Gli opposti [si attraggono]

di AyakoChan
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Arima:

Notte di tormento,

stanza buia,

il silenzio la attraversa,

quel rumore che rimbombava

ancora e ancora,

ti ha abbandonato.

Anche quelle persone

ti hanno abbandonato.

Pioggia, incessante, consolatrice,

che accompagna le lacrime

“Abbandonato, abbandonato” pensi.

E quando qualcuno ti tende la mano,

rimani colpito

da quel gesto, da quello schiaffo che non fa male,

da quella carezza

che per la prima volta

ti hanno dato.

 

Asaba:

Casa…

Posto dove tornare…

Esiste ancora?

Per lui?

Persona tanto stupida,

dal viso insistente e corrucciato

dalla voce fastidiosa,

i discorsi inutili

e litigi frequenti…

ti hanno portato

ad odiarlo.

Padre… cos’è un padre?

Quando se ne va,

quando rimani solo per tua scelta,

il sollievo invade anima e cuore,

pace, rabbia affievolita.

E quel ragazzo…

Così serio e affascinante

Che richiama quella persona,

quei ricordi…

perché lui invece non lo odi?

 

[Un ragazzo abbandonato dai suoi genitori e un ragazzo che li ha abbandonati...

di che cosa parleranno, quando sono soli?]





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