Apocalisse risorgimentale

di Pinca
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caput mundi
Questa è una raccolta credo. Non so bene come definirla. Forse è un progetto, fatto sicuro è che saranno trattati eventuali momenti storici in maniera molto, molto romanzata. Quindi niente date precise, niente battaglie precise, sarà tutto molto vago.
Non so come interpretare l’inizio. Forse sarebbe stato meglio usarlo a parte, ma dopo tutto hetalia è a episodi sconnessi, quindi anche questa storia sarà un po’ sconnessa tra un capitolo e l’altro.
I momenti storici che andrò ad analizzare saranno trattati in un modo molto particolare perché cercherò di dare la penna della storia in mano ai vinti, per dare loro la possibilità di raccontare le proprie motivazioni che li hanno portati a determinate scelte, le proprie condizioni, le speranze, le verità.
Forse è un po’ avventato da parte mia, ma non ho pretese di cambiare la concezione della storia a nessuno, anche perché non sono una storica ne niente.
Una cosa sola, per motivi di trama ho deciso di cambiare il sesso di feliciano, anche se in alcuni capitoli lo potreste rincontrare nella sua versione originale.
Premesso questo, per chi ha deciso di intraprendere questo cammino consiglio di prendere tutto questo come un gioco, come lo è l’anime originale, o come una visione/versione alternativa dei fatti.
Ciao!
Pinca
 
 
 
 
 
 
 
 
Trombe squillanti risuonarono, infransero l’aria, scossero terra e anime.
La bandiera porpora e oro era tornata a splendere svettante al sole, nel vento dei cieli azzurri della città eterna, con il suo vessillo imperiale esposto in avvertimento e guida, tirata su mentre ancora alcuni frammenti del tricolore resistevano alle fiamme divoratrici, diventando cenere ai piedi dell’uomo che teneva retta l’asta d’oro con orgoglio e forza.
Fu allora che l’intero mondo comprese che la mano spietata della Storia aveva messo un punto e stava per volgere a capo.
Qualcuno stava risorgendo, e veramente questa volta,  a discapito di tutto ciò che quei terzi, ora tremanti, avevano fatto per evitarlo.
Caput Mundi, e il suo nome sarebbe tornato ad imporre la sua giustizia nelle pagine a venire.
Caput Mundi, e la mano della Storia tornò a scrivere il suo nome glorioso, fiammeggiante d’inchiostro nero e fresco, sulla pergamena rugosa: Roma caput mundi regit orbis frena rotundi.
 
 
 
                                                                                           
 
 
 
 
 
"Roma capitale del mondo regge le redini dell’orbe rotondo", verso presente nel sigillo di Federico Barbarossa.
 
 




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