tsunamuore
La
ricorda ancora distintamente, la sensazione che si provava facendo la
pipì a letto.
Quel sentirsi zuppi,
umidicci, quel disagio che lentamente si propagava per tutto il corpo,
finché non c'era un solo muscolo che non si fosse teso per
il fastidio.
Quel calore che si
trasformava in brividi di freddo lasciandolo immobile e tremante sotto
le coperte, pensando a come avrebbe dovuto spiegarlo a sua madre.
Anche ora, Tsuna se lo
chiede.
Ma non è
solo di sua madre che si deve preoccupare. La sua famiglia si
è decisamente allargata, da quel giorno.
E non è
più urina, il liquido di cui lentamente si
impregna, in cui lentamente affoga. Non è qualcosa che
può andare via al primo lavaggio. E neanche al secondo, al
terzo, al quarto.
Non andrà
via, mai più.
Il calore non dura che
un istante, così intenso da bruciare. E poi, solo il gelo a
divorarne le carni traviate dal dolore.
Ogni fibra del suo
corpo urla, ma lui rimane muto. Non può permettersi di
gridare, non deve.
Non vuole farlo. Non sarebbe giusto... nei loro confronti.
Sa quale potere possiede la sua voce in questo momento, nonostante debba essere più debole che in altre occasioni.
Sa quanti specchi potrebbe infrangere con una sola parola. Sa quanti
cuori potrebbe spezzare, semplicemente sussurrando bisbigli inudibili.
Tutto
ciò che gli resta da fare, è un tenue sorriso.
Scusatemi,
ragazzi... non ce l'ho fatta.
Chiude
gli occhi, Tsuna, sperando che nessuno si arrabbi troppo con lui per
essersi fatto addosso un'altra volta.
E' contento,
però.
Perché
sa che sarà l'ultima. E nessuno dovrà
preoccuparsi di cambiare le lenzuola.
Avevo bisogno
di scrivere una cosa del genere.
Ne avevo un grandissimo
bisogno. Non so quanto possa essere accettabile, ma un parere
è sempre gradito.
Ti vogliamo bene, Sawada
Tsunayoshi. ♥
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