Romano è
Tsundere
(cosa di
cui tutti eravamo già a conoscenza)
Quel mattino, il sole
sembrò splendere un poco di più sulla
casa di Antonio, il quale si era svegliato di ottimo umore, come sempre
del
resto, ma per quella giornata aveva proprio un ottimo presentimento.
Presentimento
che divenne realtà quando, verso le dieci, sentì
qualcuno bussare alla porta,
-Sì..?-
fece aprendo, dando il benvenuto ai suoi ospiti con
un sorriso solare, trovandosi davanti due volti conosciuti.
-Vheee,
Spagna!- gli si presentò davanti Feliciano
sorridente, salutandolo con un gesto della mano, alle sue spalle, con
un
espressione tutt’altro che cordiale, anzi, piuttosto
stizzita, c’era Lovino.
-Che...-
non fece in tempo a parlare l’iberico,
-
Non credere che ti siamo venuti a trovare, bastardo!- lo
interruppe, urlandogli in faccia, Romano, portandosi davanti al
fratello,
scostandolo in maniera un poco brusca, -... s-olo che ci
serve un posto dove
stare- aggiunse poi, abbassando la testa, come pentito o maledicendo se
stesso.
-Eh..?-
fu l’unico commento di Spagna.
-
Ricapitoliamo: vi sono esplose le condutture dell’acqua di
casa?- chiese un Antonio leggermente stupito, mentre si ritrovava con i
due
italiani nel proprio soggiorno, divisi da un piccolo tavolino posto
trai due
divani sul quale erano seduti,
-
Si, qualcuno ha
buttato un petardo accesso nel water e ha tirato lo sciacquone-
spiegò sempre
sorridente Italia del Nord, anche se socchiuse un poco
l’occhio destro,
mostrando la sua iride nocciola, fatto più unico che raro,
mentre volgeva uno
sguardo di rimprovero a Romano, sedutogli affianco.
-
Per l’ultima volta: è stato un incidente! E poi ti
ho già
chiesto scusa, chi pensava che sarebbe esploso?! Con tutta
quell’acqua avrebbe
dovuto spegnersi- si giustificò Italia del Sud,
-
Le tue scuse non aggiustano il mio bagno- replico l’altro
tenendo le braccia incrociate al petto, volgendo la testa
dall’altra parte, in
un chiaro gesto offeso.
Antonio
intanto assisteva curioso alla loro discussione, era
la prima volta in cui vedeva Feliciano comportarsi cosi. – E
io che avevo
invitato Ludwig a mangiare la pasta...- aggiunse poco dopo il suddetto,
sospirando a mal’in cuore, avvolto da un leggera aura grigia
di depressione,
per poi tornare alla solita espressione sorridente, rivolgendosi a
Spagna, -
Comunque, a noi ci serve qualcuno che ci possa ospitare per una
settimana. E
visto che sei un amico di mio fratello pensavamo...-
-
Sarò lieto di offrirvi a casa mia- affermò subito
Antonio,
alzandosi di scatto dal divano e poggiando un piede sul tavolo, preso
dall’impeto del momento. Già immaginava uno
splendida settimana trascorsa con
il suo Lovino.
-
I-io non ho intenzione di accettare!!- urlò Romano, anche
lui tirandosi in piedi, e cominciando ad additare l’iberico,
- Perché? Perché
proprio da lui, fratello?!- cominciò a chiedere, osservando
spaventato il volto
sognante di Antonio, il quale era ancora perso nel suo mondo di
perversa
fantasia.
-
Ti ho dato un scelta: o paghi le riparazioni del bagno, o dovrai
accettare senza obbiezioni il posto dove troverò alloggio-
gli ricordò Feliciano,
mantenendo il suo sincero ed ingenuo sorriso, ma spalancando lo sguardo.
Lovino
si azzittì immediatamente, abbassando mogio, mogio la
testa, suo fratello sapeva essere davvero perfido delle volte,
soprattutto
quando voleva punirlo.
-
Ma io credevo che andassi a chiedere al crucco..- si
giustifico tornando a sedere, proprio nel momento in cui Spagna tornava
in se.
Qualcun
altro aveva bussato alla sua porta.
-Ludwig?..
Che ci fai qui?- lo riconobbe subito Feliciano,
ancor prima di vederlo, quando Antonio fece accomodare nella stanza il
tedesco,
-Ehm...
Ecco, ho sentito il tuo messaggio in segreteria che
annullavi la cena per un imprevisto. Ho provato a chiamarti per
chiedere
spiegazioni, ma mi ha risposto un certo Carlo, ha detto di essere un
idraulico,
e mi ha detto che, a causa di un incidente idraulico, sei andato a
cercare
ospitalità da Spagna- aveva cominciato a parlare il tedesco,
trovandosi un poco
in imbarazzo, -Senti, Feliciano se ti serve un posto dov...-
-Ah-ah,
ma che carino hai portato qualcosa!- lo interruppe
Spagna indicando la borsa che Ludwig teneva sotto al braccio,
-
Ah, si ecco questo...- fece, sempre un poco rosso in viso,
appoggiando la borsa sul piccolo tavolino ed estraendovi una bottiglia
di
liquore, -... è uno bottiglia consigliatami da Prussia, la
volevo portare a
Feli come ringraziamento del suo invito- spiegò porgendola
all’iberico, il
quale ne sembrava molto interessato.
-
Vieni, Romano andiamo ad aprirla in cucina, mentre loro
due discutono- propose Antonio, trascinando l’italiano, il
quale provò
inutilmente a sfuggirgli,
-
Lasciami bastardo!- fu l’ultima imprecazione di Lovino
prima di sparire nell’altra stanza.
-
Uhm... Sono venuto qui a dirti: s-se vuoi puoi venire da
me. Non ho problemi ad ospitarti- riuscì finalmente a
chiedergli il tedesco,
arrossendo ancor di più sulle guancie,
-
Vheee! Evviva! Una settimana con Ludwig!!!- rispose
Feliciano, aprendo l’occhio sinistro, mantenendo un tono di
voce ingenuo, ma
rivolgendogli un sorriso dolce, pieno di malizia, che fece nuovamente
arrossire
l’altro.
-Whaaa!- il ritorno
di Romano e Spagna, distrusse però il momento in cui le
labbra del tedesco e
dell’italiano avrebbero dovuto incontrarsi.
L’italiano
sembrava piuttosto agitato, mentre correva a
nascondersi dietro al fratello, seguito dall’iberico che non
sembrava proprio
in se, difatti, non indossava più la maglietta e il suo
sorriso era strano, cosi
beota e stralunato.
-
Cos’è successo?- domandò Ludwig,
tornando al suo
autocontrollo, il fatto che Feliciano fosse andato a chiedere
ospitalità prima
a Spagna che a lui, l’aveva scombussolato non poco, ma ora
era tornato se
stesso.
-
Quell’idiota si è scolato da solo tutta la
bottiglia-
spiegò un Lovino piuttosto isterico, dopo essere fuggito
alle varie scenette
perverse del quale Antonio aveva cercato di farne il protagonista.
-
Comunque io vado da Ludwig. Tu rimani purè qui- si
aggiunse l’altro Vargas, abbracciando il braccio del tedesco,
-
COME?!?- esclamò sconvolto Romano, ricevendo
l’occhiataccia del fratello, il quale gli fece il labiale,
“o paghi”, lo stava
ancora punendo per il bagno.
-
Romano è il cosi dettò Tsundere, ostile e
intrattabile
verso chi gli si avvicina, ma docile e carino
all’interno…- vaneggiava un
Antonio con gli occhi sognanti, e una leggera strisciolina di bava che
gli
scorreva lungo il mento, volteggiando senza controllo per la stanza,
arrampicandosi poi in cima ad una tenda.
Sembrava
essere già partito verso il suo pervertito mondo di
fantasia, con tanto di sfondo rosa a fiorellini tutt’intorno.
Dall’altra
parte della stanza, Germania lo fissavano con uno
sguardo inquieto, mentre Lovino si disperava in un angolo, piangente,
con quello lui ci doveva vivere.
-
Come è bello vedere qualcuno di buon umore-
commentò
ingenuo Feliciano, il quale fingeva di non comprendere appieno la
situazione,
-
Ehm… Feli, credo sia meglio se ce ne andiamo- lo
invitò il
tedesco, poggiandogli una mano sulla spalla e conducendolo gentilmente
verso la
porta, già prevedeva la tempesta che presto si sarebbe
abbattuta, concludendosi
con la totale distruzione della spagnolo.
-
S-pa-gna!!- lo nominò l’italiano quando gli altri
due se
ne furono andati, furioso ed avvolto da un aura di pure tenebre, gli
occhi
erano ridotti a due fessure, nel suo più tenibile e
pericoloso sguardo omicida.
Purtroppo
o per fortuna, in quelle condizioni, Antonio non
comprese appieno lo stato d’animo dell’altro e,
quando questi gli si avvicinò,
un sorriso caldo e felice, non molto differente da quello che aveva di
solito,
era ancora dipinto sul suo viso.
- Te quiero, Lovino -
gli disse senza esitazioni l’iberico, mentre
l’italiano lo sovrastava
preparandosi ad ucciderlo con le proprie mani.
-
C-com..?- domandò stupito Romano, totalmente colto di
sorpresa,
ritrovandosi cosi immobile a poca distanza dall’altro, non se
lo aspettava.
-
♥ Lo-vi-no! ♥ - lo chiamò Antonio con
un tono
spiacevolmente smielato e zuccheroso, facendolo arretrare vistosamente,
spaventato, quasi terrorizzato. Non gli piaceva il suo sguardo. - Non
scappare-
gli consigliò lo spagnolo, con il sorriso di un bambino a
cui si regala un
giocattolo nuovo, afferrandolo per il braccio prima che gli si
allontanasse
troppo.
-Lasciam-i
bastardo!!- cominciò ad insultarlo Romano,
cercando di liberarsi dalla sua stretta, ma con ben pochi risultati,
l’iberico
era piuttosto forte, tanto che senza fatica lo spinse verso di se,
facendogli
perdere l’equilibrio, cosi da farlo cadere tra le proprie
braccia.
-
No!- protestò in tono infantile Antonio, - sei troppo
carino…- piagnucolò, stingendolo in un ancor
più forte abbraccio,
-
A-antonio…- lo chiamò l’italiano
arrossendo violentemente,
imbarazzato da quella vicinanza,
-Whaaa!
Che bell’espressione ♥ - fu la sua esclamazione,
mentre entrava in modalità seme, rendendo ancor
più nervoso e color porpora il
suo Lovino/uke.
-
Smettila bastardo pervertito!!! Non sono un liceale che
sta prendendo l’autobus!!!- provò ad allontanarlo,
ricordando una delle
fantasia a cui Spagna poco prima aveva cercato di farlo partecipare,
agitandosi
sempre più bruscamente. Lo spagnolo però lo
sollevo di peso e senza fatica, per
condurlo nella propria stanza,
-
Infatti, sei la sposina vergine alla prima notte di nozze-
lo corresse Antonio, sorridendo gioioso, ignorando le sue proteste.
Ad
un tratto un lampo attraverso la mente dell’italiano, il
quale fu percorso da un terribile presentimento,
-Tu
hai solo fatto finta di essere ubriaco, vero?- si rese spiacevolmente
conto, ritrovandosi a sudare freddo.
-Forse..-
rispose sibillino Antonio, sogghignando,
richiudendosi cosi la porta della camera da letto alle spalle.
Lovino
faceva tanto il prezioso, ma una volta lì dentro non
avrebbe resistito allungo alle “pressioni” dello
spagnolo.
Eh,
si. Quella sarebbe stata la miglior settimana della sua
vita.
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Ehy,
salve gente ^^ ... Prima
di tutto volevo spigarvi due cose: 1) Non
ho idea di come sia nata questa piccola FF, semplicemente era una
giornata
noiosa a scuola e ho cominciato a scrivere cosa un poco a casaccio su
word. Ed
eccola qui ^^’ (lo so, non è una cosa bella da
dire xP );
2) I personaggi sono un poco
OOC lo ammetto (anche se credo che Feli possegga veramente un
“lato oscuro” e
Lovi un “lato buono”, se cosi si possono definire
xD xD ), spero di non essere
uscita troppo dai personaggi
^^’’’’
Cooomunque è tutto:
spero che
questa FF vi sia piaciuta e fatemi sapere cosa ne pensate ^^ DAANKE...
Bye-bye e alla
prossima ;-)))
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