Anima n. 1: Giselle

di Nerida R Black
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Ragazza N. 1: Gieselle




Complimenti, Giselle.

Di nuovo sola.

Di nuovo, ancora, sempre...

Sola.


Oh, non dire che non ti avevo avvisato... lo sapevi, lo sapevamo entrambi molto bene!

L'amore uccide, Giselle.

Eppure eri stata così brava... l'avevi combattuto, respinto, soppresso totalmente! Ne eri diventata immune, avevi creato da sola il tuo vaccino... e allora perché hai eseguito l'operazione inversa?

Perché hai annullato il condizionamento ipnotico?

Lo sai che sarà molto più difficile adesso...

Ti prego, dimmi...

quante ragioni hai per odiarlo?

Non così tante, non è vero? Non quante vorresti...

Ha tradito la tua fiducia, certo. Il tuo amore. Avrebbe molto volentieri violato il tuo corpo.

Ha violato la tua anima, di sicuro.

E adesso cosa pensi di fare? Cercherai vendetta? Cercherai sollievo nell'infliggergli un dolore pari a quello che stai provando?

Ma ce la farai, Giselle?

Io ti ho insegnato bene, ma tu non sei mai stata un'allieva disciplinata.

È questa la sfortuna di dover trovare accoliti tra i babbani.

Ti danno così poche soddisfazioni, sempre legati da Legge e Morale...

ma nonostante ciò sei sempre stata così promettente!
Sono certo sceglierai la cosa giusta, quella migliore per te.

E tu sai di cosa sto parlando.

Forza.

Indovina.”



mio Signore... no... lo sapete che non potrei mai.”


Giselle, così mi deludi. Ti ho detto di indovinare, non di dirmi se ce la farai o no. Quindi parla.”


io... lo devo distruggere. Psicologicamente. Emotivamente. Si innamorerà di me. Lo farò innamorare di me. Non importa come, mio Signore. Ma ho piena fiducia nelle mie capacità.”


Brava. Inizi a vederci chiaro. E poi? Una volta fatto ammalare, cosa farai?”


Innamorare, mio Signore”


E' la stessa cosa. Va' avanti.”


Gli mostrerò la realtà. Gli farò vedere che cosa è. Una nullità. Uno sciocco. Lui non ha capito che è l'amore la vera fonte di tutto il dolore del mondo. È un povero e miserabile essere che crede di sapere tutto. Ma in realtà scoprirà che una cosa non la conosceva di sicuro: il dolore.”


Ottimo. Ma scusami... se si innamorerà di te, non è che ricadrai nell'Errore?”


No, mio Signore. Non lo permetterò. Praticherò di nuovo l'autoipnosi. Eliminerò i ricordi dei momenti belli passati con lui. Mi resteranno solo gli aspetti negativi della nostra relazione. Ed il dolore.

Vincerò io, mio Signore. E Voi sarete fiero di me.”


*Cara ragazza... lo sono già.*







Saaaalve... incredibilmente eccomi con uno scritto in prosa! L'ho ritrovato oggi dopo tanto tempo in una cartella dimenticata e mi dispiaceva davvero lasciarlo lì.

Credo di dover fare alcune precisazioni: il testo è ambientato in un universo alternativo, dove un frammento di anima di Lord Voldemort sopravvive rilegato in un horcrux e confinato nel mondo dei babbani.

Ho riflettuto molto in passato su questa possibilità, e ho pensato che nell'impossibilità di riottenere in fretta la sua magia il Signore Oscuro avrebbe volentieri passato il suo tempo a corrodere anime babbane, traendo da lì il suo nutrimento.

Questa ficcy ne è un esempio.


Se avete letto fino a questa nota e siete arrivati fin qui, mi lascereste per favore un commentino?





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