L'aperitivo sul Bosforo.
A Sunny
Fortune, perché Lei sa il perché (e non ha a che fare con le pellicine intorno
alle unghie).
Ad Artemia89, con un
goccio di assenzio insieme.
A Serenella, perché si
è sciroppata le prime righe e ha capito al volo di che si trattava.
Alla Lady, perché sta
a sopportarmi in notturna quando smatto sull'analisi
dei parametri.
E non le cito a una a
una, ma a tante autrici meravigliose che mi sopportano.
Attenzione, Achtung, Achtung!
Avvisi al lettore:
Codesta fanfiction non ha senso né vuole
averlo.
Non vogliamo offendere nessuno, nemmeno gli amanti dell'ornitorinco,
nobile e meraviglioso animale che dimostra il sense
of humour dell'autore di fanfiction per eccellenza,
un certo Dio. Si tratta in codesta
storia di materia giammai trattata in precedenza, un amore torbido, tempestoso,
tra due esponenti di due famiglie in lotta (ehm, scusate, ci siamo fatti
prendere la mano), volevamo dire, tra due giovani studenti universitari in una
scuola di eccellenza. Non si vogliono dare giudizi sulla possibilità di una
storia d'amore in alcun luogo, non nostro è tale compito (e nemmeno dei
recensori... Scherziamo!).
La storia si articolerà in tre brevi (si spera) capitoli.
a) Nel primo si
presenteranno i nostri avvenenti protagonisti;
b)
nel secondo la storia verrà narrata.
c) nel terzo
verrà sciolto l'intrigo, svelato il
mistero, narrato l'epilogo e data la soluzione per la fame nel mondo.
Il narratore è onnisciente e si chiama Marcel. Il fatto è che ci
sentivamo poco letti e troppo citati dopo aver narrato la "ricerca del
tempo perduto" (che alcuni ancora confondono con "alla ricerca
dell'arca perduta", O tempora, o more non mature!).
Ricordate tutti, i dolci causano diabete, il che può avere inaspettati
risultati positivi (tipo rimanere eredi di una fortuna dello zio d'America. Ma
io non ho lo zio d'America); il colesterolo è causato dalla conoscenza
dell'inglese; lavatevi i denti prima di
andare a letto; non ci sono più le mezze stagioni; piove sempre sul bagnato;
non c'è niente da aggiungere, e, come
disse un grande linguista a 95 anni " a una certa età l'aterosclerosi
prende tutti e o prende la testa o prende le gambe. Io cammino
benissimo..."
P.
s. Ornitorinco, che stupido animale!
I personaggi della nostra vicenda:
Era sempre stata una che tra un aperitivo sul Bosforo
offerto da uno sconosciuto e un thea con un amico
fidato sarebbe corsa sul Bosforo a vedere cosa l'aspettava. In tutto questo, non
era irrazionale, o pazza, o altro.
Era, anzi, piuttosto pragmatica e riflessiva; dal punto di
vista studio era la persona più affidabile del mondo e, per quanto scegliere
lettere classiche non denotasse senso pratico, aveva fatto in modo di entrare in
una scuola di eccellenza, per avere tutto pagato, ed era in anticipo sui
tempi.
Era una creatura affascinante (insomma), piena di vita,
innamorata dell'imprevisto e dell'eterno divenire dell'attimo (non sappiamo
cosa significhi, ma fa fico dirlo). Il lettore
avrà notato che ancora non le abbiamo dato un nome, ma a breve lo scopriremo, è
il primo segreto che sarà rivelato, dei tre della fanfiction.
Era ossessionata da un oscuro segreto.
Lo aveva conosciuto all'esame di ammissione.
Affascinante come il peccato, sexy come un vampiro, e
irrimediabilmente inadatto a lei.
Era un vampiro, infatti, ed ella era solo un'umana. Ok, noi, Marcel, l'autore, lo
ammettiamo, siamo nella pura parodia del romanzo romantico-avventuroso e ci
siamo lasciati leggermente prendere la mano, diciamo che non era un vampiro,
era un bennato giovane, vincitore del concorso nella medesima scuola. Ora
torniamo alla storia.
La nostra eroina, la chiameremo Mary Sue, finalmente ci
siamo decisi, era dotata di una splendida chioma corvina, che ne esaltava il
pallido colorito, degno di una mozzarella di Caserta, mozzarella piuttosto
vecchia, in verità.
Il nostro eroe si chiamava Gary Stu.
Lo ammettiamo, l'amore per il nome "Edward" avrebbe voluto portarci a
chiamarlo così, ma, di fatto, ci è sembrato alquanto irrispettoso nei confronti
di quel capolavoro per la letteratura di adolescenza, che è "Twilight".
Ovviamente, Gary Stu, con i suoi
occhi blu (in realtà erano marroncino cacarella, ma questo non conta), era del
tutto alieno al fascino di Mary Sue e la considerava semplicemente la propria
migliore amica.
E' vero, passavano le loro notti facendo appassionato sesso
perverso (cioè, tirandosi sui malleoli l'opera completa di Platone in greco con
traduzione in ostrogoto arcaico, atto che denota una lussuria davvero fuori dal
comune), ma questo non implicava "niente", niente, come si ripeteva
Mary Sue quando lo vedeva con l'ennesima amante, bellissima (in verità erano
cessi stratosferici, ma questo non avrebbe osato ammetterlo mai con se stessa).
Le veniva il dubbio che con loro facesse quello che non
osava fare con lei (la sua mente limitata non andava oltre il carezzare il
dorso del Kamasutra, ma questo è un
altro paio di maniche).
Mary Sue aveva il panico da esame, lo sfogava con attacchi
isterici in cui spaccava i timpani dei vicini piangendo e solo Gary riusciva a
calmarla.
Si manteneva, nonostante il dormitorio gratuito, con le
ripetizioni date a delle povere vittime; la sua prediletta si chiamava Serena
(stato d'animo che non aveva durante le ripetizioni, in cui quella pazza
passava dallo spiegare il sistema verbale greco e sfogarsi sulla sua
complicatissima vita sentimentale, tanto che ormai la poveretta rispondeva
sempre sì).
Quei soldi li investiva in attività di grande interesse:
danza del ventre metodo Graham,
balletto tradizionale olandese con gli zoccoli (da fare rigorosamente in casa
sopra la stanza de letto delle persone che stanno antipatici alle tre ora
antelucana), aperitivi a base di Daisy ad
Edinburgh e altre piccole amene sciocchezze a cui nessuna donna sana di mente
potrebbe rinunciare.
Gary si occupava di politica, bastò questo per portarla a
divenire un'amante del Manhattan,
bevuto con la giustificazione:- Lo ha inventato la madre di Churchill.- Il suo
vizio più grande, oltre al tabacco, la cocaina, il sesso a tre, le orge, lo
stupro, la pornopedofilia, l'omicidio, era il thea, soprattutto
il Long Island Ice
Tea, con cui pasteggiava allegramente. Se non era disponibile il Long Island si attaccava a qualunque
derivato contenente alcol, fosse anche l'aceto della mensa universitaria.
Nonostante queste ehm abitudini, la sua media scolastica rimaneva invariata.
Gary, invece, preferiva farsi frustare da baldi giovanotti, in quanto doveva
fortificare il carattere e prepararsi alla gogna che è la vita politica nel suo
bellissimo paese.
Il loro era un grande amore, un amore di occhiate, un amore
dolce, un amore puro. Un amore grande, un amore senza pace, un amore infinito,
un amore disperato.
Si amavano da morire, nel senso che certi giorni si
sarebbero uccisi volentieri e non lo facevano solo perché consapevoli della
rispettiva imbranataggine; si amavano pazzamente, anzi, come due pazzi, ma da
rinchiudere...
Crediamo di aver adempiuto al compito di ogni autore e
procederemo secondo il Canone di Apollonio, che dispone le parti della fanfiction par eccellence: dapprima
si presente la materia trattata, i protagonisti, poi la meravigliosa storia.
Ecco, qui è stata presentata la materia trattata.
P. s. Ma che animale inutile sarà mai l'ornitorinco!?!
Della battuta sull'Ornitorinco
detiene il copyright quel genio di Kevin Smith. Se mi presentasse Ben Affleck,
lo ringrazierei.