa di
quel dolce ricordo
e poi si diresse verso il biondo.
-Non riesci a dormire? -
Annuì mentre si voltava a
guardarla, anche se non
ne aveva bisogno: avrebbe riconosciuto la sua voce tra mille, era la
sola in
grado di fargli battere il cuore a mille.
-Sono sicuro che prima o poi
passerà una nave.-
-Se non ti riposi abbastanza prima o poi
crollerai!- lo ribeccò la castana usando le sue stesse parole.
Si sedette
accanto a lui osservando il cielo stellato, non aveva mai visto tante
stelle
tutte insieme.
-Sono davvero belle le stelle, è
molto romantico.-
aggiunse dopo qualche istante di silenzio.
Kashino annuì; aveva a malapena
ascoltato le
parole della ragazza, troppo preso da quell’atmosfera strana ma
piacevole: era
tutto così romantico, il momento perfetto per una dichiarazione
d’amore. Doveva
solo trovare il coraggio di rivelarle i suoi sentimenti.
-Coraggio, è il momento
perfetto, nessuno
t’interromperà! O vuoi che Hanabusa, o peggio quel cascamorto di
Rick, te la
portino via?- lo rimproverò una voce identica a quella di
Chocolat, il suo
spirito dei dolci.
-Amano, anche se siamo bloccati su
questa isola
io…- iniziò non senza un po’ d’imbarazzo.
Ichigo si voltò attenta, in quel
momento nei suoi
occhi si poteva leggere tanta curiosità e anche un pizzico di
speranza. –Tu…-
lo incoraggiò la giovane. Una parte di lei, quella più
romantica e sognatrice,
desiderava che Kashino si dichiarasse; l’altra parte, quella più
razionale, le
diceva che non doveva illudersi: un ragazzo ingamba come Kashino non si
sarebbe
mai interessato a una ragazza goffa, imbranata e capace di combinare
solo guai
come lei.
Il biondo s’incantò a osservare
quegli splendidi
occhi color del cioccolato che tanto amava. Amano Ichigo era
completamente
diversa da tutte le ragazze che aveva conosciuto sino a quel momento:
lei era
semplice, dolce e soprattutto non si fermava alle apparenze. Aveva
sempre una
parola gentile per tutti, anche per chi non lo meritava.
-Forza Makoto! Se non lo fai ora te
ne pentirai
per tutta la vita!- s’incoraggiò riaprendo gli occhi e
trovando il viso di
Ichigo a pochi centimetri dal suo. La ragazza aveva notato che il volto
dell’amico era rosso, così si era spostata sulle ginocchia.
-Stai bene Kashino?- gli domandò
mentre il viso
del biondo diventava dello stesso colore di una fragola matura –Sei
tutto
rosso, non e che hai la febbre?- aggiunse ingenuamente.
Kashino sentiva la gola secca, voleva
dirle
qualcosa ma non ci riuscì. Ichigo perse l’equilibrio, e cadde
sul biondo. Le
loro labbra si toccarono in un dolce bacio accidentale.
Si fissarono negli occhi, senza sapere
cosa fare.
Entrambi avevano paura della reazione dell'altro e non osavano
muoversi, finché
Kashino agì d’istinto mettendo da parte i dubbi e le paure.
Chiuse gli occhi e
abbracciò la ragazza stringendola a sé.
Dopo qualche secondo di stupore Ichigo
rispose al
bacio, accarezzando i morbidi capelli d’oro del ragazzo che amava.
All’inizio
il bacio fu lento e piuttosto impacciato -in fondo era il primo per
entrambi-
ma pian piano si lasciarono guidare dall’istinto e il bacio divenne
più
naturale; lei dischiuse leggermente le labbra permettendo alla lingua
del
biondo di entrare in contatto con la sua.
Si staccarono dopo pochi minuti o forse
ore
-nessuno dei due avrebbe saputo dirlo- ma non si allontanarono.
Le loro fronti rimasero a contatto,
erano talmente
vicini che potevano sentire l’uno il respiro affannato dell’altro sulla
propria
pelle. I loro sguardi erano incatenati tra loro come se fossero vittime
di un
incantesimo.
Nessuno dei due osava parlare per paura
di
interrompere quel magico momento d’amore con delle inutili parole,
l’unico
rumore che si sentiva era quello delle onde che dolcemente
s’infrangevano sulla
sabbia dorata.
-Am…- iniziò il biondo
interrompendosi subito,
vittima di un ripensamento –Ichigo.- disse invece pronunciando per la
prima
volta il nome della castana.
-Detto da lui, il mio nome ha un
suono
bellissimo.- non poté fare a meno di pensare l’aspirante
pasticciera, con
il cuore che le batteva a mille, quasi volesse uscirle dal petto.
-Ti amo!- esclamò con il volto in
fiamme, mentre
chiudeva gli occhi spaventato dalla possibile reazione della ragazza.
Si
aspettava un urlo oppure uno schiaffo ma non sentì nulla.
Riaprì gli occhi e la prima cosa
che vide fu il
sorriso di Ichigo, un sorriso di pura gioia che andava da un orecchio
all’altro
e che si trasmetteva agli occhi i quali brillavano più delle
stelle.
Ichigo non credeva alle sue orecchie:
Kashino la
amava. Neanche nei suoi sogni più profondi avrebbe mai
immaginato che il biondo
ricambiasse i suoi sentimenti.
-Anch’io ti amo Makoto.- sussurrò
con voce flebile
ma decisa. Nel sentire quelle parole il volto del biondo
s’illuminò grazie a un
meraviglioso sorriso che nasceva dal profondo del cuore, un sorriso
colmo
d’amore solo per la sua splendida Ichigo.
Si ribaciarono diverse volte e dopo
rimasero a
guardare le stelle senza parlare, si erano già detti tutto il
necessario.
Rimasero abbracciati sotto le stelle
finché Makoto
non sentì il respiro della ragazza farsi più pesante,
abbassò lo sguardo e la
vide dormire accoccolata sul suo petto; la prese in braccio stupendosi
di
quanto fosse leggera.
-Makoto…- sussurrò nel sonno
mentre si rannicchiava
contro il petto del fidanzato, che sorrise.
***
Il giorno dopo…
Quando Hanabusa, Andou e i quattro
spiriti dei
dolci si risvegliarono, trovarono i loro amici Kashino Makoto e Amano
Ichigo
che dormivano abbracciati: lei usava il suo petto come cuscino mentre
le
braccia del biondo le circondavano dolcemente la vita in un abbraccio
allo
stesso tempo protettivo e possessivo.
Si guardarono stupiti chiedendosi cosa
fosse
successo quella notte. Non sapevano che il dolce dell’amore era stato
appena
servito durante un romantico pic-nic sotto le stelle.
FINE
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