A Elisa M.

di Smirne
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Sale, batte: idilliaca visione, vino per gl'occhi
Fra i pensieri numerosa come una folla
Piacere nel sentire una voce
Bisogno, necessitā incombente
Scorrono paranoie.
 
Il passato occultato
Il suo esaltato, per trarne piacere
Piacere per la mente
Una parola, un orgasmo
Uno sguardo, un amplesso.
 
Per sentire; oh, eterna attesa
Un suono, sciolte le catene
Fonte d'armonia, piacevole causa di discordia
Alla vista, biondi ricci scendono su amene spalle
S'intravede l'immagnifico collo, coperto da leggere labbra
S'intravede il corpo, fonte di brividi.
 
Forme perfette, delineate d'un dito
Viste in luce soffusa, suoni ovattati
Codesti son piaceri per l'occhio, infimi e futili, quasi
Quelli per la mente, senza confronto.
 
Senza fiato ad ogni complimento, fatto e ricevuto
Senza parole s'in certi magnifici modi
Chiamato.
 
"Non, Je ne regrette rien..."
 
TUTTO il tempo passato
Utile ed indispensabile
 
"Le monde est ā nous..."
 
Nostro sogno, ricordi? Realizzabile?
Forse, nel mentre, attesa
Aspettando, spero e lodo la bellezza, tua.
 
"Piacere il tuo piacere..."
 
Carta, indegna della tua persona.




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