Salve miei dolcissimi lettori ^^
Eccomi con l’epilogo, spero vivamente di non
deludere nessuno, però per i commenti ci vediamo alla fine ora mi limito solo a
dirvi: buona lettura.
Quanto è
vuoto questo cielo.
Il sole
fa male agli occhi, qualcuno dice che fa caldo ma faccio fatica ad accorgermene
da quando ho dimenticato il significato della parola “calore”, però ci credo,
le persone vanno in giro con gli occhiali da sole e completamente sbracciate,
sembrano godersi le giornate.
Io invece
resto chiuso in questa casa e giuro che non me ne importa nulla di cosa ci
possa essere ad aspettarmi fuori da queste quattro mura perché ormai la vita
non ha più senso.
Molto
spesso la vita delude, delude in modi che nemmeno saresti riuscito ad
immaginare, è che prima ti mette di fronte ai tuoi errori, poi fa in modo che
tu possa farne ammenda. Pone una persona sul tuo cammino che ti illumini le
giornate, come quando sei convinto di vivere bene al buio solo perché ancora
non hai conosciuto la luce del sole, e te la strappa via, esattamente come te
l’ha posta davanti, senza un preciso motivo apparente.
Ormai non
ho più lacrime e non riesco ancora a trovare un senso a tutto questo.
Lei
sapeva ridere.
Sapeva
apprezzare la vita in ogni sua piccola sfumatura, sapeva meravigliarsi del
canto degli uccellini nelle mattine di primavera e di quanto fosse
straordinaria la natura a saper rinascere sempre nel momento giusto. Riusciva a
percepire gli odori nascosti nell’aria solo perché adorava prestarvi attenzione
e di sera, quando faceva freddo, si stringeva al mio corpo donandomi quel
calore che ora non riesco più a provare e mi maledico pensando a quante volte
mi sono chiesto perché lo facesse e perché il mio cuore perdesse un battito
ogni volta che sentivo il suo così straordinariamente vicino.
Mi
maledico per aver perso tempo a voler fingere di essere un duro invece di
capire cosa stava succedendo e di accettarlo. Quando mi sono reso conto di
amarla era già troppo tardi ed è stata la vita a ricordarmelo forzando la mano
al destino che aveva già deciso per noi.
Questo
posto mi ricorda lei, ogni singolo oggetto mi riporta alla memoria il suo
splendido viso, non ce la faccio ad andare avanti in questo modo, che senso ha
continuare a vivere?
Questo
non è vivere.
Con una
fitta allo stomaco mi tornano alla mente le sue parole “Come fai a chiamarla
vita? Alzarsi al mattino, andare avanti solo per inerzia, consapevole che la
giornata sarà uguale a quella prima e a quella prima ancora. Non ha senso, non
c’è movimento, non c’è novità, non c’è da meravigliarsi né da stupirsi. Questo
è sopravvivere. Io voglio solo insegnarti come si fa a vivere”
E credo
proprio che ci sia riuscita ad insegnarmelo.
Do
un’ultima occhiata alle pareti chiare di questa stanza e decido di fare l’unica
cosa che potrebbe davvero renderla felice, dovunque sia ora, qualunque siano i
suoi pensieri, le sue paure, i suoi tormenti, Per avermi lasciato da solo con
un sentimento indomabile, difficile da gestire persino in due.
Mi alzo
in fretta ed esco fuori da quella porta che ha rappresentato l’unica via di
fuga alla prigione di dolore che mi ero costruito da solo e la prima ventata di
aria calda estiva fa nascere una serie di brividi sulla mia pelle che mi
riportano a sensazioni che avevo iniziato a dimenticare.
Il cielo
è azzurro lì su, me ne ero accorto? No, mi sembrava solo assurdamente vuoto.
Le
persone si sorridono e camminano spensierate, me ne ero accorto? No, mi
sembravano solo espressioni false di una vita che non conosce gioia.
Il sole
risplende e gli uccellini cantano, me ne ero accorto? No, ero troppo occupato a
cercare di ricordare quanto lei amasse la vita prima di rendermi conto che mi
ha insegnato ad amarla a mia volta.
Sento le
lacrime pungere i miei occhi e non so esattamente per quale strana emozione
stiano cercando di fuoriuscire dalle mie iridi chiare, so solo che cercare di
trattenerle non servirebbe davvero a nulla.
Io la amo
e non so per quanto ancora continuerò a farlo, forse per tutta la vita, perché
in fondo è stata l’unica ad insegnarmi a pronunciare di nuovo e senza timore la
parola “sentimento”, l’unica a capire davvero cosa ci fosse da abbattere in
quella vita insensata che continuavo a condurre…abbattere per ricostruire…
Incrocio
il viso di mio fratello a pochi passi da me e la sua espressione mi fa capire
quanto è sorpreso e come non si aspettasse di trovarmi qui fuori, per strada,
intento a guardarmi intorno mentre le lacrime mi rigano il viso, restiamo a
fissarci per qualche minuto, poi lui mi raggiunge con pochi passi e ci
abbracciamo, non riesco ad evitare di scoppiare a piangere, perché il mio cuore
ormai non regge più l’emozione.
Ma una
cosa possa affermarla con sicurezza, non sono lacrime di dolore, sono lacrime
di gioia, perché in questo preciso istante ho capito che non c’è bugia più
grande che credere di averla persa per sempre, lei è qui, tra le sfumature di
quel cielo azzurro, tra i raggi del sole, tra il canto degli uccelli, tra il
verde degli alberi.
Io non ti
perderò mai, solo grazie di avermi dato il permesso di far parte della tua vita.
Grazie di
avermi dato il permesso di amarti…
L’applauso scatta inaspettato mentre l’eco delle ultima frase
è ancora percepibile nella grande sala cinematografica, per un attimo resto
senza parole , poi sorrido soddisfatto. David al mio fianco mi da una piccola
gomitata per attirare la mia attenzione e mi sorride grato, fino ad ora non mi
ero reso conto di che lavoro splendido avesse fatto con il montaggio delle
scene del film, con le musiche che ha scelto, è stato tutto davvero molto
suggestivo.
“Sei stato bravissimo” gli sussurro all’orecchio mentre
cominciamo ad alzarci per ringraziare tutti coloro che continuano con gli
applausi a questa premier del film “evento” dell’anno.
“Siete stati voi ad essere bravi, sapevo di aver fatto
un’ottima scelta fin dall’inizio. Questo applauso è anche per voi!” esclama lui
rivolgendosi agli attori e applaudendo insieme alla grande folla che continua
imperterrita, una serie di brividi mi attraversano il corpo, l’emozione è
sempre molto forte.
Faccio un inchino elegante al pubblico e poi applaudisco in
direzione di David che a mio parere si merita tutto il successo che sta avendo
questo film, con un misto di curiosità e paura, faccio scivolare lo sguardo su
Rose, seduta al fianco del regista dall’altro lato, guarda il pubblico con gli
occhi colmi di lacrime, minacciando di rovinare il meraviglioso trucco che
hanno scelto di farle sfoggiare per questo importantissima serata, sorrido di
tenerezza, deve essere davvero un’emozione grandissima per lei vedersi
applaudita in questo modo, passo oltre Dave e la raggiungo intrecciando la sua
mano nella mia, lei mi lancia un’occhiata sorpresa, poi si scioglie in un
sorriso.
“Complimenti per l’interpretazione, signora Leto” le sussurro
all’orecchio e lei arrossisce.
“Complimenti anche a lei” ricambia sorridendo, se è possibile,
ancora di più e abbracciandomi mentre il
pubblico in sala continua con gli applausi e David comincia a lasciarsi andare
alle lacrime di soddisfazione, molto probabilmente non si aspettava questo
successo, in verità nessuno si aspettava che saremmo riusciti a portare a
termine le riprese di questo film, non quando tutti abbiamo avuto seriamente
paura che Rose potesse non farcela.
Ancora oggi a distanza di mesi dall’operazione ho bisogno di
toccarla per accertarmi che sia ancora qui, viva e in salute, per quanto il suo
corpo debole possa permetterlo.
Con l’eleganza che mi sono sempre vantato di possedere, le
faccio il baciamano posando le mie labbra sul piccolo anello d’oro che porta al
dito da tre mesi ormai, poi la indico applaudendo e il pubblico mi segue a
ruota scoppiando anche in qualche esclamazione di apprezzamento, la stessa cosa
fa lei inchinandosi e indicando me, il pubblico scoppia allo stesso modo e va
avanti così per almeno altri cinque minuti.
Quando la sala comincia a svuotarsi restiamo solo noi del cast
per evitare di essere presi d’assalto dai giornalisti ancor prima di uscire.
“Mi ero dimenticato quanto fossi bravo” la voce che attira la
mia attenzione alle mie spalle e conosciuta, mi volto di scatto per ritrovarmi
di fronte Daniel, estremamente elegante che mi guarda col suo sorriso beffardo,
non posso credere che sia venuto.
Lo abbraccio con trasporto sorridendo, quello che è nato tra
noi grazie a Rose potrebbe essere tranquillamente definito amicizia.
“Complimenti, amico” dice lui dandomi qualche pacca sulla
spalla e io lo ringrazio anche se ormai mancano le parole per esprimere ciò che
provo.
“Daniel!” esclama Rose che si è appena accorta della sua
presenza, corre verso di noi col suo vestito bianco che contrasta in maniera
splendida con i suoi capelli scuri, facendola assomigliare ad un angelo in
terra, un miraggio, qualcosa che non può avere sostanza.
Quando ci raggiunge si abbracciano felici “sei bellissima”
esclama lui.
“Ahi, attenzione Dan, non stringere troppo” lo ammonisce Rose
sorridendo e tenendosi fra le mani il pancione, i miei occhi si riempiono di un
brillio di gioia pura e mi affretto ad avvicinarmi a lei per il semplice gusto
di sentirla vicina.
“Stai diventando bella grossa” nota il ragazzo sorridendo.
“Quando ho saputo che era incinta ho dovuto ringraziare il
cielo che non mi avessero combinato il guaio mentre giravamo” interviene David
lanciandoci un sorriso.
“Non sarebbe stato di certo un guaio, stupido” Rose gli lancia
una linguaccia, mio Dio è talmente bella, ditemi che non sto sognando.
Passo una mano sul suo pancione e lei si volta sorridendomi
“questa monella ogni tanto fa i capricci” mi informa.
“Ha preso dalla madre” le faccio notare facendole
l’occhiolino.
“Oh avanti, io non ho mai fatto i capricci! Piuttosto direi
che ha preso dal padre” mi corregge dolcemente allungandosi per lasciarmi un
bacio sulle labbra.
Beato oblio, non so cosa ci possa essere di meglio nella vita,
non so cosa credessi di fare del mio tempo prima di conoscere lei.
“Mi sa proprio che ci stanno aspettando. Forza e coraggio
ragazzi, finirà presto. Ce la fai?” si rivolge David a Rose e lei sorride
annuendo.
La tengo per mano mentre usciamo fuori dalla sala e un’orda di
giornalisti ci assale.
“Signor Richardson, i nostri più sentiti complimenti per il
film. Avevamo sentito che molto probabilmente non lo avreste portato a termine,
siamo felici che siano state smentite. Può dirci se erano solo voci o se ci
fosse qualcosa di fondato?”
“Ho sempre avuto fiducia nelle persone che avevo scelto di far
lavorare con me, se mai ci fosse stato qualche problema serio che ci avesse
impedito di girare le scene avremo sicuramente fatto in modo che si sapesse”
sorride David verso la giornalista che aveva parlato che lo ringrazia
soddisfatta.
“Signor Leto” un giornalista attira la mia attenzione “come è
noto all’opinione pubblica questo film sembra averle fatto trovare finalmente
l’amore, cosa può dirci a riguardo?”
“Bè, c’è ben poco da dire, sono i fatti a parlare” stringo Rose
a me e molte giornaliste ci guardano con i occhi dolci.
“Com’è nata la vostra storia?” domanda una di loro
dimenticandosi di adottare il tono formale consono alla loro professione.
“Direi” comincia Rose sorridendo “tra finzione e realtà”
Annuisco e sorrido eppure allo stesso tempo ringrazio il cielo
che ora come ora si tratti solo della
nostra splendida realtà.
Ah bene, eccoci qui :D
Contenti? Spero proprio di sì ^^ Ammetto che
all’inizio le mie intenzioni erano diverse però per come si era messa la storia
ho capito che facendo morire Rose non avrei ottenuto un vero cambiamento in
Jared, avrebbe solo ricominciato a comportarsi come un uomo ferito e questo
l’avrebbe riportato esattamente a dov’era all’inizio, in questo modo sono
sicura che continueranno ad aiutarsi a vicenda ^^
Se all’inizio non avevate capito che si trattava
del film, tranquilli XD era quella la mia intenzione, volevo solo farvi credere
che Rose non ce l’avesse fatta (che sadica che sono XD).
Per spiegarvi brevemente quello che è successo,
Rose ce l’ha fatta a superare l’operazione nonostante qualche piccolissima
complicazione che non ha messo a rischio la sua vita, nel periodo di
convalescenza all’ospedale Jay si è molto avvicinati a Dan fino ad instaurare
un vero e proprio rapporto d’amicizia. Dopo due mesi e qualche giorno Rose e
Jared sono ritornati in Scozia e Dave è quasi morto di infarto per la gioia,
sono riusciti a finire di girare il film. Rose è rimasta incinta qualche mese
dopo la fine delle riprese, quando l’ha scoperta era in Tour con Jared in
Europa, caso mai scriverò una OS su questo episodio ^^ Si sono sposati un paio
di mesi dopo averlo saputo e durante la premiere Rose è al settimo mese, la
bambina è una femminuccia, vi allego la foto di come sarà una volta nata XD http://weheartit.com/entry/7751071
Questo è il vestito che indossa Rose alla
premier http://www.lightinthebox.com/it/guaina---colonna-senza-spalline-giudice-treno-elastico-tessuto-satin-abito-da-sera-in-chiffon--fsm04262-_p147226.html
E ora credo sia davvero finita *si asciuga le
lacrime*
Grazie ancora a tutti per avermi seguito e
avermi incoraggiata in questa avventura.
Un bacione fortissimo.
Rò